Cina, epurato un altro aguzzino di regime

Un alto dirigente del Partito Comunista Cinese della provincia di Liaoning nel nordest della Cina, è stato epurato e messo sotto inchiesta dopo aver perseguitato Wang Yonghang, uno dei maggiori avvocati dei diritti umani cinesi.

L’ufficio anticorruzione del Parito, in un comunicato dal tono asciutto, ha reso noto il sei aprile che Su Hongzheng, membro permanente del comitato organizzativo del Partito a Liaoning e capo del comitato interno provinciale di Sicurezza, è stato riconosciuto colpevole di avere «seriamente violato la disciplina di Partito» (un eufemismo usato per nascondere la malversazione).

Su non è il primo dirigente dell’apparato di Sicurezza di Liaoning a essere espulso: secondo Il Foglio, un sito di notizie semi-ufficiale, quattro altri quadri provinciali del Partito (tra cui l’ex segretario locale Wang Wei) sono stati cacciati dal 2012.

Quale capo dell’apparato di Sicurezza locale, che controlla anche la polizia del regime e sistemi giudiziario e carcerario, Su Hongzheng è stato responsabile della persecuzione del noto avvocato dei diritti umani della città di Dalian Wang Yonghang.

La ‘colpa’ di Wang (anche lui praticante) è stata di aver iniziato a difendere nel 2007 i praticanti del Falun Gong, scrivendo addirittura una lettera aperta agli allora leader del Partito Comunista Cinese Hu Hintao e primo ministro Wen Jiabao: nella lettera denunciava il fatto che il regime cinese non abbia basi giuridiche in forza delle quali perseguire legalmente i praticanti del Falun Gong.

Nel 1999, infatti, l’ex capo del Pcc Jiang Zemin, aveva dato ordine di sopprimere in tutta la nazione il Falun Gong, dopo aver scoperto che questa pratica fisico-spirituale (fatta di esercizi armoniosi e di assimilazione ai principi di verità, compassione e tolleranza) aveva attratto a se l’adesione spontanea di un numero di praticanti stimato dai 70 ai 100 milioni di persone in tutta la Cina.

Da allora, l’apparato di Sicurezza cinese ha incarcerato centinaia di migliaia di praticanti del Falun Gong, infliggendo inoltre loro gravi abusi e spietate pratiche di tortura durante la detenzione.

L’avvocato Wang Yonghang è stato poi vittima della stessa sorte dei suoi assistiti: il sito di informazione Minghui.org riporta che nel 2009 Wang è stato arrestato a Dalian e condannato a sette anni di reclusione. Durante la detenzione presso la Prigione Numero 1 di Senyang, Wang è stato anche soggetto alla tortura dell’alimentazione forzata, dopo aver tentato di fermare altri carcerati che picchiavano alcuni praticanti del Falun Gong.

Avvocati per gli Avvocati, una Ong con sede in Olanda, ha divulgato una relazione secondo cui Wang versa da anni in pessime condizioni di salute: «sintomi di tubercolosi, polmonite, congestione polmonare e accumulo di liquidi nei tessuti addominali».

Ma quelli che l’avvocato cercava di difendere se la passano molto peggio: ci sono stati 37 casi di praticanti del Falun Gong rimasti uccisi a seguito delle torture subite, da quando Hu Hongzheng è entrato in carica nel 2011.

Anche l’Organizzazione Mondiale di indagine sulla persecuzione del Falun Gong (un’associazione no-profit basata degli Stati Uniti) ha indicato Su come il diretto responsabile delle torture di due praticanti del Falun Gong e di un avvocato dei diritti umani.

Particolare attenzione merita il caso di Zhao Fugui, un quarantatreenne residente a Benxi che è stato sequestrato dalla polizia locale nel luglio 2014: oltre trecento cittadini locali, rivoltandosi contro l’arresto – la cui unica motivazione era il fatto che Zhao praticasse il Falun Gong – hanno firmato una petizione per il suo immediato rilascio.

Tornando a Su Hongzheng, quando la notizia della sua cacciata è arrivata su internet, numerosi cittadini cinesi sono entrati nel forum del sito di notizie Sina per gioire della caduta di questo aguzzino e scagliarsi contro l’organo di partito che aveva fino a quel momento comandato:

«La popolazione di Liaoning festeggia con entusiasmo», è stato il commento di due persone;

l’utente ‘sjyk555’ della città di Benxi ha scritto: «Per l’ufficio di Sicurezza del Laoning si mette male… molto male»;

infine, l’utente ‘Fai una buona azione 2015’ di Changchun, la capitale della provincia di Jilin, ha commentato: «L’apparato di Sicurezza interna del Laoning andrebbe rifatto da capo».

 

Articolo in inglese: Chinese Provincial Head Who Oversaw Torture of Lawyer is Investigated

 

Immagine Shutterstock

 
Articoli correlati