La fine del Pcc profetizzata 270 milioni di anni fa

Non tutti forse conoscono l’espressione inglese «The writing’s on the wall» (È scritto sul muro): significa ‘pericolo imminente’. È solo un modo di dire, ma per il Partito Comunista Cinese, questa scritta esiste in senso letterale, e dice che il regime è giunto alla fine.

Infatti nel Guizhou, in Cina, nel giugno del 2002 è stata fatta una scoperta a dir poco incredibile: in occasione dell’Esposizione internazionale di fotografia di Duyun, tenutasi in una lontana regione nota come Parco geologico nazionale di Pingtang, tale Wang Guofu, dipendente del parco, ha notato una pietra particolare.


Dettaglio che mostra chiaramente gli ideogrammi (©minghui)

La pietra, che risale al periodo Permiano, 270 milioni di anni fa, si è spaccata in due, rivelando un «messaggio nascosto» che farebbe rabbrividire qualunque membro del Pcc. Si legge infatti chiaramente nella formazione rocciosa, in caratteri cinesi: «Il Partito Comunista Cinese crolla».

Il megalite, che pesa oltre 100 tonnellate, è caduto dalla cima di un monte nella valle del fiume Zhangbu, e nell’impatto si è diviso in due parti, della lunghezza di sette metri e alte tre, mentre gli ideogrammi misurano trenta centimetri e sono ben visibili.

Un gruppo di scienziati, tra cui Li Tingdong e Liu Baojun dell’Accademia cinese delle Scienze e Li Fenglin dell’Università cinese di Geoscienza, ha esaminato la pietra e ha concluso che lo scritto è una formazione naturale e non è stato inciso dall’uomo.

Liang Heng, vicedirettore del Quotidiano del Popolo, dopo aver visitato il sito ha scritto: «Le persone spesso vedono che le nuvole assomigliano a un cane, o che un qualcosa sembra una persona, un animale o un ritratto. Ma sono tutte cose immaginarie. Se oggi, a un tratto, una pietra potesse scrivere, parlare, scolpire, sviluppare una tecnica di scrittura o usare termini della politica, come potrebbe essere credibile? Tuttavia, di fronte a questi due pezzi di ‘pietra dalle parole nascoste’, non abbiamo altra scelta che crederci». 


Articolo di Chinese Newspaper, che cita solo le prime cinque parole. (©minghui)

Quando è stata ritrovata, nel 2002, i media ufficiali cinesi, compresi People’s Daily, Cctv Guangming Daily, China International Broadcasting station, Travel Satellite, Technical Daily, Sina.net, Sohu.net, New China, Yahoo, e Eastern Net hanno tutti riportato i caratteri incisi nella roccia, ma hanno omesso l’ultimo, «crolla», che è anche l’unico ad apparire più grande degli altri. Non hanno osato citare l’ultima parola, e infatti la versione approvata dal regime di Pechino suona solo come: «Il Partito Comunista Cinese».

Secondo gli ultimi dati di Tuidang, Centro di servizio mondiale per l’uscita dal Pcc, le persone che hanno rinunciato all’adesione al Partito sono oltre 299 milioni e 895 mila. In una dichiarazione sul sito si può leggere: «Tuidang (退党) in cinese mandarino significa ‘dimissioni dal Partito’. È l’atto con cui si esce pubblicamente dal Partito Comunista Cinese e dalle sue organizzazioni, come i Giovani pionieri e la Lega della gioventù comunista». E precisa inoltre: «Tuidang è nata poco dopo che l’edizione cinese di Epoch Times, che ha sede a New York, nell’ottobre 2004 ha pubblicato i Nove commentari sul Partito comunista, serie di editoriali che spiegano la storia censurata e la tirannia del Pcc. Descrivono come il popolo cinese abbia subito numerose campagne politiche di oppressione e di sconvolgimenti sociali, in oltre 65 anni di dittatura del Partito, che si calcola abbiano causato la morte di circa 80 milioni di persone».

Nel momento in cui una persona prende coscienza della natura criminale del partito comunista, è assolutamente comprensibile che se ne voglia dissociare. Il numero di queste persone si avvicina rapidamente a 300 milioni. Effettivamente una catastrofe per il Pcc? Questo dimostra effettivamente quanto il Pcc sia sull’orlo del disastro. La profezia sta per diventare realtà.

 

Articolo in inglese: 270-million-year-old ‘hidden message’ stone recognized, but one prophetic word has been omitted

Traduzione di Francesca Saba

 

 
Articoli correlati