La parapsicologia nei tribunali americani, parla l’esperto

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, è il lettore a deciderlo.

Sembra che in alcune aule di tribunale, stazioni di polizia e strategie di business americane abbia trovato posto l’occulto: succede che a volte gli avvocati usino dei sensitivi per selezionare le giurie favorevoli, oppure che prendano in considerazione fenomeni paranormali nella difesa dei loro clienti.

I titolari di siti storici, ristoranti e altri luoghi presumibilmente infestati non sono da meno, e riflettono su come i ‘loro’ fantasmi possano rientrare nelle strategie di business.

In queste situazioni vi è l’importante aiuto del consulente Loyd Auerbach. Auerbach ha conseguito un Master in parapsicologia, è direttore dell’Ufficio di Indagini Paranormali (OPI), professore all’università di Atlantic in Virginia e all’università JFK in California ed è l’ideatore del programma di certificazione degli studi di parapsicologia presso l’Istituto HCH di ipnosi clinica.

Il suo background nel mondo legale lo ha particolarmente aiutato nella consulenza agli avvocati: ha lavorato infatti per la LexisNexis Group, una società che fornisce ricerche legali ed economiche online, così come servizi di gestione del rischio.

Auerbach afferma che gli avvocati spesso lo consultano per vedere se debbano includere un argomento relativo al paranormale nei loro casi.

Per gentile concessione di Loyd Auerbach.

UCCIDERE UNA ‘STREGA’

Tempo fa una coppia di San Francisco, in California, ha ucciso la propria compagna di stanza, con l’idea che fosse una strega. La moglie credeva che questa wicca dichiarata le stesse rubando bellezza ed energia. I due coniugi caucasici erano cresciuti con precetti cristiani, ma recentemente erano diventati fondamentalisti islamici, e sostenevano di aver seguito il Corano per scontare alla donna la sofferenza di un vita da strega.

In America la legge permette alle persone che pensano di essere attaccate fisicamente di reagire, entro limiti ragionevoli. L’avvocato della coppia ha deciso di utilizzare questa legge, e ha chiesto ad Auerbach di testimoniare che un attacco psichico potrebbe portare a un tale pensiero.

Considerando la convinzione che una strega possa fare del male tramite la mente, il pubblico ministero ha chiesto ad Auerbach se la coppia avrebbe potuto comportarsi in maniera diversa per difendersi. Basandosi sulla supposizione dei due coniugi, era necessario uccidere la ‘strega’? Auerbach ha detto che, persino da una prospettiva occulta, si potrebbe sostenere il fatto che vi fossero altri mezzi per affrontare la situazione. L’imputato credeva di essere posseduto quando al momento del delitto, ma alla fine la coppia è stata condannata.

In un altro caso di omicidio, un avvocato della difesa ha chiesto ad Auerbach se la ‘possessione’ potesse essere una possibile difesa, dato che il suo cliente credeva di essere posseduto al momento del reato. «Ho avvisato l’avvocato che il cliente avrebbe dovuto sottoporsi a dei test psicologici e psichiatrici, dal momento che questa linea di difesa è già stata respinta da altri tribunali», ha commentato Auerbach.

INDAGINI CON AIUTO PSICHICO

Quando avvocati o poliziotti vogliono collaborare con dei sensitivi, oltre a gestire le loro aspettative, il compito principale di Auerbach è indirizzarli verso quelli che sembrano più autentici.

I sensitivi non necessariamente risolvono dei casi, ma spesso forniscono degli spunti d’indagine. Oltretutto possono lavorare in vari modi. Alcuni non vogliono sapere nulla del caso e andranno a vedere da sé quello che possono fare da soli. Altri vogliono sapere tutto così che possano concentrarsi sulle informazioni nuove o mancanti.

Nel primo caso, possono verificarsi situazioni sorprendenti per gli agenti di polizia: “Wow, questo sensitivo non sapeva nulla del caso e ha dato tutti questi dettagli che noi sappiamo già essere veri”. Ma da dove vengono questi dettagli d’indagine che la polizia già conosceva?

Nell’altro caso gli agenti possono essere un po’ più scettici. “Mah, non c’è nessuna magia qui. Ha semplicemente fatto una buona confettura basata sulle informazioni che gli abbiamo dato”… Ma invece di perdere tempo prezioso su ciò che già si sapeva, hanno trovato l’accenno per una nuova direzione.

Secondo Auerbach i sensitivi hanno diversi talenti: conosce ad esempio una sensitiva il cui talento speciale sembra essere la capacità di visualizzare il colpevole, in modo da poterlo poi disegnare. Quando lei descrive il viso che ‘vede’, spesso si scopre che la faccia corrisponde a uno dei sospetti e questo indirizza la polizia a mettere sotto controllo quel sospettato.

Una delle domande più utili che per Auerbach la polizia dovrebbe fare ai sensitivi è: «Dove possiamo trovare delle prove concrete?» Questo è in sostanza quello che davvero serve sapere, perché garantisce la condanna penale.

DOVREI USARE IL ‘MIO FANTASMA’ PER FARE SOLDI?

Anche i titolari di luoghi pubblici ‘infestati’ chiedono consiglio ad Auerbach, che spiega come la maggior parte di questi luoghi sembrino essere dei ristoranti. Di solito i proprietari cogliono sapere che cosa possono fare con le loro storie: sarebbe un bene per l’impresa pubblicizzare questa cosa? Quali potrebbero essere gli effetti possibili?

Spesso lui chiede loro: «È buono il tuo cibo?» La prima volta i clienti potranno anche venire per via del fantasma, ma torneranno soltanto se gli piace l’esperienza del posto, incluso il cibo. In fondo, per un’attività i clienti di fiducia sono più importanti di molti clienti occasionali.

Auerbach ha aiutato vari imprenditori a creare delle storie forti e realistiche attorno ai ‘loro fantasmi’: li aiuta a raccogliere le deposizioni dei testimoni, indaga quali potrebbero essere le rivendicazioni dei fantasmi, costruendo così delle vere storie.

REALITY?

I professionisti dei media rientrano nel gruppo più grande che si avvale della consulenza dell’OPI. Auerbach ha osservato una strana inversione del mondo in cui il paranormale viene trattato sempre di più al cinema e in televisione.

«La gente che guarda i reality non sembra interessarsi se si parla davvero a qualcuno in quel ‘campo’ oppure no; prima si faceva, ora non più». Sono più gli sceneggiatori che, prima di lavorare alla fiction, vogliono avere una buona comprensione di quella realtà.

Auerbach ha anche notato un cambiamento nei mezzi d’informazione. Quando ad esempio è uscito Ghostbusters negli anni ’80 avremmo potuto vedere in vari media qualche falsariga del tipo: «Noi sappiamo che non è così nella vita reale, cos’è che fate davvero voi [investigatori del paranormale]?» Oggi invece, con questi film sul paranormale che si concentrano su fenomeni che dovrebbero tendere il più possibile alla verità, i giornalisti chiedono ad Auerbach di portarli in luoghi reali per essere testimoni di questi fenomeni.

Spesso incoraggia i giornalisti a verificare attentamente quelle che sono le credenziali degli ‘esperti’ intervistati. Ora in America esistono più di 3 mila gruppi amatoriali di ‘caccia al fantasma’. Molti di questi si dichiarano dei professionisti, ma per Auerbach chiaramente non lo sono. Per lui infatti qualche dispositivo usato per misurare i campi elettromagnetici non qualifica il lavoro di un gruppo come scientifico.

NELLE CLASSI

Negli Stati Uniti è difficile trovare corsi di parapsicologia accreditati. Tuttavia Auerbach ha notato che nel Regno Unito almeno 20 università offrono corsi di parapsicologia.

Auerbach tiene diversi corsi con formati differenti: alcuni sono seminari online, altri sono corsi universitari. Tra questi vi sono i corsi presso il Rhine Research Center, l’istituto HCH di ipnosi clinica e l’università JFK, così come il tutoraggio per cacciatori di fantasmi e sensitivi. Egli incoraggia chiunque sia interessato a saperne di più a contattarlo attraverso il suo sito web.

Nelle comunità accademiche sono in molti ad essere scettici riguardo ai fenomeni paranormali, e questo può impedire uno studio più ampliato della materia. «Ho a che fare con gli scettici in continuazione, e mi sono confrontato con alcuni dei migliori durante questi anni. Le persone hanno questo tipo di esperienze, ma la comunità scientifica e accademica vuole solo cancellarle». Auerbach sarebbe felice se questi scettici decidessero di indagare a fondo questi fenomeni per confutarli, piuttosto che limitarsi a ignorarli o ad attribuirli immediatamente a delle spiegazioni normali, come ad esempio le allucinazioni: «Abbiamo milioni di persone con questo tipo di esperienze – ha concluso Auerbach – non si possono semplicemente ignorare».

 

Articolo in inglese: ‘Using Psychics in the Courtroom: Parapsychology Consultant Discusses

 
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