Ex capo della polizia segreta cinese condannato a 15 anni

Li Dongsheng è stato condannato a 15 anni di carcere. L’alto funzionario del Partito Comunista cinese era a capo di una squadra di polizia segreta simile alla Gestapo, ed è stato vice ministro della pubblica sicurezza. La notizia è stata annunciata dalla China Central TV, il canale che fa da portavoce ufficiale al regime cinese, così come da altri mezzi di comunicazione ufficiali.

La spiegazione ufficiale per la condanna di Li è una storia di massiccia corruzione in cui è stato coinvolto per quasi due decenni, tramite diverse posizioni da lui ricoperte.

La sentenza è stata emessa da un tribunale nella città costiera di Tianjin, nella Cina nord-orientale. Il tribunale ha indicato che i crimini commessi da Li includono: concussione, corruzione, vendita di cariche statali in cambio di denaro, e altri generi di attività legati alla corruzione. In totale ha ricevuto quasi 22 milioni di yuan (3 milioni di euro circa) in tangenti, ha dichiarato il tribunale.

Tuttavia, queste accuse nascondono la natura politica della sentenza contro Li, visto che per anni è stato uno dei confidenti dell’espulso zar della sicurezza Zhou Yongkang, e uno dei sostenitori della fazione politica a cui apparteneva Zhou. Come capo dell’ufficio 610, la forza di polizia extralegale istituita appositamente per perseguitare il Falun Gong (disciplina spirituale), Li aveva una parte centrale nella rete politica di Jiang Zemin, l’ex leader del Partito comunista cinese. Jiang ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel 1999 con lo scopo di aumentare il suo potere.

A quanto pare, vedendo la possibilità di avanzare nella sua carriera politica, Li Dongsheng ha abusato del suo ruolo nella China Central TV. Ha condotto un programma basato su una falsa indagine che è stata utilizzata per attaccare il Falun Gong e per incitare all’odio contro questa disciplina spirituale, aprendo così la strada alla violenta repressione condotta dall’apparato di sicurezza. Jiang Zemin ha nominato poi a Li come vice direttore dell’Ufficio 610, e quindi responsabile della propaganda contro il Falun Gong. Da quella posizione, Li è in seguito diventato vice direttore della Pubblica Sicurezza e capo dell’Ufficio 610.

Da quando Xi Jinping ha preso il potere a fine del 2012, questo gruppo di funzionari è stato declassato nel corso di una campagna politica senza precedenti con il pretesto di combattere la corruzione, anche se molti analisti concordano sul fatto che il vero obiettivo è quello di eliminare la fazione opposta, e l’obiettivo finale non è altro che Jiang Zemin.

 
Articoli correlati