Elezioni Usa, imbarazzo repubblicano per ‘l’anti-musulmano’ Trump

Il candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump è caduto in una diatriba con la famiglia di un soldato musulmano americano ucciso in Iraq. La vicenda ha diviso in due il partito Repubblicano, e alcuni membri del partito hanno preso le distanze da Trump.

In seguito all’intervento di Trump a proposito di Khizr e Ghazala Khan, John McCain ha dichiarato: «Voglio sottolineare quanto io sia profondamente in disaccordo con le dichiarazioni di Trump. Spero che gli americani capiscano che queste affermazioni non rappresentano il punto di vista né del nostro partito Repubblicano, né dei suoi funzionari e nemmeno dei candidati».

La vicenda ha avuto inizio quando i coniugi Khan sono intervenuti all’Assemblea democratica nazionale e hanno parlato in memoria del loro figlio musulmano americano, il capitano Humayun Khan, rimasto ucciso mentre era in missione a Bagdad nel 2004.

Nel suo discorso, Khizr Khan aveva criticato Trump per le sue discriminazioni contro i musulmani: «Donald Trump, lei sta chiedendo agli americani di fidarsi di lei per il futuro. Mi permetta di chiederle, ha letto la Costituzione degli Stati Uniti?». Dopo di che, aveva tirato fuori una copia della Costituzione aggiungendo: «Sarò lieto di prestarle la mia copia».

Domenica scorsa durante un’intervista con George Stephanopoulos dell’ABC, Trump ha commentato l’accaduto osservando come la moglie di Khan, che era a fianco del marito durante il discorso alla Convention, non avesse aperto bocca: «Lei era lì, non aveva nulla da dire» – ha commentato il candidato repubblicano – «probabilmente non le era permesso avere qualcosa da dire». Trump ha inoltre aggiunto che Khizr Khan non aveva il ‘diritto’ di criticarlo per la sua conoscenza della Costituzione.

Lo scontro è continuato anche lunedì mattina, quando la famiglia Khan è apparsa in diversi telegiornali. Trump ha allora twittato che il capitano Khan è un eroe e a fare notizia non deve essere la sua famiglia, ma piuttosto il terrorismo islamico fondamentalista negli Stati Uniti; «La notizia non è sul signor Khan, che sta facendo interviste dappertutto, ma piuttosto il terrorismo islamico fondamentalista e la consapevolezza degli Stati Uniti in merito a questo!», ha affermato Trump, aggiungendo che il padre del soldato caduto in Iraq lo ha «aggredito brutalmente» durante la convention democratica.

I leader del partito Repubblicano sono intervenuti con dichiarazioni a sostegno della famiglia Khan, senza citare Trump, scegliendo quindi di prendere le distanze in modo sottile dai commenti del proprio candidato alla presidenza: «Il capitano Khan era un eroe americano, e, come tutti gli americani, sono grato per i sacrifici che con altruismo ha fatto questo giovane capitano. Khan e la sua famiglia hanno combattuto la guerra al terrorismo» ha commentato il capo della maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell; che ha aggiunto: «Tutti gli americani dovrebbero riconoscere il valore dei patrioti che, volontari, si arruolano con grande altruismo nelle forze armate per difenderci».

Il presidente della Camera, Paul Ryan ha a sua volta insistito sui sacrifici in campo militare dei musulmani americani, senza commentare in modo diretto le dichiarazioni di Trump: «Molti musulmani americani hanno servito valorosamente il nostro esercito, perdendo anche la vita. Il capitano Khan ne è un esempio coraggioso. Il suo sacrificio e quello di Khizr e Ghazala Khan dovrebbero essere sempre onorati. Sempre!».

I democratici sono rimasti parecchio insoddisfatti dai commenti delle controparti repubblicane. Il capo dell’opposizione al Senato Leader Harry Reid ha definito le dichiarazioni di Ryan «prive di spina dorsale» e, secondo quanto riporta The Hill, ha aggiunto che «la mancata ritrattazione delle dichiarazioni di Trump non è altro che un atto di vigliaccheria»

Mike Pence, vice presidente del candidato Trump, ha cercato di buttare acqua sul fuoco con una dichiarazione su Facebook in cui ha elogiato la famiglia Khan: «Sia io che Donald Trump crediamo fermamente che il capitano Humayun Khan sia un eroe americano e che la sua famiglia, come tutte le famiglie di grande valore, dovrebbero essere care a tutti gli americani. Il capitano Khan ha dato la sua vita per difendere il nostro Paese nella guerra al terrorismo».

Ha poi continuato a difendere l’appello di Trump per fermare l’immigrazione: «Sospendendo l’immigrazione dai Paesi che sono stati rovinati dal terrorismo, rafforzando le nostre forze armate, sradicando l’Isis alla base e mostrandoci forti sulla scena mondiale, sarà possibile ridurre la probabilità che altre famiglie americane si trovino ad affrontare lo stesso dolore straziante della famiglia Khan».

Anche l’alleato numero uno di Donald Trump, Jeff Sessions ha difeso gli attacchi di Trump alla famiglia Khan, facendo eco a Pence e sottolineando l’importanza di fermare i potenziali terroristi che vogliono entrare negli USA.

 

Articolo in inglese: Politics, 2016 race Republican Establishment Distances Itself From Trump’s Comments on Khan Family

 

 
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