Medicina cinese, erbe invece che antibiotici

L’Università di Southampton, nel sud-est della Gran Bretagna, ha comunicato che i suoi ricercatori stanno conducendo uno studio per utilizzare le erbe della medicina cinese come trattamento alternativo agli antibiotici.

«È un precedente importante per la ricerca futura – ha detto l’accademia nella sua pubblicazione di maggio – Abbiamo dovuto passare attraverso le stesse normative, come per un test farmacologico convenzionale», ha spiegato il Dr. Andrew Flower, ricercatore presso l’Unità di Ricerca per la medicina complementare presso l’Università di Southampton.

Le erbe saranno in fase di sperimentazione su 60 donne con infezioni ricorrenti alle vie urinarie per 16 settimane. In questo periodo la fitoterapia cinese verrà utilizzata sia per la prevenzione della malattia che per il trattamento di episodi acuti, spiega lo scienziato. «Lo studio si propone di valutare se i rimedi dell’erboristeria possano svolgere un ruolo importante nella sostituzione di alcuni trattamenti antibiotici in condizioni appropriate». È la prima volta che la medicina cinese è stata autorizzata come una sperimentazione clinica di un prodotto su ricerca sanitaria nel Regno Unito.

La medicina tradizionale cinese è associata al mitico Shen Nong, conosciuto come l’Imperatore dei cinque cereali, vissuto circa 5 mila anni fa e citato nel testo filosofico Huainan Zi. A Shen Nong viene riconosciuto l’aver scritto il trattato Shen Nong Ben Cao Jing (Il classico delle sostanze mediche dell’Imperatore Shen Nong), secondo quanto riportato sul libro Gli scrittori Meiiji e la Cina.

Pagina da una versione di Shennong Ben Cao Jing (Shen-nung Pen-tsao Ching)(wikipedia)

«Le erbe della medicina cinese sono state utilizzate per il trattamento dei sintomi di infezioni del tratto urinario per più di 2 mila anni» spiega il Dottor Flower, evidenziando anche che ci sono alcuni recenti studi clinici realizzati in Cina, che confermano come le erbe possano migliorare i sintomi delle infezioni del tratto urinario e ridurre il tasso di ricorrenza.

Tuttavia per lo specialista britannico, è necessario rispettare i protocolli: «È necessaria una più rigorosa ricerca. In caso di successo, i risultati di questo studio forniranno i dati necessari per l’avanzamento di prove più definitive». Flower è anche il ricercatore presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca Sanitaria (Nihr), l’ente che ha finanziato la ricerca.
I risultati delle 60 persone studiate saranno confrontati con un gruppo di controllo che durante questo periodo riceveranno un placebo.

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

Le infezioni delle vie urinarie sono infezioni batteriche comuni, dove il sistema immunitario del corpo umano gioca un ruolo importante, e una persona sana è in grado di eliminare le cellule infette facilmente, come evidenzia uno studio della medicina occidentale.
Nel Regno Unito e in altri Paesi circa dal 40 al 50 per cento delle donne in cure primarie manifestano un episodio di questa mallattia nella vita; dal 20 al 30 per cento avrà una rimanifestarsi della malattia. Di questo gruppo, secondo quanto riportato dall’università britannica, il 25 per cento sviluppa poi infezioni ricorrenti.

Mentre gli antibiotici usati per trattare le infezioni, sia acute che ricorrenti, sono efficaci nel ridurre la durata dei sintomi gravi, gli scienziati dicono che stanno causando resistenza nel 20 per dei pazienti trattati con Trimetoprim e cefalosporine e nel 50 per cento di pazienti trattati con amoxicillina: «Siccome la resistenza agli antibiotici aumenta rapidamente, la fitoterapia cinese potrebbe svolgere un ruolo importante nella sostituzione di alcuni trattamenti antibiotici, come ad esempio per il trattamento delle infezioni del tratto urinario, tosse acuta e casi di dolore alla gola» spiega Emma Farrant, Presidente del Registro di medicina di erbe cinesi nel Regno Unito.

MEDICINA CINESE

L’antico testo Huainan racconta che Shen Nong, il padre della medicina cinese, dopo aver provato centinaia di erbe selezionò quelle che potevano essere utilizzate come medicine. Inoltre raccomandava di utilizzare l’acqua con le erbe, invemtando così il tè.

Shen Nong faceva parte con Fu Xi e Huang Di, della mitica Triade di imperatori divini che governarono il Paese quasi 5 mila anni fa. Era parente dell’Imperatore Giallo ed è tradizionalmente considerato dai cinesi Han come uno dei più illustri progenitori.

Si dice, nel libro Gli scrittori Meiji e la Cina, che l’imperatore avrebbe insegnato ai cinesi l’arte della coltivazione della terra, mostrando loro come piantare i semi nel terreno per evitare di doversi nutrire di animali uccisi; il suo nome vuol dire infatti “divino agricoltore”.

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