Come visitare con stile New Orleans

New Orleans si è rivelata magnifica come speravo. Sebbene sia sicura che sarebbe alquanto memorabile esplorare NOLA nel giorno del Martedì Grasso, sono davvero molto contenta che la mia prima visita sia avvenuta nel corso di una settimana relativamente tranquilla all’inizio di dicembre. Ciò nonostante ho sia avuto modo di sperimentare il caos di Bourbon Street, che di viaggiare (letteralmente) con stile.

Ciò che mi ha portato a New Orleans è stato un evento molto speciale che riguarda l’Hilton Hotels & Resorts. Non solo l’hotel è situato nel cuore della città a pochi isolati dall’iconico Quartiere Francese, ma, oltre a questo, l’Hilton New Orleans di St. Charles Avenue è stato recentemente inserito nel gruppo esclusivo dell’Historic Hotels of America (hotel storici americani), il che non è un’impresa facile.

Non appena varcata la porta d’ingresso ed entrata nell’atrio, ho persino completamente dimenticato che mi trovavo in un hotel. Lo spazio rende omaggio alle sue radici storiche (risale agli anni 20) e allo stesso tempo include decorazioni e attrattive moderne rivolte al viaggiatore arguto e distinto di oggigiorno. Sebbene mi trovassi lì in qualità di ospite dell’Hilton, ho trascorso tempo in abbondanza nell’ammirare gli scorci e nel captare i suoni di questa favolosa città. Ecco i miei consigli per un viaggiatore che si reca per la prima volta a New Orleans.

INIZIA LA GIORNATA CON UN CLASSIC JAZZ BRUNCH

Il Jazz Brunch del ristorante ‘Court of Two Sisters’ originariamente chiamato ‘Governor’s Row’, è uno dei migliori, se non il migliore, della città. Il locale è situato in una strada che ha una storia politica famosa in quanto è stato un tempo dimora di un futuro presidente degli Stati Uniti. Siamo arrivati sul posto in anticipo, o almeno presto rispetto agli standard del brunch di New York, e per un po’ abbiamo avuto tutta la sala interna per noi. Il brunch si serve a buffet e se desideri delle preparazioni specifiche come ipancakes o le uova alla Benedict basta ordinarle al cameriere e lui o lei li porteranno direttamente al vostro tavolo.

Circa trenta minuti dopo il nostro arrivo, è arrivata la banda jazz. Sono rimasta impressionata dalla raccolta di brani che hanno eseguito e dal loro controllo del suono. Hanno suonato a un volume abbastanza basso da permettere al nostro gruppo di parlare senza urlare, ma abbastanza forte che le note echeggiavano per tutto l’ambiente. Dopo aver suonato il loro repertorio all’interno del locale, si sono spostati nel cortile all’aperto dove altri clienti stavano consumando il loro brunch.

ESCI PER LE STRADE

Parlando di jazz, è dappertutto. Molti dei musicisti si riuniscono nel Quartiere Francese, tuttavia si sentiranno suonare e si vedranno un po’ ovunque. L’altro pregevole aspetto riguardo l’ambiente della musica a New Orleans è che non devi giocarti la giornata ad ascoltare la musica fermo in un posto. Ho ascoltato musica in ogni momento che ho passeggiato per il Quartiere Francese e praticamente ovunque sono andata. Se sei intenzionato ad aggirarti esclusivamente nei dintorni di Bourbon Street, ci sono alcune buone alternative che includono il Preservation Hall, il locale jazz di Fritzel e di Irvin Mayfield.

Snug Harbor è un luogo popolare lungo Frenchmen Street, un alternativa locale a Bourbon Street. È molto più gestibile di Bourbon Street e altrettanto eclettico. Quasi tutte le sere c’è un mercato artigianale locale che lo rende un posto perfetto dove fermarsi a comprare un souvenir per gli amici a casa. Quasi tutti i locali hanno un palcoscenico quindi c’è una probabilità molto alta che ti imbatterai in qualche futuro talento.

Megan Eileen McDonough è una scrittrice indipendente di New York fondatrice di Bohemian Trails, un blog che si occupa delle tendenze dello stile di vita globale per il viaggiatore arguto e distinto. Le sue scappatelle culturali l’hanno portata in Europa, America Latina, Asia, Medio Oriente e negli Stati Uniti. Gli articoli di Megan sono stati pubblicati su Lonely Planet, Fodor, Us Airways e Usa Today, tra gli altri.

I punti di vista espressi in questo articolo sono le opinioni dell’autore e non rispecchiano necessariamente il punto di vista di Epoch Times. Hai avuto un’esperienza diversa nel visitare questa regione? Condividila con noi nella sezione commenti!

Articolo in inglese: ‘How to Tour New Orleans in Style

 
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