Lavoro, l’equilibrio dei diritti e dei doveri

Di questi tempi, l'italiano che legge o ascolta i notiziari, si imbatte spesso in due tipologie di notizie: una ruota attorno alla crisi economica e alla disoccupazione; l'altra, rimarca periodicamente il tema dei diritti dei lavoratori, con proclamazioni di scioperi o casi di 'facili' licenziamenti e altre delicate situazioni analoghe. Ma si parla poco o quasi per nulla dei doveri dei lavoratori

Il voto del 4 marzo si avvicina, e sulla vicenda Alitalia se ne sono dette oramai tante, forse troppe. L'unica cosa certa a oggi è che a decidere del futuro dell'ex compagnia di bandiera, ora commissariata, sarà il nuovo governo. E questa è un'incognita che potrà giocare sia a favore, che a sfavore di Alitalia, oltre che dell'Italia stessa

Come si spiega il drastico e rapido declino della nostra compagnia di bandiera? Per rispondere si deve partire necessariamente dalle origini di Alitalia. E dell'Unione europea

Il colosso americano della ristorazione ha deciso di aprire un nuovo caffè a Milano. Dovrebbe trattarsi del primo di una serie di punti vendita distribuiti in tutta Italia. Ma i dubbi sulla 'tenuta' di un simile progetto sono diversi e (tutti) leciti

È tutto secondo le regole, sostiene però l’economista Chiara Oldani, che precisa che se una banca è pubblica – come sarà il caso di Mps, dopo l’intervento statale – allora lo Stato deve provvedere a coprire anche i costi delle obbligazioni

Le importazioni di pomodori dalla Cina crescono drasticamente: nel 2010 importavamo quasi il doppio dei pomodori rispetto al 2009 e nel 2015 le importazioni sono quasi il quintuplo rispetto al 2014 (+379%). I produttori italiani mischiano pomodoro cinese e pomodoro italiano. Non si salva neanche il San Marzano

In Europa si discute della possibilità di concedere alla Cina lo status di Economia di Mercato (Mes). Tra i parlamentari europei che si stanno battendo con maggiore veemenza contro l'entrata della Cina nel Mes c'è la genovese Tiziana Beghin, del Movimento 5 Stelle. Epoch Times ha intervistato l'onorevole Beghin per analizzare a fondo la questione

In caso di chiusura del Brennero il danno per l'economia italiana sarebbe enorme. Il premier Renzi non crede alle minacce austriache e le definisce «propaganda». Ma qualcosa del genere è già in atto con l’Ungheria. La lettura del premier è quella giusta, o sta sottovalutando il pericolo? Se è vero che il governo austriaco sta iniziando ad alzare i toni solo per ingraziarsi il suo prossimo (probabile) presidente di estrema destra, cosa succederà quando Norbert Hofer verrà effettivamente eletto?

Sono 89 milioni le tonnellate di merci che transitano per i nostri confini nordici ogni anno, con i Tir. Di questi, un terzo (29 milioni) passano dal confine del Brennero. La chiusura del passo del Brennero sarebbe nefasta non solo per i migranti che cercano di dirigersi in altri Paesi, ma per la nostra stessa economia

Rientra in parte l'allarme austriaco di chiusura del confine al Brennero, che per Matteo Renzi era solo «propaganda». Austria e Germania, però, pongono delle condizioni

Due letture opposte del recente fallimento di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara che ha messo improvvisamente nei guai molti risparmiatori italiani

Una alla volta, le grandi firme italiane stanno cadendo in mani straniere e il marchio 'Made in Italy' è ora nel mirino degli investimenti cinesi

Torna d'attualità l'indagine della Procura di Firenze: 4,5 miliardi di euro 'spariti' e 45 evasi. Un'inaudita sottrazione di ricchezza al sistema economico italiano

Sempre più aziende italiane che avevano spostato la produzione all'estero stanno tornando in Italia. È il fenomeno del back-reshoring e secondo uno studio italiano la tendenza è in aumento.

La probabile fine delle sanzioni all'Iran, prevista dall'accordo che gli Stati 5+1 hanno raggiunto con lo Stato asiatico, si ripercuoterà positivamente sull'Italia. Su questo ci sono pochi dubbi e ci sono anche cifre precise: 3 miliardi di guadagno in più nei prossimi 4 anni, secondo il gruppo Sace.

Il Tribunale di Milano ha riconfermato lo stop per l’applicazione mobile Uberpop. Il sistema di condivisione delle autovetture dovrà essere disattivato fino al 2 luglio, quando il Tribunale si dovrà pronunciare di nuovo a seguito dell’ulteriore reclamo da parte della multinazionale statunitense: Uber ha fatto leva sulla segnalazione dell'Autorità dei trasporti, che richiederebbe a Parlamento e Governo di adattare le leggi ai tempi che corrono.

La battaglia tra Taxi e Uber continua dopo la decisione del Tribunale di Milano di vietare l'applicazione Uberpop, anche se quest'ultimo round sembra esser stato vinto dalla società californiana.

Il tribunale di Milano ha da poco emesso la sentenza che blocca Uber e la sua applicazione Uberpop, accusati di concorrenza sleale dalle relative associazioni di categoria. Questo servizio di ride-sharing avrebbe permesso agli utenti di diventare 'tassisti' oppure clienti con il solo possesso di una macchina, eludendo di fatto tutte le regolamentazioni di cui un tassista ha bisogno per poter lavorare.

Per Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, l’azione di riforme intrapresa dal governo «è riconosciuta a livello internazionale da istituzioni e mercati», tuttavia ne deve essere accelerata l’attuazione «per non deludere le aspettative di cambiamento», riporta Ansa. Benefici che, sebbene non immediati, fanno parte di un sistema per agire che deve mantenersi «organico e coerente», riporta la stessa agenzia.

«La Salerno-Reggio Calabria la finiamo – ha annunciato ieri Renzi a L'Arena, secondo Ansa – Da domani ci sarà un nuovo cda all'Anas. Entro il 2015 tutti i cantieri avranno un'accelerazione definitiva e al massimo il prossimo anno concludiamo i lavori».