Gli scienziati che credono nel Bigfoot

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tua deciderlo

La ricerca del Bigfoot è stata spesso competenza di appassionati amatori. Tuttavia alcuni scienziati impegnati in discipline attinenti, come la Primatologia e l’Antropologia, hanno dichiarato di essere convinti dell’esistenza del Bigfoot o perlomeno della sua possibilità, ritenendo che quest’ultima debba essere presa sul serio.

Uno di questi scienziati, il defunto dott. Grover S. Krantz, è stato citato da alcuni blogger del Bigfoot: «Molti dei risultati scientifici più importanti sono stati ottenuti o da amatori o da persone che sono solo marginalmente coinvolte nell’ambito in questione».

Tuttavia, il nostro vuole essere un breve excursus su alcuni degli esperti che hanno indagato sul Bigfoot. Non si tratta di un’analisi completa delle loro attività né della prova del loro supporto alle argomentazioni sul Bigfoot, ma semplicemente una panoramica di alcuni scienziati affascinanti che spesso hanno dovuto sopportare il disprezzo dei loro colleghi, restando nonostante tutto fedeli alla convinzione che il Bigfoot dovesse diventare l’oggetto di studi scrupolosi.

DOTT. GROVER S. KRANTZ

Il dott. Grover S. Krantz è nato nel 1931 a Salt Lake City. Ha ottenuto la specializzazione in Antropologia all’Università della California di Berkeley e il dottorato all’Università del Minnesota. Per una trentina d’anni è stato uno stimato professore della Washington State University (Wsu) fino a quando nel 1998 è andato in pensione.

Nel necrologio che il Wsu magazine gli ha dedicato, vengono elogiati i suoi contributi più convenzionali all’Antropologia, ma si può anche leggere: «Nonostante le critiche diffuse e i danni che la sua reputazione professionale ha subito, Groover è rimasto fedele alle prove scientifiche che ha raccolto e ai suoi metodi per avallare l’esistenza del Sasquatch (Bigfoot). Si è inoltre recato in Russia e in Cina per indagare su racconti simili su uno grosso scimmione bipede».

JANE GOODALL

Jane Goodall, probabilmente la primatologa più famosa del mondo, ha dichiarato di credere nel Bigfoot. Anche se non ha seguito una formazione convenzionale e non possiede una laurea, si è largamente distinta per le sue scoperte innovative riguardo il comportamento degli scimpanzè. Inizialmente molti scienziati affermati hanno mostrato ostilità anche nei confronti della sua ricerca sugli scimpanzè, che attualmente è stata accolta dall’intera comunità scientifica.

Riguardo il Bigfoot ha detto: «Ho parlato con così tanti Nativi americani che descrivono gli stessi suoni, due dei quali lo hanno visto», ha detto in una intervista con il National Public Radio’s Ira Flatow venerdì 27 settembre 2002. Molto interessata all’argomento, ha letto molto al riguardo. Goodall ha affermato che il numero di avvistamenti di simili creature in tutto il mondo portano a credere che la possibilità dell’esistenza del Bigfoot dovrebbe essere presa seriamente.

Nel 2012 ha ammesso all’Huffington Post che nessuna prova schiacciante è stata trovata — nessun corpo evidente del Bigfoot— ma, «Non voglio negare apertamente la sua esistenza».

«Mi affascinano e mi piacerebbe se esistessero veramente».

DOTT. SAMUEL SENTELL

Il dott. Samuel Sentell ha uno studio privato di Neuropsicologia in Louisiana. Ha ottenuto il dottorato in Scienze mediche e psicologiche all’Università di Vanderbilt. È interessato a studiare il Bigfoot dal punto di vista biologico e psicologico.

Nel 2012 ha scritto in un post sul sito della Society for Scientific Exploration:«Il Bigfoot, o Sasquatch, continua a essere un’area di grande interesse nella nostra cultura, nonostante la scienza rifiuti fermamente le analisi dei dati aneddotici e incompleti…Alcuni avvistamenti del Bigfoot si sono a volte rivelati delle truffe, ma questi casi di burla possono rientrare nell’ambito di uno studio di Psicologia sociale. Tuttavia, non tutti i casi si sono dimostrati delle bufale. Il Bigfoot rappresenta anche l’archetipo dell’inconscio collettivo umano che deve essere studiato nell’ambito della Psicoanalisi, della Neuroetnologia e della Fenomenologia».

Il dott. Sentell ha dichiarato d’aver personalmente: «Trovato escrementi e peli anomali, in aggiunta a altre prove aneddotiche, che supportano la possibilità che il Sasquatch esista».

DOTT. JOHN BINDERNAGEL

John Bindernafel (Bsa, Ms., Ph.D), è un biologo della fauna selvatica. Ha pubblicato una foto che lo ritrae insieme Jane Goodall a fianco del suo frammento autobiografico sul suo sito web. La Goodall tiene il calco di una presunta impronta del Bigfoot che il dott. Bindernagel ha dichiarato d’aver ritrovato nella Columbia britannica, Canada, dove ha iniziato nel 1975 a condurre ricerche sul campo.

Ha scritto sul suo sito web: «I biologi della fauna selvatica come me dipendono regolarmente da tracce o altri indizi naturali per provare la presenza di orsi, cervi, lupi e altri mammiferi, il riconoscimento delle tracce costituisce la testimonianza più affidabile e durevole della presenza di una specie di mammiferi in un’area piuttosto che uno sguardo fugace dell’animale stesso. Sono soddisfatto che il Sasquatch sia un animale esistente (o “reale”), soggetto di studi e di esami come tutti gli altri grandi mammiferi, e sono molto più interessato alle questioni ecologiche, come il modo in cui sverna nelle regioni più fredde del Nord America, che con soffermarsi sulla polemica se esiste o no».

DOTT. ESTEBAN SARMIENTO

Esteban Sarmiento, Ph.D., biologo e primatologo, ha lavorato come anatomista funzionale presso il Museo Americano di Storia Naturale. Sebbene non sostiene che il Bigfoot esista, ne ammette la possibilità e incoraggia un attento esame delle prove.

Nel 2009 ha partecipato alla annuale Conferenza sul Bigfoot del Texas e ha commentato un presunto videoclip di un Bigfoot nella California settentrionale — il cosiddetto ‘Patterson-Gimlin film’ girato nel 1967. Secondo il BigfootEncounters.com ha affermato: «Se è reale, questo animale è estremamente simile all’uomo». Ha dichiarato che il movimento del ‘Bigfoot’ mostrato dal filmato non somiglia a quello delle grandi scimmie.

DOTT. LeROY FISH

Il dott. LeRoy Fish (1943-2002) ha ricevuto il suo dottorato in Zoologia e Ecologia alla Washington State University. Dopo essere andato in pensione, l’ecologista si è impegnato come consulente per la Bigfoot Field Reaserchers Organization (l’organizzazione che riunisce i ricercatori sul campo delle tracce del Bigfoot).

Articolo in inglese ‘Scientists Who Believe in Bigfoot

 

 
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