Cina, il business del latte in polvere rende più dell’eroina 

Con l’arrivo del 2016, i Cinesi hanno ricominciato a fare incetta di latte in polvere in Germania. In attesa di tornare in Cina per festeggiare il capodanno cinese, molti di loro si stanno rifornendo di latte in polvere tedesco, con diverse ripercussioni sulle industrie (e sulle mamme) tedesche.

A Monaco di Baviera, dopo l’apertura dei negozi alle 8 del mattino, molti cinesi si presentano con un carrello per comprare il latte in polvere. Secondo quanto hanno riportato i media tedeschi citati da Radio Free Asia, la maggior parte ha spiegato di acquistare il latte in polvere per regalarlo ad amici e parenti. Ma alcuni hanno anche ammesso di volerlo rivendere per guadagnarci: una scatola di latte in polvere che in Germania costa dieci euro, in Cina può essere rivenduta all’equivalente di 25. I guadagni sono quindi cospicui, al punto che per alcune persone è diventata una professione.

Alla base di questo comportamento c’è una sfiducia generale dei cinesi sul latte in polvere prodotto nel loro Paese: la Cina negli ultimi anni è infatti stata teatro di numerosi scandali riguardanti la sicurezza alimentare dei prodotti lattiero-caseari. Lo scandalo più grave è quello del 2008, quando il latte in polvere contenente melamina – bevuto da 300 mila bambini – ha provocato sei morti. A questo scandalo ne sono seguiti altri, sempre dovuti alla presenza di melamina. Un altro episodio è quello del 2012, quando il Gruppo Yili, uno dei maggiori gruppi di prodotti lattiero-caseari statali, aveva riferito che due partite su 40 presentavano livelli di mercurio superiori alla norma (0,045 mg/kg rispetto a 0,034), secondo quanto aveva riportato la Bbc. Il caso era grave, poiché il mercurio danneggia cervello e reni.

Considerati i precedenti, quindi, consumare prodotti sicuri in Cina sta diventando una necessità urgente. E proprio per questo motivo la rivendita del latte in polvere è diventata un business florido, al punto che il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung nel 2013 riportava che i cinesi contrabbandano più latte in polvere che eroina: da gennaio ad aprile 2013, 880 commercianti erano stati arrestati per contrabbando illegale di latte in polvere da Hong Kong alla Cina; mentre in tutto il 2013, solo 81 trafficanti di cocaina ed eroina erano stati arrestati per contrabbando tra le due Nazioni.

Per quanto riguarda invece le vendite, i guadagni possono anche essere ragguardevoli. Deutsche Welle ha portato l’esempio di Chun Lai, uno pseudonimo di una donna cinese che si è trasferita in Germania nel 2009 per ragioni di studio: secondo quanto riportato, guadagna un reddito di 16 mila euro al mese.

Ma questo vivace commercio non sta solo condizionando i genitori cinesi. A questo proposito, alcune madri tedesche sono costrette a comprare più scatole, per evitare di non trovare latte in polvere negli scaffali. Inoltre un supervisore di un’associazione di consumatori tedesca ha comunicato che l’acquisto del latte in polvere da parte dei Cinesi ha causato il caos nell’industria del latte in polvere tedesco.

       Per saperne di più:

Articolo in inglese: ‘Chinese Look to Germany for Milk Powder

 
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