Il più vecchio quotidiano cinese chiude nel disinteresse generale

Il più vecchio giornale in lingua cinese sta chiudendo decine di redazioni in Cina e licenziando buona parte del personale. Il popolo cinese di internet ha gioito alla notizia mentre gli analisti sostengono che il crollo del giornale, con base a Hong Kong, sia la conseguenza di una feroce lotta tra diverse fazioni presenti nel Partito comunista cinese.

Il totale, per il quotidiano Ta Kung Pao, arriva a 21 uffici che chiuderanno in Cina, tra cui Pechino, Shanghai, Shenzhen e Fujian. Il personale riceverà il benservito da parte della società secondo quanto trapelato il 30 ottobre sul sito di microblogging cinese Sina Weibo. L’azienda chiuderà del tutto i battenti in Cina continentale entro la fine dell’anno, sempre secondo quanto riportato su Sina Weibo.

I tagli colpiranno circa 100 persone, secondo Apple Daily, un quotidiano di Hong Kong che ha citato fonti interne. Uno membro dello staff di Ta Kung Pao ha parlato di davanti ai media di Hong Kong, sostenendo che la mossa faccia parte di una «normale ristrutturazione aziendale», rifiutando di commentare ulteriormente. Secondo altri articoli pubblicati in precedenza a Hong Kong, Ta Kung Pao potrebbe fondersi con il giornale Wen Wei Po, sempre di base a Hong Kong.

Ta Kung Pao è stato fondato nella città nord orientale di Tianjin nel 1902. L’intento originario era di non allinearsi con partiti politici, governi, aziende o singoli individui. Sia Ta Kung Pao che Wen Wei Po, tuttavia, sono attualmente controllati dal ‘Liaison Office’, l’organismo ufficiale del regime cinese a Hong Kong.

«Anche se Ta Kung Pao e Wen Wei Po sono distribuiti gratuitamente, nessuno vuole leggerli. Sono solo portavoce di regime, non c’è da meravigliarsi che la gente di Hong Kong non li rispetti», ha scritto un netizen da Shenzhen, una città appena a nord del confine con Hong Kong. Un altro netizen ha chiesto: «Che vuoi che sia? Non abbiamo bisogno di un falso quotidiono che esalti il regime cinese a Hong Kong».

Gli analisti sostengono che il Partito voglia unire i due giornali pro-Pechino per risparmiare risorse.

«Le imprese e le aziende in Cina sanno perfettamente che Ta Kung Pao e Wen Wei Po non hanno lettori a Hong Kong», ha detto Cai Yongmei, direttore esecutivo del magazine Open Hong Kong a NTD Television. (NTD e Epoch Times sono fanno parte di Epoch Media Group, con sede a New York.)

Mettendo la propria pubblicità in quei giornali è «come buttare i soldi dalla finestra: non arriverà nessun cliente», ha aggiunto Cai.

La maggior parte della pubblicità presente su Ta Kung Pao e Wen Wei Po sono di natura politica o provengono da società legate al Partito comunista. Entrambi i giornali ricevono finanziamenti diretti dal partito. Nel 2014 il Liaison Office ha destinato circa 12 milioni di euro a ciascun giornale, secondo un articolo apparso sull’Hong Kong Economic Journal.

Altri esperti sostengono che la chiusura di Ta Kung Pao faccia parte del tentativo del leader del Partito Xi Jinping di colpire la fazione politica guidata dal suo predecessore, l’ex capo del Partito Jiang Zemin.

Ta Kung Pao è considerato alleato con la fazione di Jiang, perché ha promosso le campagne politiche di Bo Xilai, una volta a capo della città di Chongqing e ora caduto in disgrazia.

Nel 2012, il giornale ha ospitato, a Hong Kong, una performance di ‘canzoni rosse’ lodando il Partito e Mao Zedong. Canzoni che il popolo cinese era obbligato a cantare durante la burrascosa Rivoluzione Culturale. Jiang Zaizhong,, ex presidente di Ta Kung Pao, era presente a ogni performance, dicendo di aver provato una «sensazione di freschezza e di capire meglio le cose dopo ogni canzone». Bo aveva dato inizio a una campagna politica a Chongqing chiamata «canzone rossa», per mettere in atto le sue ambizioni.

Forzando una fusione tra Ta Kung Pao e Wen Wei Po, «Xi potrebbe quindi controllare in modo efficace questi media, mentre la fazione alui antagonista non potrà utilizzarli per attaccarlo», è il commento di Hua Bo, un analista politico di Pechino, in una intervista a NTD Television.

Articolo in inglese: China’s Oldest Newspaper Is Winding Down, But No One’s Upset

 

 
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