Arte divina, la genialità di Shen Yun Performing Arts – I miti e le leggende della Cina

Quasi completamente perduta in Oriente, l’essenza di una cultura millenaria risorge in Occidente. Questo è il quarto articolo di una serie di nove approfondimenti che esplorano la cultura tradizionale cinese, per rivelare una più profonda comprensione della genialità della compagnia di danza classica cinese: la Shen Yun Performing Arts di New York.

SHEN YUN DÀ VITA A PERSONAGGI STORICI E AI RACCONTI DELLA CINA

Negli ultimi 5 mila anni la Cina ha accumulato un patrimonio eterogeneo di eroi, personaggi, miti e leggende e questo ricco tesoro è quello a cui si ispira Shen Yun Performing Arts.

La compagnia di spettacolo con sede a New York prende queste storie senza tempo dell’antica Cina e le presenta al pubblico attraverso la danza classica cinese.

Il grande generale Yue Fei, il Re Scimmia, il Viaggio in Occidente, l’Imperatore Giallo, i Guerrieri di Terracotta- Shen Yun li ha rappresentati tutti.

«All’interno della danza cinese si trovano le profonde tradizioni culturali della Cina».
Ma queste storie non sono solo divertenti: sono l’etica e le giuste tradizioni incarnate dai personaggi che Shen Yun mira anche a ritrarre. Nell’antica Cina aderire a valori come l’onore, la lealtà, l’altruismo, la ricerca dell’eccellenza, la tolleranza e la pietà filiale (il rispetto per i genitori) era uno stile di vita. Per esempio, Hua Mulan, che si crede sia vissuta durante le dinastie del Nord e del Sud (386-589 d.C.), si travestì da uomo e andò in guerra al posto di suo padre poiché temeva che non sarebbe sopravvissuto al calvario. Combatté a fianco della sua controparte maschile per 12 anni e nessuno scoprì il suo segreto. Dopo la fine della guerra, l’imperatore concesse gli onori a Mulan e volle farla diventare un alto ufficiale, ma lei rifiutò preferendo tornare a casa per occuparsi dei suoi anziani genitori.

La leggenda di Mulan ha ispirato la danza di Shen Yun “Mulan si unisce alla battaglia”.

Shen Yun racconta la storia di Wu Song, un personaggio famoso del romanzo classico “I banditi della palude” che salvò un villaggio da una tigre predatrice, sebbene quel giorno avesse bevuto un po’ troppo. Un’altra storia prediletta da Shen Yun è quella di Li Bai (701-762 d.C.), forse il più grande poeta cinese di tutti i tempi.

Conosciuto come il “Poeta trascendente”, l’opera di Li Bai è stata l’epitome della poesia classica della Dinastia Tang. Li Bai fu uno spirito errante e i suoi viaggi in tutta la Cina lo portarono ad avvicinare Taoisti, letterati e alti funzionari, i quali lo ammirarono molto. Lasciò 20 volumi di scrittura e circa 900 poesie.

LA VISIONE DI LE ZUN

Il pezzo di Shen Yun “Un sogno di Dunhuang” è una dedica all’eredità delle Grotte di Mogao, conosciute anche come “Le Grotte dei Mille Buddha”, dimora di una delle collezioni più importanti di dipinti e di statue buddiste del mondo.

La storia racconta che nel 366 d.C. durante la dinastia Tang, un monaco buddista di nome Le Zun, che stava facendo il lungo viaggio verso il Paradiso Occidentale, si fermò nelle Montagne di Sanwei vicino a Dunhuang per riposarsi. Lì ebbe una visione di un glorioso Buddha Maitreya d’oro fluttuante nel cielo. Più di un migliaio di Buddha apparvero, circondati da fate volanti che suonavano una musica celeste.

Le Zun apprese la pittura e la scultura e utilizzò le sue abilità per ricreare la sua visione e riempì una grotta di dipinti e di statue della scena divina. Alcuni anni più tardi, un altro monaco ebbe un’identica visione nello stesso luogo, e riempì un’altra grotta con opere d’arte raffiguranti ciò che aveva visto.

Mogao divenne rapidamente un luogo di pellegrinaggio. Nel corso degli anni, più di 500 grotte sono state scavate nella montagna di Sanwei, molte di loro durante la dinastia Tang. Oggi le grotte contengono alcune delle più belle opere d’arte della Dinastia Tang, tra cui una statua di 30 metri del Buddha Maitreya, uno delle più alte al mondo.

Raffigurare con successo queste leggende della ricca storia della Cina non è un piccolo compito ed è lì che la danza classica cinese entra in gioco.

All’interno della danza cinese si trovano le profonde tradizioni della Cina, che permettono la piena espressività dei movimenti in modo che anche le personalità e i sentimenti dei personaggi possano essere ritratti con chiarezza e precisione.

Attraverso la danza, il generale Yue Fei mostra il suo coraggio e la lealtà, Chen Xiang divide una montagna per salvare sua madre, Il Re Scimmia e Pigsy scappano da un’altra situazione rischiosa, i delicati fiori di Udumbara sbocciano e Guerrieri di Terracotta si risvegliano dalla polvere.
Quando Shen Yun si prepara per un altro tour mondiale, contribuendo così alla rinascita delle arti tradizionali e della cultura cinese, il pubblico aspetta sempre con impazienza, per conoscere sempre meglio i personaggi più interessanti della Cina rappresentati in scena.

Epoch Times è media partner di Shen Yun Performing Arts. Uniche date italiane dello spettacolo: 30 e 31 marzo 2016, ore 20 Teatro degli Arcimboldi, viale dell’Innovazione 20, Milano.

Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale di Shen Yun Performing Arts

Articolo in inglese: China’s Myths & Legends Come Alive in Shen Yun (5 of 9)

 

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