I praticanti americani del Falun Gong a Xi Jinping: ‘Condanna Jiang Zemin!’

Non c’erano solo bandiere rosso sangue, e celebrazioni poco spontanee, ad attendere il capo del Partito Comunista Cinese Xi Jinping il 22 settembre a Seattle, in occasione dell’inizio di una settimana di visita negli Stati Uniti.

I praticanti del Falun Gong, una disciplina spirituale tradizionale perseguitata dal regime cinese dal 1999, hanno manifestato per esortare il segretario generale Xi a portare Jiang Zemin – il boss in pensione del Partito che ha lanciato personalmente la repressione mortale contro la pratica – davanti alla giustizia.

Al passaggio del corteo di automobili che accompagnava Xi, i praticanti hanno esposto i loro manifesti di condanna nei confronti di Jiang e di coloro che hanno svolto ruoli chiave nella persecuzione. Ma la loro manifestazione è solo un tassello del mosaico.

Dallo scorso maggio, oltre 100 mila cittadini cinesi hanno presentato le loro denunce legali ai massimi organi giudiziari della Cina, la Corte Suprema del Popolo e la Procura Suprema del Popolo, per richiedere che Jiang Zemin venga perseguito per crimini contro l’umanità. Il crescente volume di queste richieste è stato documentato dal sito web del Falun Gong, Minghui.org.

In base alle stime ufficiali, prima della persecuzione iniziata nel 1999, il Falun Gong era praticato da cento milioni di persone. Secondo quanto riferiscono le organizzazioni per i diritti umani e i giornalisti investigativi, Jiang ha diretto le agenzie statali e le forze di sicurezza nell’attuare la persecuzione – che si ritiene abbia causato la morte di decine di migliaia di praticanti del Falun Gong –  usando la propria autorità in qualità di capo del Partito Comunista.

Nonostante le dimissioni dal suo incarico ufficiale di capo del Partito nel 2002 e da quello di capo dell’esercito nel 2004, Jiang Zemin ha continuato a esercitare la sua influenza nella politica del Partito attraverso i suoi luogotenenti, che aveva preventivamente collocato in posizioni di potere in modo da mantenere il controllo.

L’influenza di Jiang è cominciata a svanire quando la sua fazione politica non è riuscita a tenere a freno il nuovo capo del Partito Xi Jinping, che si è insediato alla fine del 2012. Una volta entrato in carica, una purga di massa nel regime e nelle imprese statali cinesi (in apparenza una campagna anti-corruzione) ha abbattuto decine di migliaia di funzionari, tra cui i leader alleati di Jiang, quali lo zar della sicurezza Zhou Yongkang e il vice capo dell’esercito cinese Xu Caihou.

Sebbene la persecuzione del Falun Gong si sia un po’ alleggerita negli ultimi anni, molto probabilmente a causa delle difficoltà politiche che i principali responsabili si trovano ad affrontare adesso, la politica del Partito Comunista vede ancora questa pratica non violenta come una ‘religione eterodossa’.

A Seattle, quando è passato il veicolo di Xi, un gran numero di cinesi, per lo più studenti stranieri, hanno affollato i marciapiedi brandendo bandiere cinesi e striscioni comunisti. Secondo un rapporto di Minghui e alcuni testimoni oculari che hanno parlato con Epoch Times, è stata rilevata la presenza di alcuni individui apparentemente incaricati di organizzare dei gruppi in sostegno del Partito Comunista e di dirigerli a bloccare i manifestanti del Falun Gong.

Secondo Chen Zhiping, un portavoce dell’Associazione del Falun Gong nel nord-ovest del Pacifico, i praticanti del Canada e degli Stati Uniti occidentali si sono riuniti a Seattle con l’esplicito scopo di sollecitare Xi a perseguire Jiang e mettere fine alla persecuzione illegale e brutale del regime nei confronti del Falun Gong.

«Siamo un gruppo di coltivazione, non siamo interessati alla politica. Desideriamo poter praticare liberamente la nostra disciplina; nonostante ciò, il Partito Comunista ha continuato a perseguitarci. Vogliamo dire a Xi Jinping di fermare immediatamente la persecuzione del Falun Gong», ha detto Chen a Minghui. Nell’antica Cina le ‘pratiche di coltivazione spirituale’ erano discipline in cui gli individui cercavano di migliorare se stessi fisicamente, moralmente e spiritualmente.

La recente ondata di denunce legali contro Jiang è emersa dopo che delle nuove disposizioni che richiedono ai tribunali di accettare le cause amministrative in modo più rapido sono entrate in vigore dal primo maggio.

Nei confronti di coloro che hanno presentato le loro denunce contro Jiang, le autorità cinesi hanno reagito in modi diversi. Sebbene la maggior parte dei querelanti abbia presentato i propri incartamenti agli enti governativi senza subire interferenze, altri sono stati arrestati o molestati dalla polizia.

Huang Kui, un ingegnere che pratica il Falun Gong, è stato a suo tempo imprigionato in un campo di lavoro forzato dove era obbligato a produrre merci destinate all’esportazione, come luci per gli alberi di Natale, giocattoli e indumenti. Anche lui sta contribuendo all’impegno nel citare in giudizio Jiang e spera che Xi prenda presto dei provvedimenti.

«Xi ha più potere di chiunque altro in Cina per cambiare la traiettoria del Paese e per obbligare a rispondere delle proprie azioni le persone come Jiang», ha detto Huang in un comunicato stampa pubblicato dal Falun Dafa Information Center. «Lo stiamoincoraggiando ad agire. Possano la mia querela e tutte le altre migliaia contribuire a cambiare la storia». Huang ha anche recentemente pubblicato un editoriale su The Hill, un giornale politico di Washington.

Jenny Li ha contribuito a questo articolo.

 
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