Kuwait, morti e feriti in una moschea sciita. Isis rivendica l’attacco

Ultimo aggiornamento 27 giugno, ore 9:35

Lo Stato Islamico (Isis) ha rivendicato l’attacco di venerdì 26 giugno in una moschea sciita nel centro della città di Kuwait. Un uomo si sarebbe fatto esplodere durante le preghiere causando la morte di almeno 25 fedeli, riporta Adnkronos. Il bilancio dei feriti ora ammonta a 202.

Tuttavia il bilancio attuale potrebbe essere aggravato ulteriormente, dato che la moschea era piena di fedeli per il secondo venerdì del ramadan. L’attacco è stato rivendicato dai jihadisti che sui social media hanno definito la moschea sciita come il «tempio dei negazionisti». L’attentatore è stato identificato come Abu Suleiman al-Muwahed.

A seguito dell’attacco il governo del Kuwait si è riunito per una riunione d’emergenza. Sembra essere ormai una consuetudine, quella dell’Isis, di colpire moschee sciite nella regione del Golfo. Tuttavia è la prima volta che ciò accade nella città di Kuwait, dove gli sciiti rappresentano circa il 30 per cento della popolazione – che complessivamente ammonta a 1,3 milioni di abitanti.

In questo video i momenti successivi all’esplosione, dentro la moschea.

 
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