Grecia minaccia il veto sulle sanzioni alla Russia

Non per il debito, ma sulla politica estera sono venuti fuori i primi urti tra Grecia ed Europa. Tsipras si è detto contrario alle ulteriori sanzioni che l’Europa vuole imporre alla Russia.

Il governo greco si dichiara deluso per non essere stato interpellato quando l’Unione Europea ha emanato una dichiarazione congiunta che spiana la strada ad ulteriori sanzioni.

L’approvazione vera e propria delle sanzioni richiede l’unanimità. Va da sé che la Grecia da sola potrebbe porre il veto, intralciando la strategia dell’Ue e degli Usa contro la Russia.

È da vedere però se la Grecia porrà davvero il veto, o se magari userà la minaccia del veto come moneta di scambio per ottenere risultati nel campo che per Syriza è prioritario: la rinegoziazione del debito.

Su quest’ultimo tema, il leader di Syriza ha detto di non volere scontri duri senza uscita, ma nemmeno di volerci andare piano: «Non resteremo invischiati in uno scontro che distruggerebbe entrambi i contendenti ma nemmeno proseguiremo una politica di sottomissione», ha detto, secondo Reuters, aspettandosi invece un incontro «costruttivo» con il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem dopodomani ad Atene.

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