Elezioni Usa, Trump contro la Clinton e Sanders indipendente

Le primarie democratiche sono ancora in corso e Bernie Sanders, contro ogni probabilità rispetto a Hillary Clinton, dichiara di restare in gara fino alla convention di Filadelfia in luglio. Ma dopo la convention cosa succederà?

Il responsabile della campagna elettorale di Sanders, Jeff Weaver, ha dichiarato alla Cnn che, a prescindere dal risultato della convention, lavoreranno senza sosta per assicurarsi che Donald Trump non diventi presidente: «Bè, [Sanders, ndr] ha affermato con certezza che farà di tutto per essere sicuro che Trump non diventi presidente, e credo proprio che lo farà». Weaver ha poi sottolineato: «Bernie Sanders, come sapete, nei suoi comizi sa essere davvero efficace».

Weaver ha poi spiegato che «il messaggio fondamentale si focalizzerà su quanto disastroso sarebbe un presidente come Trump per i lavoratori e la classe media. Rimettere Washington sotto il controllo dei repubblicani non sarebbe una buona scelta strategica». 

Il responsabile della campagna di Sanders, ha poi risposto a Trump, che su Twitter ha ripetuto più volte come il senatore del Vermont dovrebbe concorrere come indipendente, dicendo che «è quello che farà» e aggiungendo: «Trump ovviamente vorrebbe un terzo candidato indipendente a sinistra, così da poter tentare di dividere il voto e vincere. Ma io credo che quello che vedrete sarà un’unione per sconfiggere Trump».

«Bernie Sanders sta subendo un trattamento pessimo da parte dei democratici. Il sistema è stato manipolato contro di lui» secondo Trump, che continua: «Dovrebbe concorrere da indipendente! Vai Bernie, vai!».

Weaver difende inoltre la scelta di Sanders di non ritirarsi dalle primarie democratiche, sostenendo che in questo modo aiuta a mantener vivo il dibattito sui temi di maggiore importanza per gli elettori: «Lo sapete: non appena finiranno le primarie democratiche smetteremo di sentir parlare di salari minimi, né di accesso all’istruzione universitaria, né di copertura sanitaria per tutti». 

Jeff Weaver conclude preannunciando una sanguinosa battaglia fra Trump e la Clinton: «Sarà una gara di diffamazione. La gente di Trump, i repubblicani, tutti i suoi grandi finanziatori, su lanceranno in un gioco al massacro, a prescindere da chi sarà l’avversario e per distruggerlo. Non faranno altro. Purtroppo sarà così. Ma finché continuano le primarie democratiche la gente continua a parlare dei veri problemi, che sono importanti non solo per i democratici ma per tutti gli americani».

 

 
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