Global Action Day contro il Trattato Transatlantico Usa-Ue (Ttip)

Manifestazioni in più di 700 città del mondo – la maggior parte in Europa – per dire no al Transatlantic Trade and Investment Partnership: l’accordo tra Unione Europea e Stati Uniti d’America in materia di commercio e investimenti. Oggi 18 aprile è il ‘Global Action Day’: la campagna nasce dall’iniziativa indipendente Stop TTIP.

I negoziati transatlantici cominceranno dal 20 aprile a New York. Per come la mette il giornalista britannico George Monbiot, il trattato porterà alla «soppressione delle barriere doganali e normative tra le due parti e secondo i suoi oppositori causerà una mancanza di regole generalizzata e un sempre minor controllo da parte dei governi». Un’ intesa che coinvolgerà 820 milioni di persone e che viene contestata assieme al secondo e simile trattato con il Canada (Ceta) in più di 46 paesi.

La campagna promossa oggi al ‘Global Action Day’ ha creato una petizione contro il trattato: tuttora i firmatari sono stati quasi 1 milione e 700 mila. Il problema principale – riporta il sito web di Stop Ttip – è che «le imprese canadesi e statunitensi avranno il diritto di esigere il risarcimento dei danni se riterranno di essere danneggiati in seguito a leggi dell’Unione Europea o di singoli Stati membri dell’UE, anche in riferimento a leggi emanate nell’esplicito interesse del bene comune».

D’altro canto c’è la voce della commissaria europea al commercio Cecilia Malmström, che – citata da Internazionale – afferma che non ci saranno conseguenze negative per la sicurezza alimentare: «Il trattato non cambierà le nostre leggi sugli Ogm o la carne di manzo agli ormoni». Nella recente conferenza stampa congiunta tra Obama e Renzi, il presidente degli Usa ha detto che senza tali trattati il mondo del commercio internazionale verrebbe conquistato dalla Cina e dalle sue regole. Secondo Renzi l’Italia ha tutto da guadagnarci dal Ttip.

 
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