Grexit: La ‘Panacea’ per la Grecia è la Russia?

Ad Atene la gente fa la fila al bancomat per salvare i risparmi dalle ‘grinfie’ delle banche creditrici, la Ue lancia ultimatum alla Grecia affinché si impegni di più nei negoziati per evitare il default… e Tsipras nel frattempo fa lo ‘spavaldo’ facendo accordi con il Cremlino; che questa sua sicurezza sia indizio di decisioni già compiute o è semplicemente un segnale di risveglio dell’orgoglio greco?

«Noi greci viviamo vicini al mare, per questo non abbiamo paura delle tempeste», ha esordito il premier greco, secondo il Sole 24 ore, al Forum internazionale di San Pietroburgo. E già il luogo dal quale ha parlato, a primo impatto, ci direbbe molto.

Al suo fianco c’era infatti il presidente russo Vladimir Putin; i due leader ‘bastonati’ dall’Ue hanno insieme sferrato un colpo basso a Bruxelles, firmando l’accordo energetico sulla costruzione di un gasdotto che porterà metano in Grecia passando per la Turchia e che, c’è da dire, sarà finanziato solo dalla Russia, che ha prestato 2 miliardi di dollari ad Atene senza pensarci su troppo.

La Russia aveva infatti promesso alla Grecia centinaia di milioni di dollari di finanziamenti annui nel caso avesse accettato la costruzione del gasdotto, da iniziare il prossimo anno e terminare entro il 2019, riporta Ap.

«Siamo seri, il cosiddetto problema greco non è un problema greco ma europeo, il suo nome non è Grecia ma eurozona, riguarda essa e la sua struttura», ha detto Tsipras al Forum, secondo euronews, davanti a un Putin dallo sguardo gratificato. «L’Europa non si deve considerare come l’ombelico del mondo, deve capire che il centro dello sviluppo economico mondiale si sta spostando verso altre aree», ha continuato il premier greco secondo Repubblica.

Tsipras ha poi ammesso: «Stiamo iniziando una nuova era di relazioni greco-russe», riferisce Ap.

E riguardo a ciò ci sarebbe a conferma la dichiarazione del vice primo ministro russo Arkady Dvorkovich, che dopo l’accordo energetico di venerdì non ha escluso neanche un eventuale prestito per le casse elleniche: «Le cose più importanti per noi sono i progetti di investimento e commercio con la Grecia. Se è necessario un sostegno finanziario, si prenderà in considerazione la questione», ha riportato Ap.

Tuttavia, tirare conclusioni affrettate e pensare che la Grecia stia riponendo nella Russia le sue speranze economiche o ancora immaginare schieramenti stile guerra fredda è forse un po’ azzardato; sul gasdotto infatti lo stesso ministro greco per l’energia Panagiotis Lafazanis ha sottolineato che «non è inteso contro nessuno in Europa o nel mondo. Nasce per servire i popoli, la pace e la stabilità. L’energia può unire le persone, e non alimentare situazioni da guerra fredda», riporta il Sole 24 ore.

Anche il ministro per lo sviluppo economico russo ha precisato ad Ap che al Forum di San Pietroburgo la Russia «non aveva intenzione di acquistare titoli greci, ma ha dato un pronto sostegno all’economia greca, stimolando gli investimenti da parte delle imprese russe», indicando il gasdotto come esempio. E inoltre c’è anche l’Ue lì che aspetta, disposta ad aiutare Atene fino all’ultimo.

Ma probabilmente anche Tsipras, in attesa degli sviluppi dei negoziati con l’Ue e al di là di eventuali aiuti da Est o da Ovest, sa bene che, proprio come recita l’inno greco alla libertà, la Grecia deve rialzarsi con le proprie gambe; parlando ai russi di origine greca a San Pietroburgo ha detto, secondo Ap : «La Grecia sta conducendo una lotta coraggiosa in queste ultime settimane e mesi. Voi siete ben consapevoli di questo tipo di difficoltà e ce la state facendo con le vostre forze. Questa è la caratteristica fondamentale delle persone greche, che sono in grado di superare le difficoltà quando sanno di stare dalla parte giusta. Lo sforzo non è solo quello fatto dal governo, ma da tutto il popolo greco».

Immagine concessa da shutterstock

 
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