Declassificato documento Top Secret sullo spionaggio interno Usa

Secondo un documento top secret recentemente declassificato,  l’amministrazione Obama avrebbe sorvegliato illegalmente i cittadini americani, insabbiato abusi, violato la Costituzione e diffuso illegalmente le informazioni sottratte.

Il rapporto di 99 pagine è stato pubblicato dall’Organismo di sorveglianza delle intelligence straniere, che gestisce le richieste dei mandati di sorveglianza, è stato declassificato il 26 aprile e redatto tra il 26 settembre 2016 e il 30 marzo 2017. «Questi fatti costituiscono una grave violazione del Quarto Emendamento» afferma il rapporto riferendosi alle attività di sorveglianza effettuate dall’amministrazione Obama per mezzo dell’Agenzia di Sicurezza nazionale (Nsa), e all’occultamento delle stesse, che dimostra un’evidente «mancanza di onestà a livello istituzionale».
L’amministrazione Obama avrebbe condotto questo genere di spionaggio illegale per anni, incrementandolo pesantemente nel 2016.

«Questo è il genere di cose che farebbero arrossire Richard Nixon» ha commentato Chris Farrell, il direttore delle indagini per conto del comitato di controllo indipendente ‘Jiudicial Whatch’, in una recente intervista. Ha poi aggiunto «Il presidente Obama […] ha abusato dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale in un modo che nessuno prima di lui aveva mai osato immaginare». Per Farrell siamo davanti a «una violazione della Costituzione e a un atto illegale senza precedenti nella Storia americana».

La sede della Nsa a Fort Meade, Maryland (Getty Images).

L’amministrazione Obama ha comunicato all’Organismo  di aver effettuato indagini irregolari solamente il 24 ottobre 2016 (due settimane prima che Donald Trump venisse eletto), e ha trasmesso una parte dei dati relativi alla sorveglianza illegale nei confronti dei cittadini americani.

Il rapporto sottolinea anche che «il numero reale delle indagini irregolari non è stato comunicato» e descrive dettagliatamente in che modo l’Organismo di sorveglianza delle intelligence straniere ha scoperto la reale entità degli abusi.

SORVEGLIANZA ILLEGALE

Il 5 per cento delle indagini informatiche svolte dall’Nsa miravano a sorvegliare cittadini Americani, almeno secondo i resoconti di John Solomon e Sara Carter del sito di informazione Circa.com, due giornalisti che hanno avuto accesso ad alcuni dei documenti tuttora classificati.

In base al Protocollo Fisa, l’acquisizione di dati relativi a cittadini americani viola le leggi sulla sorveglianza: secondo le leggi americane l’Nsa può intercettare unicamente persone che «si suppone risiedano fuori degli Stati Uniti» e ha il compito di «impedire l’intercettazione intenzionale di ogni genere di comunicazione tra persone che al momento dell’intercettazione risiedono negli Stati Uniti»

In altre parole, l’Nsa non è autorizzata a spiare intenzionalmente i cittadini americani, e anche quando acquisisce informazioni da altri Paesi non deve usare metodi che potrebbero condurre all’acquisizione di informazioni relative a cittadini americani.

Un terreno coltivato e un recinto di sicurezza circondano il centro di raccolta dati dello Utah, a Bluffdale (George Frey / Getty Images).

Il rapporto dichiara che «Il 26 ottobre 2016, un comunicato ha informato la corte che gli analisti dell’Nsa stavano conducendo ricerche in violazione di questi divieti, con una frequenza di molto superiore rispetto a quanto comunicato all’Organismo di sorveglianza».

Dopo una serie di indagini la corte è arrivata alla conclusione che «il fenomeno è stato ampiamente diffuso durante l’intero periodo sotto inchiesta», ha esteso le indagini a periodi antecedenti e ha scoperto che le violazioni erano in corso anche allora; il rapporto sottolinea che le violazioni non possono essere state prodotte da errori informatici e che, per cercare su alcuni database, gli analisti hanno dovuto aggirare il controllo della “Sezione 702”.

La Sezione 702 fa parte del Fisa (Protocollo per la sorveglianza delle intelligence straniere), che secondo l’informativa dell’Nsa stabilisce «le procedure per spiare determinate persone, non cittadini statunitensi, al di fuori degli Stati Uniti»: tali procedure esistono proprio per evitare che i cittadini americani vengano spiati illegalmente.

L’FBI

Il rapporto della Fisa accusa l'Fbi di aver diffuso illegalmente parte dei dati grezzi acquisiti 
nelle operazioni di sorveglianza. La corte afferma che « l'Fbi ha divulgato informazioni Fisa, 
incluse ma non limitate ai dati provenienti dalla Sezione 702» e dichiara di averlo scoperto il 9 
marzo 2016 nel corso di un controllo del Dipartimento di Giustizia.  
La sezione del rapporto riguardante l'Fbi è in gran parte rimasta segreta. Tuttavia, se l'Fbi ha 
ricevuto informazioni dalla Sezione 702 è lecito pensare che le informazioni riguardino cittadini
 statunintensi e che siano state acquisite dall'Nsa intercettando comunicazioni straniere. 
Ma essendo dati grezzi potrebbero contenere anche nomi di cittadini statunitensi.

LA SITUAZIONE

La sorveglianza illegale fa parte di un sistema di abusi più ampio. Farrell ha sottolineato che l’amministrazione Obama ha usato anche altri apparati governativi per scopi politici, ha usato l’Irs per sopprimere i rivali politici e ha politicizzato il Dipartimento di Giustizia e altri organi governativi.

Inoltre i risultati delle indagini avvalorano le accuse secondo cui l’amministrazione Obama avrebbe spiato illegalmente la squadra di Trump e i funzionari governativi degli Stati Uniti e corrobora le analoghe accuse nei confronti dell’Nsa e delle altre agenzie di intelligence statunitensi.

Dennis Montgomery, ex consulente per l’Nsa e per la Cia, ha lasciato il suo impiego con 47 dischi rigidi e oltre 600 milioni di pagine di dati, che secondo le sue dichiarazioni provano la sorveglianza illegale di giudici, politici e di chiunque contasse qualcosa negli Stati Uniti. Dopo che gli è stata garantita l’immunità, oltre due anni fa, Montgomery ha consegnato questi dati con l’aiuto di Larry Klayman, fondatore di Freedom Watch.

Klayman ha dichiarato in una recente intervista al Franklin Raff Show di Chicago che le informazioni mostrano che «tutti: il capo della Corte Suprema, quelli delle altre Corti, centinaia di giudici, io e persino Donald Trump, chiunque fosse ‘qualcuno’ è stato spiato dal governo tramite le agenzie di intelligence, l’Nsa e la Cia».

Dopo aver consegnato le prove all’Fbi, al tempo diretta da James Comey, Montgomery ha testimoniato sotto giuramento ma «Comey ha fatto orecchie da mercante per oltre due anni, ha insabbiato quello che probabilmente è il più grande scandalo della storia americana» sostiene Klayman. Montgomery ha dichiarato che le operazioni di sorveglianza nelle quali ha collaborato con Nsa e FBI, includevano il monitoraggio di 17 aziende di Trump, della Trump Tower, dei familiari di Trump e di Donald Trump stesso.

La sorveglianza illegale dei cittadini affligge tutte le democrazie del mondo praticamente da sempre, ed è un problema nella misura in cui può conferire potere politico ai burocrati non eletti.
Klayman ha rimarcato che spiando funzionari, giudici e uomini d’affari degli Stati Uniti, le agenzie di intelligence di Obama hanno potuto raccogliere informazioni utili per ricattarli, e che durante i suoi tentativi di mobilitare i legislatori, ha notato che i politici non hanno voluto schierarsi contro le agenzie, probabilmente perché sanno che le queste dispongono di informazioni su tutti. Per questo, ha detto, «le agenzie li hanno in pugno. (…) Oggi le agenzie di intelligence, e chi le gestisce, sono più potenti del presidente degli Stati Uniti: possono creare o distruggere una persona in qualsiasi momento»

Altri hanno parlato del rapporto tra le agenzie di intelligence e il cosiddetto ‘deep state’ gestito da potenti élite non elette, facendo riferimento in particolare alla fuga di notizie contro Donald Trump.

La giornalista di Cnn Dana Bash ha parlato della fuga di notizie contro Trump e del “deep state” in un video del 16 maggio, affermando: «Nei suoi primi 100 giorni di insediamento, e ancora prima di entrare in carica, Trump si è scagliato contro i servizi segreti e ora anche contro l’esercito».  La Bash ha poi aggiunto: «Trump ha parlato del “deep state”: queste sono comunità che hanno una grande influenza al suo interno e sanno come vendicarsi, anche se sei il presidente degli Stati Uniti».

Articolo in inglese: Declassified Top Secret Report Details Spying On Americans

Traduzione di Marco D’Ippolito

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