Figlio del braccio destro di Mao: Shen Yun è l’apoteosi dell’Arte

Luo Yu, figlio di Luo Ruiqing (membro del ristretto gruppo di fondatori della Repubblica Popolare Cinese e fra i più potenti dirigenti comunisti cinesi) ha assistito allo spettacolo della compagnia Shen Yun Performing Arts.

Luo Yu – che attualmente vive in America, in Pennsylvania – ricopriva la posizione di comandante di divisione nel Dipartimento Generale del personale dell’esercito, quando – poco dopo il massacro di piazza Tienanmen del 1989 – ha abbandonato il Partito Comunista Cinese per emigrare prima a Hong Kong, in Portogallo e ora negli Stati Uniti; se fosse rimasto nell’esercito, nascondendo le proprie opinioni e muovendosi nel ‘modo giusto’, probabilmente sarebbe asceso alle più alte cariche delle forze armate.

In un’intervista concessa all’emittente Usa New Tang Dinasty, Luo ha elogiato Shen Yun, raccomandandolo a tutti i cinesi e parlando della sua importanza per la Cina contemporanea. Quello che segue è un suo libero commento, adattato – ove strettamente necessario – per necessità editoriali.

LO SPETTACOLO

È eccellente! I contenuti, la danza, la tecnica. Da ogni punto di vista, è il massimo. È l’apoteosi dell’Arte. Ho assistito a numerosi spettacoli culturali cinesi di prima e seconda grandezza, ma non reggono assolutamente il paragone con Shen Yun.

Shen Yun rivela sentimenti profondamente puri nello spettatore, e spero che possa andare a esibirsi in Cina prima possibile. Vedere uno spettacolo cinese di questo livello fuori dalla Cina è quasi inconcepibile, e spero davvero che tornino a esibirsi.

Non so quanto gli stranieri possano apprezzarlo, ma è davvero una prestazione artistica di assoluta eccellenza. Tutti i cinesi dovrebbero venire a vederlo. Shen Yun ha girato in tutto il mondo, ma esiste una ragione per cui non può andare anche in Cina.

LA CULTURA TRADIZIONALE

La tradizione culturale cinese si colloca a un livello di moralità e fede molto elevati; esattamente quello che manca nella Cina di oggi, in cui sono andate perse la moralità e la coltivazione di se stessi. È per quello che ci sono così tante crisi in Cina. Perciò, se solo tutti potessero vedere lo spettacolo, questo sarebbe di grande aiuto nel diffondere la cultura tradizionale e nell’innalzare la moralità e la fede in Cina.

LE DANZE ETNICHE IN SHEN YUN

Ognuna delle scene è eccellente: a molti americani piace la Scimmia [Shen Yun rappresenta alcuni episodi tratti dal romanzo classico cinese ‘Viaggio verso l’Ovest’, di cui è parte un personaggio chiamato il ‘Re Scimmia’, ndr] e anche a me è molto piaciuto. Ma quello che ho più apprezzato sono le danze etniche tibetane e le danze mongole.

La Cina è un Paese dalle molteplici etnie; qual è la forza che le tiene insieme? Non mi riferisco a un gruppo di persone che ne sottomette un altro, ma a un senso di coesione e di solidarietà che vengono soltanto quando le persone ti considerano buono e non perché le costringi.

LE GUARDIE ROSSE

Quando nello spettacolo sono rappresentate le guardie Rosse che si comportano male, non ci si avvicina nemmeno a quanto malvage sono nella realtà le guardie Rosse. È certamente giusto rappresentarle in quel modo, ma l’analisi del comportamento delle guardie Rosse durante la Rivoluzione Culturale è una questione molto seria. Chiunque sia stato una guardia Rossa dovrebbe riflettere sul male che ha fatto: non si può scaricare tutto su Mao Zedong. Guardie Rosse, anche se eravate degli studenti, quello che avete fatto non cambia: avete ucciso delle persone, le avete massacrate a morte. Perché lo avete fatto?

ATEISMO E FEDE

Un tempo ero un ateo cresciuto con un’educazione atea. Ma dopo il massacro di piazza Tienanmen ho gradualmente iniziato a credere al divino, nel senso che vi sia qualcosa al di là dell’uomo. Che lo si chiami Dio o in qualunque altro modo, ci osserva e si prende cura di noi. Io personalmente percepisco il fatto che Dio si prende cura di me.
Credo che qualunque persona pratica e realistica che veda Shen Yun per la prima volta lo apprezzi di sicuro, a prescindere dall’angolazione da cui lo veda: anche se lo si considera un puro esercizio di bellezza estetica – mettendo cioé da parte l’aspetto politico – piace senza dubbio.

E in un secondo momento, gradualmente, si inizia ad apprezzare, con attenzione e profondità, il tipo di direzione artistica che c’è dietro all’arrangiamento e alla composizione di questo spettacolo. Qual è? Che tipo di messaggio vuole trasmettere il direttore artistico a tutta l’Umanità? Non solo ai cinesi: guardate quanto gli americani lo apprezzino! Anche se, in effetti, io penso di poterlo capire meglio, perché, comunque la si guardi, questa è cultura cinese.

LA PERSECUZIONE DEL FALUN GONG

Le persone hanno bisogno di verità, compassione e tolleranza (i principi fondamentali della pratica spirituale del Falun Gong, perseguitata in Cina e componente importante dello spettacolo). Se a una persona mancano verità, compassione e tolleranza, significa che la sua essenza è svanita e non c’è rimasto nulla.

Secondo la Costituzione cinese, le persone hanno libertà di credo. Quindi, se il Paese fosse governato secondo la legge – secondo la Costituzione – e vigesse una libertà di credo secondo cui i cinesi venissero lasciati liberi di scegliere in cosa credere, sono certo che i cinesi che crederebbero in verità, compassione e tolleranza sarebbero un numero enorme.
La persecuzione di un determinato credo spirituale è contro le leggi internazionali e contro la Costituzione cinese stessa. Quindi è imprescindibile che il Partito smetta di perseguitare verità, compassione e tolleranza.

Ho sentito che molti dei cinesi che vivono sul Continente [ossia la gran parte del territorio cinese, distinta da Hong Kong, Taiwan e Macao nell’ambito dell’assetto statale cinese ‘un Paese, due sistemi’, ndt] vedono Shen Yun dal DVD: molti dei miei ex compagni di studi l’hanno visto. Siamo molto uniti: il livello di carriera raggiunto – basso o alto che sia – non è importante, tra di noi facciamo sempre squadra.

Per saperne di più:

Articolo in inglese: Son of Mao’s Former Right-Hand-Man Calls Shen Yun the ‘Pinnacle of Art’

 
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