Buona Scuola, la riforma è legge. Proteste dall’opposizione

La camera ha approvato la riforma Buona Scuola con 277 sì contro 173 no e 4 astenuti. In aula non sono mancate le proteste da parte dell’opposizione per la nuova riforma che dopo la firma del presidente della Repubblica diventerà ufficialmente legge ed entrerà in vigore da settembre. Diversi aspetti del ddl facevano infatti storcere il naso ai diretti interessati, come la presunta facilitazione del clientelismo da parte dei presidi o la valutazione degli insegnanti da parte del solo preside. Così si è espressa su Twitter il ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini:

 

11:05 – La Buona Scuola, con nuove risorse, porta avanti il progetto di Berlinguer, secondo Rossana Scopelliti di Ncd. La deputata si è espressa contro le divergenze ideologiche relative a scuole pubbliche e private. Le scuole private non hanno scopo di lucro, secondo la Scopelliti, ma si interessano solo di istruzione.

10:55 La seduta riprende, dopo che i commessi hanno rimosso i cartelli. L’onorevole Borghesi è critico in particolare verso il presunto spalancare le porte all’ideologia gender all’interno della riforma.

10:51 La seduta è sospesa. Roberto Giachetti, nel ruolo di presidente, sospende la seduta dopo la protesta da parte della Lega. I deputati hanno esposto cartelli con scritto «giù le mani dai bambini». La seduta è stata sospesa e il capogruppo Massimiliano Fedriga è stato espulso dall’aula.

10:48 Forti critiche dalla lega. «La riforma è tanto bella da aver provocato una mobilitazione mai vista prima d’ora», dice ironico il deputato Stefano Borghesi. Le varie promesse e punti positivi della riforma sono secondo il deputato «Le solite balle di Renzi».

09:30  Oggi è atteso il voto finale per il ddl Buona Scuola. Respinti tutti gli emendamenti d’opposizione: il testo è ormai blindato. Dopo la fiducia incassata dal Senato, uno dei provvedimenti più contestati dell’esecutivo guidato da Renzi, entro breve, potrebbe essere approvato.

8 GIUGNO

Se succederà ciò che Renzi e Giannini sperano, dal prossimo anno scolastico le cose cambieranno. Nel particolare, 100 mila professori nuovi verranno assunti. I compiti che ricopriranno saranno quelli comuni da cattedra, da sostegno e i nuovi posti da potenziamento dell’offerta formativa.

Oggi ci sono state le votazioni su oltre 60 emendamenti, presentati dall’opposizione al testo. Martedì 7 la riapertura del dibattito alla Camera è cominciata con una manifestazione indetta dai sindacati e dai movimenti scolastici davanti a palazzo Montecitorio.

 

 
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