Isola di Pasqua: nuova teoria sul mistero dei Cappelli Giganti

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

Da lungo tempo gli archeologi discutono su come gli antichi abitanti dell’Isola di Pasqua siano riusciti a porre in equilibrio pietre sul capo delle famose statue Moai che costellano l’isola. Ora un team di ricercatori afferma di avere la risposta.

L’Isola di Pasqua, o in polinesiano Rapa Nui, è una piccola isola remota a poche migliaia di chilometri a ovest dell’America Meridionale. Alcune delle caratteristiche più interessanti di quest’isola sono le 887 statue di giganti monolitici chiamati Moai. Anche se si pensa che il nome iniziale dell’isola fosse «Te Pito O Te Henua», che significa Ombelico del Mondo, nel 1772 venne rinominata quando l’esploratore olandese Jacob Roggeveen arrivò sull’isola, e da allora è conosciuta come «Isola di Pasqua».

Le statue Moai di enormi figure maschili sono alte in media 3,9624 metri e pesano 12.700 kg, e sono fatte di tufo vulcanico. Molti ritengono che le statue rivestissero un ruolo sacro nella vita degli abitanti di Rapa Nui, e che forse fungessero da canale cerimoniale per mettersi in contatto con gli dèi.

Un certo numero di statue Moai sull’isola hanno anche dei pukao, nome dato ai cappelli o alle creste che si trovano in cima alle loro teste, che potrebbero rappresentare acconciature o un copricapo di piume rosse indossate dai capi in Polinesia. Sono di forma cilindrica con una rientranza sulla parte inferiore per adattarsi alla testa del Moai, e hanno un rilievo o un nodo sulla cima. I pukao venivano messi in equilibrio sulle teste dei Moai in quanto parte separata dal resto. Per molti anni non si è riuscito a scoprire come venissero sollevati e posizionati lì, ma una delle teorie è che venissero sollevati insieme alla statua o posizionati una volta innalzata la statua.

Una statua Moai dell’Isola di Pasqua che porta un Pukao. (IvonneW / iStock)

 

Una statua dell’Isola di Pasqua. (Imegastocker / iStock)

 

Secondo un nuovo studio, i pukao venivano fatti rotolare su delle rampe. Live Science riferisce che i ricercatori abbiano utilizzato «la semplice fisica per modellare la forza e la coppia necessari per porre il pukao in cima al Moai con diverse tecniche, come ad esempio facendo rotolare gli oggetti su una rampa fino alla sommità della statua, costruendo una gigantesca torre, usando una carrucola o erigendo contemporaneamente pukao e Moai».

Sean Hixon, co-autore dello studio, laureando in archeologia e geologia all’Università dell’Oregon, ha presentato la sua scoperta all’ottantesimo Annual Meeting of the Society for American Archaeology (Incontro Annuale della Società di Archeologia Americana, ndt). Ha affermato che far rotolare il copricapo «deve essere stato relativamente facile» e effettuabile da meno di dieci persone.

Hixon ha aggiunto che altre caratteristiche supportano la teoria della collocazione tramite rotolamento, tra cui le dentellature alla base dei cappelli, e la loro forma oblunga. La forma sarebbe stata di beneficio per la sezione trasversale circolare, in quanto avrebbe impedito al pukao di rotolare accidentalmente giù per la rampa. Molti pukao hanno dentellature a forma di anello e delle scalfitture verticali ai lati, che sarebbero servite per fare trazione quando i cappelli venivano fatti rotolare su per la rampa.

I polinesiani si sono stabiliti sull’Isola di Pasqua nel 300 d.C. circa, e tra il decimo ed il sedicesimo secolo la comunità si è ampliata costantemente, con insediamenti sorti praticamente ovunque lungo la costa. Tuttavia in seguito a questo periodo la popolazione è andata diminuendo rapidamente, passando da 15.000 a circa 2000 persone. Per molti anni si è pensato che ciò fosse dovuto ad una crisi economica e sociale causata da un deperimento ambientale. Uno studio più recente ha però messo in questione questa credenza, e ha dimostrato che il calo della popolazione è avvenuto solo in seguito all’arrivo degli europei.

Ripubblicato con autorizzazione. Leggi l’originale su Ancient Origins.

Articolo in inglese: Mystery of Giant Easter Island Hats Solved?

 

 
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