È morta l’attrice Laura Antonelli

Laura Antonelli ci ha lasciato: aveva 73 anni. L’attrice italiana, nata a Pola nel 1941, aveva raggiunto l’apice della sua popolarità negli anni 80 e 90, lavorando in vari film d’autore.

La dichiarazione della morte è arrivata dalla donna delle pulizia che, verso le 8:30 di lunedì 22 giugno, ha trovato l’ex attrice accasciata per terra nella sua casa a Ladispoli (Roma). All’arrivo i soccorritori del 118 hanno soltanto potuto constatare l’ora del decesso.

Una vita che si è fermata dopo anni di declino. L’attrice era stata segnata dalla vicenda del 91, quando nella sua villa a Cerveteri vennero sequestrate diverse dosi di cocaina. Dopo il fatto, l’odissea giudiziaria. Arrestata per traffico di sostanze stupefacenti, venne condannata dal tribunale di Civitavecchia a tre anni e sei mesi di reclusione. Nove anni dopo, l’assoluzione da parte della Corte d’Appello di Roma. Per l’episodio, che divenne un caso mediatico nazionale, l’attrice aveva anche fatto appello alla corte europea di Strasburgo.

Ma ormai la sua vita era già andata oltre il segno. Laura Antonelli era ormai entrata in una spirale discendente, dopo che un intervento di chirurgia estetica la aveva rovinato il volto. Al ché, nel 2010, l’incontro con l’amico Pasquale Zagaria, in arte Lino Banfi, con il quale aveva collaborato nel film Roba da ricchi, assieme all’amica Claudia Gerini. Secondo Banfi, l’ultimo film in cui si vide la sua prorompente bellezza.

L’incontro con l’amico pugliese era in realtà una richiesta di aiuto: «Tanti hanno abusato della mia bontà, forse anche della mia fragilità e dicono che non sono capace di intendere e volere. Ti prego Lino parla con qualcuno, tu sicuramente, amato da tutti, sarai ascoltato. Io non credo di avere ancora molto da vivere, però vorrei vivere dignitosamente», queste le parole riportate sul Corriere.

Ma forse, si era rassegnata. Sebbene alla richiesta era seguita la volontà di applicare la legge Bacchelli a sostegno degli artisti, l’attrice aveva fatto sapere di non voler essere aiutata. «Ringrazio Lino Banfi e tutti coloro che si stanno preoccupando di me – aveva detto tramite il suo avvocato, Lorenzo Contrada – Mi farebbe piacere vivere in modo più sereno e dignitoso anche se a me la vita terrena non interessa più. Vorrei essere dimenticata».

 
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