Giro 100, sull’Etna Polanc a braccia alzate

Impresa d’altri tempi: con una fuga di 178 chilometri lo sloveno Jan Polanc dell’UAE Emirates vince la quarta tappa del Giro 100, da Cefalú ai 1892 metri al Rifugio Sapienza (Etna); mentre la Maglia rosa cambia proprietario per la quarta volta in quattro giorni di gara, anche se resta in casa Quickstep, passando dalle spalle di Gaviria a quelle di Bob Jungels, che già l’aveva indossata durante la scorsa edizione del Giro.

«Eravamo solo in quattro in fuga. – ha dichiarato il vincitore dopo l’arrivo – All’inizio della salita sono riuscito a staccarli e rimanere solo, ma non è stato facile mantenere il gruppo a distanza. Negli ultimi metri ho spinto veramente a tutta, sapevo che i più forti si stavano avvicinando. È da tanto tempo che penso a questa tappa, da quando sono venuto qui con il mio team per un training camp. Sono andato in fuga sapendo che se fossi stato ripreso avrei continuato a lavorare per il mio capitano. È stato più difficile vincere oggi qui che sull’Abetone due anni fa. La salita verso l’Etna è più ripida e oggi c’era molto più vento».

«Stamattina sapevo che c’era la possibilità di conquistare la Maglia Rosa – ha spiegato dopo la tappa il neo capoclassifica – Sono rimasto a ruota perché c’era molto vento contrario. Una salita di 18 km è sempre un punto interrogativo. Ho lottato per essere nella prima parte del gruppo, ma sono riuscito a rimanere tranquillo e concentrato sul mio obiettivo. Non stavo pensando a nulla in particolare mentre scalavamo l’Etna, finché non ho sentito Davide Bramati [Direttore Sportivo] urlare in radio ‘vai a prendere la Rosa’. Sono molto felice di vestire la Maglia Rosa. Il colore della mia maglia è cambiato, ma vedo ancora questo Giro come una pietra miliare per la mia carriera. Ho fame di vittoria ma resto con i piedi per terra. Sul Blockhaus Nairo [Quintana] e gli altri scalatori dovrebbero essere i favoriti».

Il corridore della UAE ha coronato la fuga iniziata al secondo chilometro di gara in compagnia di Pavel Brutt, Janse van Rensburg ed Eugenio Alafaci; quando è iniziata la lunga ascesa all’Etna lo sloveno ha abbandonato I suoi compagni di avventura ed è rimasto solo al comando con il gruppo dei migliori distanziato di circa tre minuti e mezzo. Ha tenuto duro ed è arrivato tutto solo al traguardo anche grazie alla scarsa battaglia tra i big.

Nulla di rilevante da segnalare infatti tra gli uomini di classifica, eccettuato un velleitario scatto di Nibali a tre chilometri dal traguardo e la progressione finale del Russo Zakarin giunto secondo al traguardo a meno di trenta secondi dal vincitore. Non sono quindi giunte in questa tappa le prime indicazioni, che era lecito attendersi, sulle condizioni degli uomini di classifica, giunti tutti assieme in un gruppetto di una ventina di unità regolato da Garaint Thomas.

Quanto alla quinta tappa, i 151 km da Predaro a Messina si risolveranno probabilmente con uno sprint di gruppo.

RISULTATO FINALE DELLA QUARTA TAPPA

  1. Jan Polanc (UAE Team Emirates) – 181 km in 4h55’58” (velocità media: 36,693 km/h)
  2. Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 19″
  3. Geraint Thomas (Team Sky) a 29″

CLASSIFICA GENERALE

  1. Bob Jungels (Quick-Step Floors)
  2. Geraint Thomas (Team Sky) a 6″
  3. Adam Yates (Orica – Scott) a 10″

Articolo di Paolo D’Ippolito

 
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