Una storia di dialogo con l’universo

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tua deciderlo

Rick Dodson potrebbe sembrare un tipico americano medio ma, sotto un certo aspetto, non si può considerare una persona del tutto normale: Rick Dodson ha infatti vissuto diverse strane esperienze ‘ai confini della realtà’. Diversi episodi senz’altro classificabili come ‘paranormali’, e su cui è tornato a riflettere in occasione di un’intervista rilasciata a Epoch Times.

Cos’è successo realmente? Di cosa si è trattato? Sono domande a cui non è facile rispondere: la realtà tangibile propria dell’esperienza immediata è svanita nel tempo e il dubbio impregna ormai ogni ricordo dell’accaduto.
In passato Rick riceveva delle strane telefonate, forse telefonate da persone morte. Quando ha scoperto che molte altre persone, tra cui sua nonna, avevano vissuto questo stesso fenomeno, ha iniziato a fare ricerche per scoprire la verità. Ma la verità, in casi di questo genere, è sfuggente.

Una ventina d’anni più tardi, Rick continuava a cercare un segno: qualcosa che rialimentasse la sua convinzione che le esperienze un tempo vissute, gli fossero davvero giunte attraverso un velo mistico di separazione fra la nostra dimensione e quella immediatamente confinante. È stato come se ponesse un quesito cosmico: «È tutto vero?», e pare che la risposta gli sia arrivata appunto attraverso alcune coincidenze cosmiche: «Sì! Ci sono delle forze sorprendenti che operano in questo mondo».

Un giorno, infatti, Rick ha ricordato brevemente il padre – morto ormai da circa sette anni – e si è chiesto se suo padre avesse mai provato a mettersi in contatto con lui e, in generale, se fosse possibile per i morti comunicare con i vivi. Più tardi, il giorno stesso, Rick ha ricevuto una telefonata da una donna, la quale affermava di aver ricevuto, in seguito a un errore, un pacco per Charles Dodson, il nome di suo padre. La donna gli ha poi chiesto se abitasse all’indirizzo riportato sul pacco. Rick ha risposto di no, ma che in passato aveva avuto un negozio a quell’indirizzo.

Rick Dodson vive a Driftwood, in Texas, una città abbastanza piccola da sapere se un altro Charles Dodson sia mai vissuto lì, senza contare che suo padre non viveva più a Driftwood già da molto prima della sua morte. Inoltre Rick Dodson riceve raramente posta inviata a suo padre: l’arrivo di quel pacco, insomma, è stato un fatto a dir poco inusuale.

Ma una simile stranezza, per quanto inquietante, non è certo una prova sufficiente dell’esistenza di mondi paralleli. Rick Dodson voleva essere sicuro, e ha quindi chiesto un altro segno: ha pensato alla sua imminente conversazione con me e ha pensato al mio nome, Tara, e lo ha colpito il fatto che sia un nome poco noto, e che non conosca nessun’altra Tara. Ha perciò specificatamente richiesto una coincidenza che avesse a che fare con me, così da confermare la natura stupefacente dell’avvenimento appena accaduto.

Poco dopo aver avuto questo pensiero, ha visto su Facebook una richiesta di una persona di unirsi a un gruppo di cui lui è amministratore. La richiesta era da parte di una donna che si chiamava Tara. Quando poi la moglie di Dodson è arrivata a casa, Rick le ha raccontato di tutte queste coincidenze avvenute a poca distanza e lei ha risposto: «Sapevo che avresti ricevuto quella richiesta». La signora Dodson, infatti, poco prima si trovava in un caffè, dove aveva sentito una donna affermare di volersi unire a questo gruppo su Facebook. Sapendo che Rick ne è l’amministratore, sua moglie ha conversato con questa donna – il cui nome era Tara – che si era appena trasferita in città.

E poi la ciliegina sulla torta: un’amica di Rick di nome Orbra ha chiamato poco dopo la conversazione tra Rick e sua moglie. Quando aveva pensato che il mio nome fosse inusuale, gli era venuta in mente anche Orbra, il cui nome è a sua volta molto poco conosciuto. La telefonata di Orbra di per sé non era niente di strano, ma il fatto che le sue telefonate siano poco frequenti unito a tutto quanto successo fino a quel momento, rendeva senz’altro molto strano che la sua amica avesse deciso di chiamarlo proprio in quel momento.

«È qualcosa di grandioso», ha concluso Dodson: «È un qualcosa che si trova ben oltre e al di sopra di tutto quanto conosciamo».

 
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