Boeing corteggia Embraer per rimanere al passo con Airbus e tenere a bada cinesi e russi

La Boeing sta valutando la possibilità di siglare una partnership con Embraer: i giganti dell’industria aerospaziale hanno bisogno di rinnovarsi per resistere all’assalto delle concorrenti russe e cinesi.

Attualmente, non è stata avanzata nessuna offerta ufficiale da parte della Boeing e, secondo quanto riportato da Reuters il 23 dicembre, l’accordo finale potrebbe portare a qualcosa di diverso dalla solita joint venture, o da una semplice partecipazione azionaria. E il Wall Street Journal è stato il primo ad aver parlato di ‘fusione’.

Embraer è leader nella produzione di aerei a corto raggio a fusoliera stretta, un segmento dell’industria aeromobile in cui Boeing non è ancora riuscita a inserirsi. La società brasiliana ha anche un piccolo dipartimento dedicato alla produzione di velivoli militari. Fondata nel 1969 dal governo e privatizzata a metà degli anni ’90, Embraer è una delle imprese brasiliane più importanti nel panorama mondiale. Spesso viene considerata motivo di orgoglio nazionale, ed è in effetti tra le aziende più rispettate. Il governo brasiliano continua a controllare l’azienda tramite la golden share, e dovrà approvare l’eventuale accordo con il colosso americano Boeing.

Il presidente brasiliano Michel Temer ha comunicato, durante una conferenza stampa il 22 dicembre, di essere favorevole a un aumento di capitale o a una partnership, ma che si opporrebbe a un’acquisizione totale o alla vendita della quota di maggioranza alla Boeing.

LA RICHIESTA DI AEREI REGIONALI È IN AUMENTO

La fusione della Boeing con il costruttore brasiliano non sarebbe una sorpresa per gli analisti del mercato aerospaziale, poiché la società americana ha bisogno di consolidare la sua offerta e dispone dei mezzi economici per farlo.

Secondo gli esperti, la domanda di aerei regionali a fusoliera stretta (dai 70 ai 130 posti) continuerà a crescere nell’immediato futuro. Tuttavia la Boeing non è specializzata nella produzione di questa tipologia di velivolo, mentre la Embraer ha già pianificato la costruzione di 6.400 aerei regionali entro i prossimi 20 anni.

La Boeing e la sua principale rivale, Airbus, hanno di fatto il duopolio nel settore dei grandi aerei di linea. E per anni, Boeing e Airbus hanno aggiunto alle proprie flotte aerei da trasporto sempre più grandi. La Boeing ha sviluppato il 787 Dreamliner, aeroplano bimotore turbo-ventola a fusoliera larga, mentre la Airbus ha costruito il più grande aereo di linea al mondo, il quadrimotore a doppio ponte Airbus A380.

Airbus ha già intrapreso alcune azioni per ampliare la propria offerta, e a ottobre ha acquistato la quota di maggioranza per la produzione degli aerei regionali Serie C dell’azienda canadese Bombardier.
Boeing invece si è scontrata con il costruttore canadese: lo scorso anno, dopo che la Delta Airlines aveva acquistato 75 Jet Serie C prodotti dalla Bombardier, la Boeing ha presentato un reclamo all’amministrazione Trump, sostenendo che Bombardier aveva ricevuto sussidi governativi canadesi, e aveva venduto gli aerei a prezzi inferiori a quelli di costo.

Alla fine, il Dipartimento del commercio degli Stati Uniti si è schierato dalla parte della Boeing e, con una delibera del 20 dicembre, ha imposto una tassazione del 300 percento sugli aerei prodotti dalla Bombardier, che rende praticamente insostenibile l’acquisto da parte di Delta Airlines.
Bombardier ha contestato la decisione del Dipartimento del commercio, dichiarando in un comunicato stampa che «non tiene conto delle consolidate pratiche commerciali caratteristiche dell’industria aerospaziale, come a esempio quelle relative ai prezzi di lancio».

La disputa tra Boeing e Bombardier sta mettendo a dura prova le relazioni Usa-Canada, e il governo canadese ha già deciso di rinunciare all’acquisto dei caccia F/A-18 Super Hornet prodotti dalla Boeing.

 

LA POSTA SI ALZA

Il recente accordo tra Airbus e Bombardier, fornisce alla società canadese più capitale per espandersi nel settore degli aerei regionali e, in un’ottica globale, potrebbe concedere alla Airbus un vantaggio sulla Boeing. Questo è il motivo per cui Boeing ha bisogno di Embraer, i cui aerei competono direttamente con quelli prodotti da Bombardier.
E anche il tempismo sarebbe perfetto per Boeing: la compagnia di Chicago, è risultata la migliore dell’indice Dow Jones del 2016, e nel 2017 il valore delle sue azioni è quasi raddoppiato, crescendo del 90 percento tra il primo gennaio e il 22 dicembre.
L’elevato valore delle azioni fornisce quindi alla Boeing tutta la liquidità di cui avrebbe bisogno per concludere un accordo con Embraer.

Se l’eventuale partnership includesse la condivisione dei mezzi di produzione, la Embraer potrebbe immediatamente trarre beneficio dalla catene di distribuzione della Boieng. Mentre il Brasile diventerebbe il nuovo centro di produzione a basso costo della Boeing, che attualmente costruisce tutti i suoi aeroplani negli Stati Uniti.

Gli analisti di Credit Suisse hanno scritto, in una ricerca pubblicata il 22 dicembre, che «Un accordo potrebbe beneficiare entrambe le parti. In particolare, la Boeing potrebbe abbassare i costi di produzione, mentre la Embraer avrebbe a disposizione una più ampia catena di distribuzione e amplierebbe la propria rete di vendita».

LA STRATEGIA ANTI-CINA

Un altro vantaggio per la Boeing sarebbe quello di prevenire una futura cooperazione tra Embraer e la Cina. Il regime comunista è uno dei principali investitori nell’industria brasiliana, e una partnership con la Boeing potrebbe proteggere Embraer dall’influenza cinese.
Inoltre, Pechino ambisce a diventare uno dei più importanti produttori di apparecchiature aerospaziali. La società cinese Comac ha aperto lo scorso anno le vendite degli ARJ21, i primi aerei cargo cinesi, in seguito a un periodo di sviluppo durato 14 anni, che è stato tormentato da ritardi, problemi tecnici e da accuse di spionaggio industriale. Anche il Comac C919 è ora in fase di sperimentazione, e una volta in commercio competerà con il Boeing 737 e l’Airbus A320. La Comac ha già avviato le procedure per ricevere le certificazioni internazionali necessarie per vendere il C919 in tutto il mondo.

È lecito aspettarsi, inoltre, che i prodotti della Comac e della russa Sukhoi, altra costruttrice di aerei che ambisce a conquistare parte del mercato mondiale, avranno prezzi più competitivi, rispetto ai velivoli commercializzati da Boeing e Airbus.

In definitiva la potenziale fusione Boeing-Embraer e l’accordo Airbus-Bombardier non solo alimenterebbero l’eterna lotta Boeing-Airbus, ma consentirebbero ai due giganti di ottimizzare i costi ed ampliare le proprie capacità di Ricerca e Sviluppo. In vista della guerra a lungo termine che entrambe si preparano a combattere contro le emergenti rivali cinesi e russe.

 

Articolo in inglese: Boeing Courts Embraer Against Airbus, Emerging Upstarts

Traduzione di Marco D’Ippolito

 
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