Denti sensibili, che fare?

La sensibilità dentale a volte può procurare dolore prolungato, pulsazioni alle gengive o assenza di sensibilità nella zona interessata. Liquidi, dolci, cibi e aria fredda sono fattori scatenanti i più comuni, ma innanzitutto è importante distinguere se questo dolore sia una semplice sensibilità o un disturbo più serio.

Per comprendere come si origina la sensibilità dentale, è essenziale parlare della struttura dei denti. Come tutti sanno, nella parte più esterna sono costituiti da un rivestimento privo di terminazioni nervose: lo smalto. La maggior parte del dente e l’intera radice invece sono invece formati dalla dentina. Questo tessuto osseo è composto da alcuni piccoli tubi pieni di liquido che, quando viene disturbato, innesca una reazione del nervo che provoca un dolore breve ma acuto, conosciuto come sensibilità dentale. In realtà questo normalmente non dovrebbe verificrsi, poiché la dentina è ricoperta da uno strato di smalto (detto anche ‘cemento’). Ma quando il rivestimento si danneggia o le gengive si ritraggono, la dentina rimane scoperta e quindi insorge il problema della sensibilità dentale.

Per lavarsi i denti senza avvertire dolore, si possono utilizzare i dentifrici desensibilizzanti, che contengono come principio attivo il nitrato di potassio e non necessitano di prescrizione medica. La loro efficacia è molto buona: nell’80 per cento dei casi possono eliminare o attenuare questo problema entro due settimane. Alcuni usano solo il dentifricio desensibilizzante, ma questo non è un problema, dal momento che contiene anche gli ingredienti dei dentifrici normali.

Il dentifricio desensibilizzante dovrebbe essere applicato su uno spazzolino morbido, sia elettrico che manuale. Uno spazzolino duro non è indicato, poiché potrebbe causare un ulteriore assottigliamento dello smalto, lasciando esposta la dentina.

La sensibilità dentale può sorgere anche con l’età: le gengive nel corso degli anni si ritraggono, lasciando scoperta la dentina (che è più morbida dello smalto) e facilitando quindi la possibilità di essere abrasa. Per questo è importante lavarsi i denti e passarsi il filo interdentale nel modo corretto. La cosa migliore è consultare un dentista o un igienista dentale per imparare le giuste tecniche.

Per riassumere, ecco alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutare a prevenire la sensibilità dentale:

  • utilizzare un dentifricio desensibilizzante;
  • usare uno spazzolino morbido o molto morbido, sia manuale che elettrico;
  • mantenere le gengive sane, affinché che le radici non rimangano esposte;
  • lo sbiancamento dentale può causare sensibilizzazione, quindi è necessario utilizzare un dentifricio desensibilizzante quando ci si sottopone a questo tipo di trattamento;
  • digrignare i denti o serrare la bocca può lesionare lo smalto e lasciare la dentina esposta; in questo caso il dentista deve valutare se sia il caso di utilizzare un ‘bite’ notturno.

Se, nonostante tutte queste accortezze, si dovesse soffrire ancora di denti sensibili, il dentista potrà trattare i denti con specifici agenti desensibilizzanti.

 

Articolo in inglese: ‘Tips From a Dentist: What to Do About Sensitive Teeth

 
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