Al largo delle coste del Portogallo un team di scienziati che stava studiando le foche, ha catturato uno squalo preistorico con trecento denti. L’evento è sorprendente poiché questa specie vive negli abissi più profondi e ignoti degli oceani del nostro pianeta.
Gli scienziati dell’Istituto marino e atmosferico, ha riportato il Dailymail, stavano liberando altri pesci catturati dalla reti a strascico (un progetto nato per preservare la fauna marittima) quando hanno catturato l’esemplare. Lo squalo preistorico viene considerato un fossile vivente poiché non è mutato da 80 milioni di anni ed è una delle più antiche specie rimaste al giorno d’oggi. In altre parole, esisteva nel Cretaceo all’epoca dei Tirannosauri.
Per numero di branchie e forma del corpo assomiglia agli squali vissuti 350 milioni di anni fa, e per questo viene chiamato ‘preistorico’. Presenta sei fessure branchiali che si estendono per tutta la gola, ma la caratteristica principale sono le file di 25 denti a forma di ago, che si attaccano saldamente alla preda senza darle il minimo scampo. Ma questa dentatura non è utile alla masticazione e una volta afferrata la preda – cefalopodi, calamari, polpi, e volte pesci e persino altri squali – la inghiotte grazie alla mascella flessibile.
In realtà questo squalo ‘preistorico’ vivo non è stato ancora osservato a caccia, ma gli scienziati del ReefQuest Center for Shark Research ipotizzano che in base alla sua forma e a quella delle pinne, rimanga immobile nell’acqua per poi colpire rapidamente.
(Awashima Marine Park/Getty Images)
(Awashima Marine Park/Getty Images)
Esistono varie specie di squali che vivono nell’Atlantico, dalla Norvegia al Brasile, ma anche nell’Oceano Indiano e nel Pacifico intorno al Giappone, Australia, Nuova Zelanda fino al nord della California. Questo squalo è stato scoperto dall’ittiologo Ludwig Döderlein mentre esplorava il Giappone solo nel 1880, dal momento che vive fino a un chilometro e mezzo di profondità e raramente viene in superficie.
Articolo in inglese: ‘Scientists Capture Rare Primitive Shark With 300 Teeth’
Traduzione di Massimiliano Russano