Il 2015 è stato l’anno più caldo dal 1880

I meteorologi hanno comunicato che le temperature medie mondiali da gennaio a settembre, sia alla superficie degli oceani che nei continenti, sono state le più alte registrate dal 1880.

Il livello della temperatura media annuale globale (da gennaio a settembre) sulle superfici terrestri e oceaniche è stato di 0,85 °C al di sopra della media del 20esimo secolo, secondo il rapporto rilasciato venerdì dal National Climatic Data Center, della NOAA – National Oceanic and Atmospheric Administration.

Questo rivela che è stata la più alta temperatura tra il 1880 e il 2015, superando il record del 2014, che era di 0,73 °C. Per la superficie dei continenti, invece, la temperatura ha superato di 1,29 °C la media del 20esimo secolo. Questo valore ha superato il precedente record del 2007 di 0,17 ° C.

Il livello della temperatura media annuale globale sulla superficie del mare invece, è stato di 0,69 ° C al di sopra della media del 20esimo secolo. Questo rivela che quella del periodo gennaio-settembre è stata la più alta temperatura registrata dal 1880 al 2015, superando il precedente record del 2010 di 0,06 ° C.

I livelli delle temperature emessi sembrano sostenere che il riscaldamento globale è in crescita, e le ragioni retrostanti sono ancora motivo di discussione. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, l’atmosfera terrestre sta sperimentando un riscaldamento globale. Nel documento emesso nel 2013 – il Quinto rapporto – gli scienziati hanno segnalato che è un risultato «causato dall’uomo», dovuto alla distruzione dell’ambiente e all’emissione dei gas serra.

Settembre è stato il mese più caldo, anche se si mantengono le anomalie termiche viste in precedenza – rende noto la NOAA – che rivelano temperature più basse nell’Atlantico settentrionale.

A spiegare l’anomalia ci ha pensato l’Istituto Potsdam a marzo di quest’anno, nella sua ricerca sul cambiamento climatico che parla di un importante freno nella Corrente del Golfo. Questa corrente è responsabile del versare acqua calda al nord e fredda al sud, in modo da mantenere il clima temperato nel continente. Questo raffreddamento causerà cambiamenti nel clima del continente.

Stefan Rahmstorf, climatologo tedesco, ha confermato che i cambiamenti registrati nella corrente sono «senza precedenti» negli ultimi anni, e «suggeriscono fortemente che sono innescati dal riscaldamento globale causato dall’uomo».

«Una possibile spiegazione è lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia – ha riferito lo scienziato – Mentre il mondo si scalda, questa zona del mare si raffredda».

La seguente mappa mostra le anomalie nella temperatura globale del 2015 (gennaio-settembre). In azzurro le temperature sotto la media.

Alcuni meteorologi ipotizzano quale possano essere gli effetti del riscaldamento globale e del debilitamento della corrente del golfo sul clima europeo.

«Ancora bisogna analizzare ulteriori studi e ricerche in proposito, ma la conseguenza logica del blocco della Corrente del Golfo sarebbe inesorabilmente un tremendo raffreddamento dell’Europa settentrionale, che rischia nei prossimi decenni di avere un clima molto rigido, simile a quello che alle stesse latitudini caratterizza le stagioni nel Nord America!!», ha pubblicato Meteo Web nel 2005.

Ma secondo l’Istituto Max Planck, quello che succede con la Corrente del Golfo è causato proprio dal riscaldamento globale, e anche se è vero che sta portando a un raffreddamento dell’Europa occidentale e settentrionale, possiamo scartare la possibilità che possa portare ad un raffreddamento globale, per non parlare di un raffreddamento paragonabile a un’era glaciale».

Il meteorologo Mauro Meloni, ha spiegato nel 2012 su Meteogionale.it un’altra teoria sul clima mondiale, alla quale alcuni scienziati danno credito oggi. Lui si riferisce a una piccola era glaciale prevista per il 2055, con un margine d’errore di 11 anni, secondo l’annuncio dell’astrofisico della Stazione Spaciale Interazionale, capo della ricerca scientifica spaziale di San Petroburgo. La causa di questo raffreddamento sarebbe il ciclo solare.

In questa ipotesi il riscaldamento di oggi sarebbe anche il risultato della forte attività della nostra stella negli anni precedenti, e il raffreddamento futuro sarebbe il risultato dell’attuale bassa attività registrata negli ultimi anni.

TEMPERATURE GLOBALI DI SETTEMBRE 2015

La temperatura media globale di settembre attraverso le superfici terrestri e oceaniche è stata di 0,90 ° C al di sopra della media del 20esimo secolo, secondo i dati del NCDC e NOAA.

Questa è stata la più alta temperatura mai registrata a settembre; supera il record precedente, di settembre dello scorso anno di 0,19 ° C in più. Analizzando i registri di 136 anni di storia, si tratta anche del più grande aumento, al di sopra della media di tutti i mesi, maggiore di quello da febbraio a marzo di quest’anno.

Il livello della temperatura media globale a settembre, solamente della superficie terrestre, è stato di 1,16 ° C al di sopra della media del 20esimo secolo. Questo è stato anche il più alto picco tra il 1880 e il 2015, superando il precedente record di settembre 2009 di +0.09 ° C.

Il record di calore è stato osservato in gran parte del Sud America e in alcune parti dell’Africa, del Medio Oriente, e di Europa e Asia. Il livello globale della temperatura media della superficie del mare a settembre è stato di 0,81 ° C al di sopra della media del 20esimo secolo. Questo rivela che si tratta della più alta temperatura registrata a settembre tra il 1880 e il 2015, e supera il precedente record stabilito nel 2014 di +0,07 ° C.

Questa è la mappa delle anomalie nella temperatura globale riferita al mese di settembre 2015. In azzurro le temperature sotto la media.

ARTICO

L’11 settembre, quando il ghiaccio marino artico ha raggiunto la sua misura minima annuale, si contavano 1,70 milioni di miglia quadrate. Il risultato rivela che si tratta della quarta più piccola misura, considerando i dati registrati da satellite tra il 1979 e il 2015. I dati vengono dal Centro Nazionale statunitense del Ghiaccio.

Il record minimo di ghiaccio si è verificato nel 2012. A settembre si contano 699.000 miglia quadrate in meno della media 1981-2010, ma 394.000 miglia quadrate in più del record minimo nel 2012. Valori sotto la media sono stati osservati nella maggior parte delle regioni dell’Artico, mentre nel Mare di Barents le cifre segnano valori vicini alla media.

ANTARTICO

L’estensione del ghiaccio marino antartico nel mese di settembre 2015 è stato di 100.000 miglia quadrate (0,53 per cento) al di sotto della media del 1981-2010. Questo vuole dire che è stato il 16esimo mese con la più piccola estensione del ghiaccio marino. Il record piu basso si è verificato nel 2008.

 
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