Il Nepal ha rifiutato gli aiuti da Taiwan per non offendere la Cina?

In Nepal le persone stanno morendo, gli edifici sono fatiscenti e interi villaggi sono sepolti dalle frane. Nonostante tutto l’aiuto di cui ha bisogno, il governo nepalese ha deciso di rifiutare gli aiuti di Taiwan, molto probabilmente in nome della politica.

Il vice ministro degli esteri di Taiwan Andrew Kao ha detto il 27 aprile che il Nepal aveva rifiutato «per il momento» l’aiuto dell’Isola, secondo Central News Agency, emittente di Taiwan. Kao ha detto che nonostante tutto Taiwan invierà un team medico avanzato, ma non è chiaro se il Governo del Nepal gli permetterà di operare.

Il Nepal sta rifiutando l’aiuto di ricerca e soccorso di Taiwan dato che i due Paesi non sono abbastanza vicini, sia geograficamente che diplomaticamente. C’è una «grande distanza» fra Taiwan e il Nepal, e una «mancanza di voli diretti e di relazioni diplomatiche», riferisce Central News Agency. Il Nepal dovrà invece contare sui suoi vicini, la Cina e l’India, e informare Taiwan solo quando è necessario più aiuto.

Il rifiuto degli aiuti del Nepal è strano da vedere sapendo che i «bisogni della sua gente sono forti» – decine di migliaia di persone sono rimaste senza casa da sabato e il 28 aprile il numero dei morti ha superato 4.400 persone, mentre i feriti sono più di 8.000.

Taiwan ha ottime squadre di ricerca e soccorso, come si è visto nel Sichuan nel 2008 e ad Haiti nel 2011. Inoltre Taiwan è rinomata per la sua «capacità di portare enormi risorse e competenze per i soccorsi», secondo Don Rodgers, professore di scienze politiche al college di Austin, come ha scritto in una mail a Epoch Times (versione inglese).

In effetti Taiwan ha impegnato circa 300 mila dollari in aiuti e sono state avviate campagne di raccolta fondi pubblici. Diversi gruppi di governo e di carità taiwanesi stanno progettando missioni di soccorso in Nepal, secondo quanto riferisce Reuters.

Il governo del Nepal non ha annunciato ufficialmente le ragioni del suo rifiuto. Il Ministero degli Affari Esteri del Nepal non ha risposto immediatamente a una richiesta scritta di rilasciare un commento.

RISPOSTA TAIWANESE 

I taiwanesi stanno speculando sul ruolo della Cina nel fermare i loro sforzi di soccorso.

In una sessione del Parlamento di Taiwan, il deputato Hsiao Bi-khim ha chiesto a Kao se Pechino avesse un ruolo nella decisione di rifiuto aiuti del Nepal, secondo l’emittente taiwanese ETtoday.

Gli utenti di internet di Taiwan ritengono anche che gli stretti rapporti del Nepal con il regime cinese siano stati la vera ragione del rifiuto dell’aiuto.

«La verità è che il Nepal è pro-Pechino», ha scritto l’utente A6 su PTT, il più grande forum online di Taiwan. «Non è una sorpresa che Taiwan sia stata rifiutata».

«È perché la Cina sta costruendo una ferrovia che passerà attraverso il Nepal», ha scritto l’utente Sinreigensou, alludendo alla proposta di una linea ferroviaria di 530 chilometri tra Qinghai e il Tibet, che collegherà probabilmente con un tunnel sotto il Monte Everest.

LA TRAGEDIA DELLE POLITICHE 

La popolazione e i politici di Taiwan non possono essere troppo lontani dalla verità.

Sul suo sito web il governo del Nepal si vanta di un rapporto diplomatico con la Cina che parte dal V secolo; inoltre nel corso degli anni in diversi comunicati stampa ha detto che supporta la posizione del regime cinese secondo cui Taiwan e il Tibet sono parti «integranti» e «inalienabili» della Cina.

Taiwan vede la questione in modo diverso. Aderisce ufficialmente al principio del 1992 di una sola Cina, adottato dall’Isola e dalla Repubblica popolare cinese. In conformità a tale principio entrambi gli Stati condividono che c’è una sola Cina, ma non sono d’accordo su quale governo rappresenta la Cina.

«Anche se il governo in Nepal non ha espressamente indicato di aver rifiutato l’assistenza di Taiwan a causa delle pressioni della Cina, è difficile immaginare un altro motivo», ha scritto Rodgers. Sarebbe «tragico per la popolazione del Nepal che il gioco di potere della Cina e le questioni geopolitiche prevalgano sulle esigenze della gente».

J. Michael Cole, direttore di Thinking Taiwan, un sito web di commenti e analisi, si dichiara «non sorpreso» se le politiche decidono le battaglie, e sente che potrebbe benissimo essere «un caso di autocensura da parte del Nepal in merito alla sua reazione eccessiva di porre gli interessi politici prima del proprio popolo».

Ma Cole pensa che la Cina possa fare qualcosa di sbagliato, basandosi su qualche dispetto del passato.

«Dobbiamo anche ricordare che dopo il terremoto di Taiwan nel 1999, che ha ucciso 2.415 persone, Pechino ha ‘ordinato’ che ogni aiuto internazionale in direzione di Taiwan passasse prima dalla Cina», ha scritto Cole in una mail. «La farsa aveva causato notevoli ritardi nella consegna degli aiuti internazionali necessari, e potrebbe certamente avere dei costi sulle vite».

Articolo in inglese: ‘Did Nepal Just Reject Earthquake Relief to Avoid Offending China?

 
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