I danni dell’inquinamento costano 88 miliardi di euro all’Italia

I costi dell’inquinamento nel mondo hanno raggiunto cifre allarmanti, secondo un’indagine dell’Oms. Almeno 600 mila le vittime all’anno in Europa, 33 mila in Italia e una picconata al nostro Pil: il costo delle morti è stato stimato nell’ordine di circa 88 miliardi di euro.

In occasione della conferenza internazionale sull’ambiente e la salute tenutasi in Israele, è stato presentato il rapporto congiunto Oms – Ocse che assomiglia a un bollettino di guerra. Il rapporto calcola in 7 milioni i casi di decesso dovuti all’inquinamento globale e, anche se l’Europa è messa meglio rispetto ad altre parti del mondo, 9 abitanti su 10 risiedono in ambienti inquinati.

Il danno economico, alla popolazione Europea, costa ben 1.600 miliardi di dollari degli effetti sulla salute, ed è sul bersaglio economico che l’Oms scaglia le frecce nel suo arco.

«Frenare gli effetti sulla salute dell’inquinamento atmosferico paga dividendi. Le prove che abbiamo forniscono ai decisori di tutti i Governi un motivo valido per agire », è il commento di Zsuzsanna Jakab, direttore regionale Oms per l’Europa al portale Quotidiano della sanità. «Se diversi settori si incontrano su questo, non solo si salveranno più vite, ma si otterranno risultati che valgono somme strabilianti di denaro».

NON SOLO PIL

La Penisola perde circa il 4,7 per cento del proprio Pil annuo per fronteggiare un’emergenza che ha i contorni sfumati di un’ecatombe.

Per quanto riguarda l’Europa le perdite economiche raggiungono i 1.600 miliardi di dollari. Dal report emerge come in 10 Paesi il fenomeno incida fino al 20 per cento del proprio Pil, con la Bulgaria in grave difficioltà, dato che perde circa il 29 per cento del proprio prodotto interno lorodo. Lontani da tutti i Paesi nordici con Norvegia (0,3 per cento), Svezia (0,9 per cento) e Finlandia (0,7 per cento) che subiscono meno danni di tutti.

La lotto all’inquinamento per una migliore qualità della vita è stata recentemente sottolineata anche da Maria Neira, direttrice del dipartimento della salute pubblica e ambiente dell’Oms. «L’inquinamento atmosferico è un grave problema di salute e dobbiamo assolutamente raddoppiare gli sforzi per attenuarne le ripercussioni», le sue parole riprese da Greenreport.

«Dappertutto nel mondo, l’aria delle città è spesso inquinata dai gas di scappamento, dal fumo delle fabbriche o dalla fuliggine delle centrali elettriche che funzionano a carbone. Numerosi Paesi sono privi di regolamentazione sulla qualità dell’aria e, quando ne hanno una, le norme nazionali e la loro applicazione variano considerevolmente».

 
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