Cina, tensione alle stelle. Nel mirino gli autori del fallito golpe contro Xi Jinping

La campagna anticorruzione del leader del Partito Comunista Cinese (Pcc) Xi Jinping cambia marcia e punta dritta al ‘capobranco’: il principale rivale politico di Xi ed ex capo del Pcc, Jiang Zemin in persona.

Numerosi personaggi di alto livello appartenenti alla fazione di Jiang sono stati coinvolti nelle indagini. Epoch Times ha ricevuto notizia che Zeng Qingong, ex vice presidente della Cina e secondo in comando nella fazione di Jiang, è agli arresti domiciliari, mentre a suo fratello Zeng Qinghuai è stato imposto il divieto di lasciare il Paese.

Non solo: Guo Boxiong, altro appartenente alla cricca di Jiang ed ex vice presidente della Commissione Centrale Militare, è stato consegnato alla Procura. Infine a Shanghai gira voce che i due figli di Jiang, rispettivamente di nome Mianheng e Miankang, siano tenuti sotto sorveglianza dalla Commissione Centrale di Ispezione Disciplinare (Ccdi).

ARRESTI DOMICILIARI

Ji Da, un esperto di Cina residente negli Usa, ritiene che la consegna di Guo alle autorità sia il preludio all’arresto di Jiang Zemin e di Zeng Qinghong. L’esperto ha detto a Epoch Times che i fratelli Zeng sono nei guai fino al collo. Zeng Qinghong è agli arresti domiciliari a Pechino, e anche lui – come suo fratello – è soggetto al divieto di viaggiare all’estero. In precedenza si diceva che il fratello fosse stato arrestato.

Zeng Qinghong ha poi un figlio (Wei) in Australia, e una figlia (Baobao) che ultimamente non si presenta più alle riunioni sui volumi di vendita della sua società di Hong Kong.

Zeng Qinghong, 76 anni, è stato l’uomo di Jiang Zemin con comando su Hong Kong; fonti vicine al governo sostengono inoltre che avrebbe pianificato il golpe fallito del 2012 per rovesciare Xi Jinping e giocato un ruolo importante nella cospirazione per assassinarlo.

Suo fratello Zeng Qinghuai, in quanto funzionario e commissario di Hong Kong per il Ministero della Cultura, era attivo nei circoli politici, affaristici e culturali sia di Hong Kong che della Cina continentale. Ha collaborato con Li Dongsheng, vice presidente della China Central Television, nel ‘fornire’ belle donne ai funzionari di alto grado. I casi di corruzione della Cctv e del magnate Che Feng sono entrambi legati alla famiglia Zeng.

Gli Zeng potrebbero quindi essere il prossimo obiettivo della campagna anti corruzione. Wang Xiaoling, nipote di Zeng Qinghong, è stato rimosso dai compiti di vice sindaco di Guangzhou e di segretario per l’ispezione disciplinare a fine anno scorso. All’inizio di quest’anno, i media statali hanno ribadito che nessuno sarà immune dalla campagna anti corruzione. Quindi nemmeno Zeng Qinghong.

Secondo una fonte di Pechino, sarebbero stati Shi Zhihong, segretario di Zeng, e Tung Chee-hwa, ex capo dell’Esecutivo di Hong Kong, a consigliare a Xi il nome di Leung Chun-ying per il governo della regione a statuto speciale. La fonte ha spiegato che Zeng pensava fosse facile manipolare Xi, e non immaginava certo che lo stesso Xi avrebbe fatto piazza pulita degli alleati della fazione di Jiang, seminando il panico in tutta la cricca.
La fonte prevede infine che, dopo la rimozione di Jiang e Zeng, anche Leung verrà punito.

I FIGLI SOTTO SORVEGLIANZA

L’avvocato Zheng Encholong, di Shanghai, afferma di sapere da fonte affidabile che Jiang Mianheng e Jiang Mankang sono sotto sorveglianza: sui loro crimini sono già state condotte approfondite indagini e i loro patrimoni sono stati sequestrati.
È solo questione di tempo, continua Zheng, prima che lo scandalo venga reso pubblico; mentre la Commissione Centrale di Ispezione Disciplinare si sta concentrando sempre di più sulla cricca di Shanghai.
Il clan di Jiang Zemin è in preda al terrore.

Articolo in inglese: China’s Anti-corruption Campaign Approaches Top Officials

 

Immagine: Shutterstock

 
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