La scorsa settimana, un team di archeologi israeliani ha scoperto un sigillo di 2.700 anni fa che mostra un’incisione con la scritta in ebraico ‘appartenente al governatore della città’. L’autorità israeliana ha riferito a Reuters che il manufatto apparteneva probabilmente a una spedizione mercantile o forse costituiva un souvenir da parte del governatore.
L’archeologo Shlomit Weksler-Bdolah ha riferito al Times of Israel che «è la prima volta che un simile calco viene ritrovato in uno scavo autorizzato, e concorda con la traduzione della Bibbia, secondo cui a Gerusalemme 2.700 anni fa esisteva un governatore».
Nir Barkat, sindaco di Gerusalemme ha espresso soddisfazione: «Doveva essere magnifico ricevere i saluti dal Tempio di Gerusalemme del primo periodo. Questo dimostra che già 2.700 anni fa la capitale d’Israele era una città forte e centrale».
Il calco del sigillo ha le dimensioni di una piccola moneta, e raffigura due uomini in piedi, uno di fronte all’altro a specchio, che indossano abiti a righe lunghi fino alle ginocchia. È stato dissotterrato nei pressi della piazza del Muro occidentale giudaico, nella parte vecchia della città. Il sigillo è stato studiato e descritto l’anno scorso dal dottor Tallay Ornan dell’Università ebraica, e dal professore Benjamin Sass dell’Università di Tel Aviv: «Le teste degli uomini raffigurati sono grandi come punti, privi di dettagli. La mani rivolte verso l’esterno sono abbassate, mentre quelle rivolte verso l’interno sollevate».
Nella Bibbia, i governatori di Gerusalemme vengono menzionati due volte e venivano nominati dal re. Nei due libri dei Re viene citato Giosuè come governatore, mentre i due libri delle Cronache menzionano Maaseia durante il regno di Giosia.
L’Autorità per l’antichità ha annunciato questa scoperta diverse settimane dopo la visita a Gerusalemme di Donald Trump, che l’ha riconosciuta come capitale israeliana, ribaltando una politica vecchia di decenni.
Articolo in inglese: ‘Israeli Archaeologists Find 2,700-Year-Old ‘Governor of Jerusalem’ Seal Impression’
Traduzione di Massimiliano Russano
