La notte del 3 novembre, Fanny Bruno è alla guida della propria auto nei pressi di Carnoules in Francia, quando ha un brutto incidente. Incastrata all’interno dell’abitacolo, la giovane donna è svenuta: passa tre giorni e due notti dentro l’auto, nell’aria fredda di novembre.
I parenti, preoccupati, la cercano dappertutto. Non si trova nessuna traccia di lei, nonostante i sistemi di ricerca della polizia e i numerosi appelli a eventuali testimoni nella zona.
Finalmente, arriva in soccorso una gazza ladra, o meglio, un appassionato di uccelli che, sulla sua bicicletta, la segue, trova l’auto e avverte le autorità. In quel momento, la donna è sul punto di morire e ha bisogno di cure urgenti. Infatti, per poterla curare è necessario procurarle il coma artificiale.
Circa quattro mesi dopo, dal letto d’ospedale, Fanny Bruno confida la sua storia a un giornale locale, che ha seguito questa disavventura dall’inizio, e riporta l’impressionante intervista-fiume di una sopravvissuta, decisa a conservare il sorriso.
Fanny Bruno (Facebook).
Sembra che il comportamento della gazza ladra fosse insolito, per questo il ciclista è stato spinto a seguirla, per osservarla. La ragazza crede che «sia stato il destino» e lancia un messaggio per ritrovare il suo salvatore, sperando di poterlo ringraziare di persona.
La sua auto è andata alla rottamazione proprio il giorno dell’intervista, ma lei non tiene molto a «ritornare presto alla guida». E afferma sorridendo: «Del resto, sono salita in auto con mio padre, qualche giorno fa, e ho avuto il mal d’auto. Nel centro di riabilitazione c’è un simulatore di guida, dovrò provare, mi registrerò».
Fanny Bruno (Twitter).
Oggi Fanny sta sicuramente meglio e conserva il sorriso. La sua storia ha generato uno slancio di solidarietà sui social: circa 1.600 persone hanno creato un gruppo su Facebook, per condividere l’amicizia con lei, il padre e la sua bambina di cinque anni.
Traduzione di Francesca Saba
À la suite d’un accident de voiture, elle passe trois jours bloquée sous sa voiture, gravement blessée… puis arrive un miracle
