Donne più magre, salari più alti

«Sembra che l’obesità sia negli occhi di chi la guarda», ha dichiarato Vida Maralani, docente associato di Sociologia presso l’Università Cornell (negli Usa) e coautrice di un recente studio sulla percezione dell’obesità: «Le persone vengono giudicate diversamente in base a chi sono. L’essere ‘troppo grasso’, nel mondo medico è un qualcosa di obiettivo, si può misurare. Ma nel mondo sociale, no: è soggettivo».

Numerosi studi hanno mostrato una corrispondenza tra l’obesità e gli scarsi risultati socioeconomici come ad esempio più bassi salari, redditi familiari inferiori, e tassi di matrimonio più bassi. Ma questo studio, pubblicato su Sociological Science, è diverso perché esamina questi parametri nel corso del tempo e tenendo conto fattori come il sesso e l’etnia: «Abbiamo scoperto modelli abbastanza coerenti per gli americani bianchi, attraverso i risultati e nel corso del tempo. Tra gli uomini bianchi, essere troppo magri o grassi viene visto negativamente. Tra le donne bianche, essere magre è quasi sempre la cosa migliore – ha spiegato Maralani – Per gli afroamericani, il legame tra massa corporea e questi risultati non esiste più. Le persone sembrano accettare maggiormente i corpi grandi. Ma questo non vale per i bianchi».

Uno dei risultati più notevoli dello studio riguarda l’aspettativa della società sulla magrezza delle donne bianche. Maggiore è l’indice di massa corporea della donna bianca, più basso è il salario. Al contrario quando la loro massa corporea è minima, i salari sono più alti. Per gli uomini bianchi, i modelli sono invece coerenti con la normalità corporea: gli uomini sono più accettati se non sono né troppo magri né troppo grassi.

«Penso che la nostra attenzione sulla definizione medica dell’obesità ci abbia portati a perdere traccia del fatto che, nel mondo sociale, abbiamo definizioni abbastanza soggettive e flessibili del significato di grasso o magro, per diversi gruppi».

Douglas McKee, docente senior nel dipartimento di economia Cornell, è coautore dello studio.

Questo articolo è stato pubblicato dalla Cornell University e ripubblicato su Futurity.org grazie alla Creative Commons License 4.0.

 

Articolo in inglese: ‘These Other Factors Sway Who Seems ‘Too Fat’’

Traduzione: Massimiliano Russano

 
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