Città di 2.300 anni salvata dalla distruzione dell’Isis in Iraq

Vecchie immagini spia de-secretate e recenti filmati di droni hanno svelato l’esistenza di un’antica città fondata probabilmente da Alessandro Magno. Gli archeologi del British Museum hanno scoperto l’insediamento urbano, vecchio più di 2 mila anni, studiando foto aeree dell’Iraq degli anni 60 (scattate da satelliti spia del governo Usa) che sono state declassificate nel 1996. Gli studiosi ritengono che la città sia stata edificata sulla via percorsa dal conquistatore macedone nel 331 avanti Cristo, mentre inseguiva il re persiano Dario III in fuga dopo la sconfitta subita nella battaglia di Gaugamela.

La città era localizzata vicino al lago Dukan nel nord-est dell’Iraq, ed era circondata da mura, aveva un forte, un tempio e dei vigneti. «Sono passati solo pochi giorni [dalla scoperta, ndr], comunque pensiamo che fosse una città piena di vita lungo una strada che collegava l’Iraq all’Iran – ha dichiarato al quotidiano britannico The Times l’archeologo del British Museum John MacGinnis – Sembra di vedere le persone rifornire di vino i soldati di passaggio».

Posizione approssimativa dell’antica città a Qalatga Darband, in Iraq. (Screenshot di Google Maps)

Gli archeologi, che finora non avevano avuto la possibilità di effettuare gli scavi (sia ai tempi di Saddam Hussein che durante la guerra), hanno potuto iniziare a lavorare su questo sito archeologico solo nel 2016, grazie all’attuale sufficiente sicurezza raggiunta nell’area e a un programma di formazione degli archeologi iracheni finalizzato a recuperare i reperti strappati ai terroristi Isis.
A fronte della distruzione di siti archeologici che rappresentano un patrimonio dell’Umanità, il British Museum scrive sul suo sito di aver allocato quasi quattro milioni di dollari (stanziati dal governo britannico) «in una serie di sofisticate tecniche di recupero e salvataggio archeologico» per addestrare 50 dipendenti del Consiglio di Stato iracheno per le Antichità e il Patrimonio.
L’addestramento comprende un intervento sul campo in Iraq, incluso uno scavo a Qalatga Darband iniziato nel settembre 2016. Gli iracheni hanno pilotato un drone per effettuare delle riprese video alla ricerca di tracce dei raccolti agricoli nei campi di grano e di orzo. «Il drone ha fornito informazioni eccellenti – ha dichiarato MacGinnis, capo archeologo del progetto portato avanti dal museo –  In primavera, utilizzando il drone abbiamo ripreso tutto il sito: l’analisi dei segni agricoli non era mai stati fatta nell’archeologia mesopotamica. «Dove ci sono mura sotterranee, il grano e l’orzo non crescono molto bene, quindi si creano differenze di colore durante la crescita delle colture».

In seguito, durante gli scavi sono state rinvenute anche tegole di terracotta e i resti di due statue, forse di Persefone, la regina dell’inferno, e di Adonis, altra figura della mitologia greca che rappresenta un antico spirito della vegetazione. Non è ancora stato tuttavia stabilito in modo certo se l’antica città sia stata fondata da Alessandro Magno o se sia solo stata edificata nello stesso periodo storico.

Articolo in inglese: 2,000 Year Old Lost City of Alexander the Great Found

Traduzione di Massimo Marcon

 
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