Calciomercato: Roma troppo ferma?

Siamo a fine luglio ma a giudicare dai pochi acquisti effettuati rimane da pensare che per la Roma il mercato viaggi su un’altra linea spazio temporale. Tuttavia le trattative per Edin Dzeko sono ancora in corso e ogni momento potrebbe essere quello giusto.

«Sabatini al rallentatore», così titola romanews un articolo sul ds giallorosso, che finora ha concluso solo l’affare Iago Falque. Ma secondo Stefano Caremani, giornalista e opinionista sportivo, «Sabatini è rimasto sempre lo stesso» e non avrebbe colpe. Probabilmente nel calciomercato si devono considerare diversi fattori.

Infatti «spesso — continua Caremani — si giudica il calciomercato senza tenere conto dell’allenatore e come questo vuol far giocare la squadra, in Italia siamo rimasti all’idea del grande acquisto che crea entusiasmo», ma alla fine «vince la squadra non vince il singolo», ha sottolineato.

Caremani fa notare come gli allenatori quando vincono tendano poi a replicare un certo modello di squadra, pur cambiando quando necessario i giocatori, ad esempio se passano da un club all’altro come è stato per Garcia.

Il ct giallorsso quando era in Francia nel 2011 ha vinto campionato e coppa di Francia, sottolinea Caremani, ma lì al Lille aveva Moussa Sow, un senegalese «molto forte fisicamente» che in quel campionato ha segnato 25 gol. «Un giocatore così Garcia non ce l’ha mai avuto [alla Roma] e non ce l’ha nemmeno adesso», e probabilmente è questo che manca alla Roma o meglio a Garcia per riproporre il suo modello vincente e ottenere qualcosa di più del secondo posto: «l’attaccante che sta davanti, prende le botte, fa salire la squadra, segna e che può esaltare le qualità della squadra».

Anche per Caremani il nome giusto è proprio quello di Dzeko, per il quale le trattative sono ancora aperte e ancora nulla è perduto.
Come alternativa con le stesse caratteristiche propone il nome di Llorente che «è bravo a calarsi negli ambienti nuovi, però ha un costo, e non so se Roma e Juventus sono in grado di parlarsi per il mercato», e in più la Juventus andrebbe a rinforzare quella che alla fine è stata l’unica squadra capace di metterla in difficoltà.

QUESTIONE SALAH

All’attaccante piace il contratto proposto dalla Roma di tre milioni a stagione per quattro anni e sarebbe sempre più vicino a Trigoria, anche se c’è l’Inter lì in agguato, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport.

Tuttavia Salah «lo trovo un doppione… sembra più un movimento di questi che vengono fatti dentro il mercato per piazzare giocatori, spostare soldi, piuttosto che un reale acquisto per la Roma», questo perché c’è Iturbe, che non si può «bocciare in una stagione sola», lo stesso Iago Falque che «è un buon giocatore», anche se secondo Caremani c’è da considerare il fatto che non hanno molta esperienza a livello internazionale, però in generale la squadra lo scorso hanno si è fatta le ossa in Champions League, pur con un’avvenura «un pochino scioccante».

Inoltre c’è Gervinho ancora in rosa «purtroppo per la Roma», tiene a sottolineare Caremani, perchè «quando un giocatore vuole andare via è bene farlo andare via ovviamente senza rimetterci dal punto di vista economico». In queste ore secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, c’è Drogba che starebbe tentando di convincere l’Ivoriano a partire per la Turchia e ad unirsi al Galatasaray.

DE SANCTIS È ANCORA ADATTO?

«De Sanctis non è un giocatore per vincere», questo perché in passato è stato decisivo sia in senso positivo che negativo, ma per un portiere «è fondamentale la continuità», ha spiegato Caremani che sottolinea come per fare una stagione di alto livello il portiere debba essere altrettanto di «alto livello». «Dalla sua ha che è molto amato dall’ambiente e rispettato e ben voluto dal gruppo, però avrei puntato su un altro portiere magari giovane magari italiano», come Sepe, che poi è andato alla Fiorentina.

 
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