Arte divina, la genialità di Shen Yun Performing Arts – La danza etnica cinese

Quasi completamente perduta in Oriente, l’essenza di una cultura millenaria risorge in Occidente. Questo è il quarto articolo di una serie di nove approfondimenti che esplorano la cultura tradizionale cinese, per rivelare una più profonda comprensione della genialità della compagnia di danza classica cinese: la Shen Yun Performing Arts di New York.

Contrariamente a un diffuso luogo comune, i cinesi non sono un’etnia omogenea: in realtà in Cina ci sono 55 gruppi etnici ufficialmente riconosciuti, i cui tratti distintivi sono identificati nel clima, nell’ambiente naturale e nelle tradizioni spirituali.

Queste caratteristiche, a loro volta, si manifestano negli stili unici di ogni gruppo di danza molto ricchi e variegati; le danze delle numerose minoranze etniche cinesi sono infatti ben distinte dalla sistematica Scuola di danza classica cinese e dalla danza popolare cinese della maggioranza etnica Han.

Presentare le danze delle minoranze etniche cinesi sul palco è uno dei tratti distintivi di Shen Yun Performing Arts, compagnia di danza tradizionale cinese con sede a New York e fondata nel 2006 con la missione di far rivivere i 5 mila anni di cultura cinese considerata di ispirazione divina.
Mentre il sipario sta per aprirsi non si sa cosa aspettarsi. I presentatori forniscono i suggerimenti e gli approfondimenti quel tanto che basta per far stare il pubblico con il fiato sospeso: potrebbe entrare in scena un solista musicale, una danza teatrale, una squisita danza classica cinese o una danza etnica o popolare.

Le danze etniche del passato comprendono quella coreana, tibetana, Yi, mongola, manciù e Miao. Tuttavia, ogni minoranza etnica risulterebbe sminuita se i ballerini  rappresentassero semplicemente le forme e movimenti. I coreografi e i ballerini di Shen Yun presentano la varietà dei gruppi etnici della Cina a un livello superiore, sforzandosi di rappresentare lo spirito interiore della cultura.
Ad esempio, il sito web di Shen Yun spiega che «l’ospitalità è estremamente importante per il popolo mongolo e ha anche un posto di rilievo nelle loro danze»; le danze mongole spesso incorporano i materiali scenografici che suggeriscono l’intrattenersi con gli ospiti con cibi e bevande, come le ciotole, le tazze di vino e anche i fasci di bacchette. «La sensazione della danza mongola è vivace, spumeggiante con energia ed entusiasmo», continua il sito web di Shen Yun.

Al contrario, la danza etnica coreana è più delicata e riservata. «La danza è caratterizzata dal respiro di movimenti che enfatizzano la simmetria. La respirazione è una parte essenziale della danza coreana: il ballerino è in grado di esprimere le emozioni interiori attraverso il coordinamento del respiro e del ritmo musicale».

«Queste caratteristiche danno alla danza etnica coreana una bellezza trascendente e una calma bellezza dignitosa».

LA REALIZZAZIONE DI UNA MISSIONE

Mentre ogni minoranza etnica cinese e la maggioranza Han hanno tutti le loro caratteristiche distinte, sono tutte comprese nella vastità e dalla profondità della cultura cinese. E la missione di Shen Yun di far rivivere queste culture è encomiabile, ed è gratificante sapere quanto successo stia riscuotendo in tutto il mondo.

«Shen Yun Performing Arts sta facendo un ottimo lavoro nel rilanciare e rafforzare la cultura tradizionale cinese. La presentazione artistica è elegante e bella e trasmette anche la spiritualità e la fede», ha detto il famoso storico cinese e commentatore Xin Haonian in un’intervista a Epoch Times, dopo aver visto uno spettacolo di Shen Yun lo scorso gennaio al Lincoln Center di New York.

LA DANZA MIAO

Una danza etnica cinese particolarmente emozionante deriva dai Miao (noto anche come gli Hmong): i Miao sono il quinto più grande gruppo etnico della Cina e uno dei più antichi.

Vestiti con abiti raggianti blu e viola, i ballerini accelerano i loro passi al ritmo crescente dei tamburi. I loro gioielli in argento ornati sono abbaglianti alla vista e piacevoli per l’orecchio. Per i Miao i gioielli servono sia come ornamento che come strumento musicale, entrano effettivamente a far parte della danza incastonati nelle campanelline, nei tessuti e negli amuleti. Il movimento e la musica, diventano una cosa unica dal momento che i gioielli tintinnanti trasformano la danza in un ritmo collaborativo e contagioso.

L’abbondante quantità di gioielli simboleggia lo stato di un clan e la stima nel gruppo etnico Miao: più sono tintinnanti meglio è. I movimenti di danza Miao sono coreografati per esaltare al massimo il tintinnio, che trasmette gioia e che si ritiene allontani il male.

I ballerini sono coperti dalla testa ai piedi con bracciali decorati, collane e copricapi. Ornati con così tanti gioielli, i ballerini regolano di conseguenza il ballo: «L’oscillazione libera delle mani e dei fianchi sono un tema comune, come il sollevamento delle gambe in alto al fine di spostare la parte inferiore della gamba. Altri movimenti comuni includono il volteggio, il battere le mani, l’incrociare le mani e i piedi, ondeggiare la testa e le anche e i piccoli calci volanti», spiega il sito di Shen Yun, che continua: «L’ampia e veloce danza fa distendere le pieghe delle gonne delle dame in forme diverse. Ogni combinazione di danza è riempita con la caratteristica dell’energia frizzante della danza Miao».

The Epoch Times è media partner di Shen Yun Performing Arts.
Uniche date italiane dello spettacolo: 30 e 31 marzo 2016, ore 20 Teatro degli Arcimboldi, viale dell’Innovazione 20, Milano.

Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale di Shen Yun Performing Arts

Articolo in inglese: Chinese Ethnic Dance: A Window Into China’s Diversity (4 of 9)
 
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