Il ‘burattinaio’ del colpo di Stato in Turchia si difende

Fino a oggi il 75enne ecclesiastico turco Fethullah Gulen non era conosciuto al di fuori della Turchia. Adesso è sotto i riflettori dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che Gulen e i suoi seguaci sono le menti del tentativo di colpo di Stato del 15 luglio che ha scosso il Paese.

Istruito per diventare imam, Fethullah Gulen ha acquisito la sua notorietà in Turchia negli anni ’60 promuovendo una filosofia che comprendeva una moderata forma di Islam e il dialogo interreligioso. I suoi seguaci hanno creato mille scuole in oltre cento Paesi, incluse circa 150 scuole private sovvenzionate con denaro pubblico in tutti gli Stati Uniti.

In Turchia, Gulen e i suoi hanno diretto università, ospedali, enti di carità, una banca e un grande impero mediatico, fatto di giornali, radio ed emittenti televisive. Gulen vive in un autoimposto esilio in Pennsylvania dal 1999; nel 2000 è stato accusato di aver creato un’organizzazione illegale con l’obiettivo di minare le fondamenta democratiche della Repubblica turca.

Quando Erdogan era appena arrivato al potere nel 2002, ha lavorato insieme a Gulen per cambiare l’ordinamento statale laico. Gulen aveva aiutato Erdogan a consolidare il potere durante i primi anni, poiché la sua organizzazione aveva forte presenza nelle istituzioni governative ed era per questo stata in grado di influenzare la politica pubblica.
I gulenisti avevano anche supportato le lotte di potere note come Ergenekon e Sledgehammer che avevano colpito i nemici comuni di Gulan ed Edorgan all’interno dell’apparato militare e di altre organizzazioni statali. Lavorando insieme erano stati capaci di ridimensionare il potere delle forze armate attaccando importanti generali e magistrati.

LO SCONTRO

Il conflitto tra Erdogan e Gulen è iniziato alcuni anni fa a causa di differenti punti di vista in politica estera. La tensione tra i due ha toccato il picco nel 2013 con un disaccordo sulla chiusura delle università statali e di diversi altri istituti di istruzione che erano la principale fonte di reddito di Gulen e della sua organizzazione. Erdogan ha accusato Gulen di aver orchestrato il movimento ‘Gezi Park’, una protesta antigovernativa scoppiata nel 2013. Il presidente lo ha anche accusato di essere a capo di diverse cospirazioni antigovernative, come lo scandalo della corruzione nel 2014 che ha coinvolto diversi membri della famiglia di Erdogan e del suo clan. Erdogan ha così dichiarato guerra al movimento di Gulen o la «Struttura parallela», come la chiama lui.

Le autorità turche hanno preso possesso di tutte le proprietà di Gulen in Turchia, inclusa la banca. Il governo ha poi epurato dei fedelissimi di Gulen la magistratura, la polizia, le forze armate e altre organizzazioni statali, fino al punto in cui Erdogan ha definito i fedelissimi di Gulen «un’organizzazione terroristica».

Fethullah Gulen nega di essere dietro il tentativo di golpe in Turchia: «Condanno nel modo più assoluto il tentativo di colpo di Stato militare in Turchia», ha dichiarato al sito internet Alliance for shares values, continuando: «In qualità di vittima di molteplici colpi di Stato nel corso degli ultimi cinquant’anni, per me è particolarmente offensivo essere accusato di essere in qualunque modo collegato a questo attentato alla democrazia. Respingo categoricamente questa accusa».

 

Articolo in inglese. Who Is the Muslim Cleric Accused of Engineering a Coup in Turkey

 
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