Il Trittico di Puccini al Teatro Costanzi di Roma

Il Trittico del compositore italiano Giacomo Puccini è in programma dal 17 al 24 aprile al Teatro Costanzi di Roma. Il dramma d’amore de Il Tabarro, Suor Angelica e la sua tristezza e Gianni Schicchi con il suo inganno compongono le tre opere di un atto che l’autore ha creato tra il 1912 e 1918.

Le tre furono rappresentate in prima assoluta al Metropolitan di New York il 14 dicembre 1918 e l’aria Mio babbino caro ebbe molto successo.

Il Tabarro è un dramma tratto da La houppelande di Didier Gold. A interpretare Michele, il padrone di un barcone sulla Senna a Parigi, saranno il baritono italiano Roberto Frontai e il baritono bulgaro Kiril Manolov. L’uomo reagisce con violenza quando scopre sua moglie Georgetta con un amante, Luigi, uno degli scaricatori.

Nel seguente video la scena finale:

I tenori Maxim Aksenov e Antonello Palombi canteranno le arie di Luigi, invece Patricia Racette e Asmik Grigorian saranno Giorgetta.

I due soprano interpretano anche Suor Angelica nella seconda opera lirica del trittico, su libretto di Giovacchino Forzano. La giovane si trova in un monastero dopo che la sua famiglia l’ha separata da suo figlio.

Violeta Urmana e Natascha Petrinsky saranno la zia principessa che visita la giovane per chiederle di rinunciare al suo patrimonio familiare e per informarla che il bambino è morto.

Suor Angelica prende delle erbe velenose e si toglie la vita. In seguito si accorge di aver perso l’opportunità della vita e chiede perdono.

Nel seguente video il soprato nato in Texas, Patricia Racette, canta l’aria Senza mamma di Suor Angelica:

Il soprano Asmik Grigorian, nata in Lituania, canta la scena finale:

Nella terza opera, Roberto Frontali e Kiril Manolov saranno anche Gianni Schicchi, l’uomo che riesce a ingannare un notaio facendogli credere che la sua voce sia quella di Buono Donati sul letto di morte.

La famiglia Donati gli ha chiesto aiuto dopo che il vecchietto prima di morire ha lasciato tutti suoi beni al vicino convento di frati. Con sorpresa di tutti, il notaio riceverà l’ordine di disporre tutto in favore dello stesso Gianni Schicchi.

Il ruolo della figlia Lauretta sarà interpretato dal soprano Ekaterina Sadovnikova, che con la sua splendida voce canterà l’aria Mio babbino caro, dove confessa a Schicchi che è innamorata. Il suo amore è Rinuccio, nipote del morto, che viene interpretato da Antonio Poli e Matteo Falcier.

L’opera finisce con la felicità dei due innamorati per l’assenso di Schicchi alla loro unione.

 
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