Concerto In Paradisum all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Tornare al paradiso dell’eterna felicità è il più grande desiderio del genere umano e i grandi compositori di musica classica hanno contribuito a ricreare i suoni e le voci di quello che credono possa essere quel luogo celestiale.

L’11 maggio l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia presenta il concerto In paradisum con il pianista iraniano Ramin Bahrami, il soprano Mascia Carrera e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la direzione di Ciro Visco.

Il programma comincia con tre dei sette mottetti di Johan Sebastian Bach (1685-1750), composizioni musicali vocali tedesche di forte ispirazione sacra, tuttoggi molto popolari:

  • Lobet den Herren BWV 230 – Lodate il Signore, pagani tutti. Composizione di data sconosciuta, pubblicato nel 1811;
  • Komm, Jesu komm BWV 229- Vieni, Gesù, vieni. Composto nel 1730, il testo è basato su due strofe di Paul Tymich, un maestro di Lipsia;
  • Fürchte dich nicht, Ich bin bei Dir BWV 228. – Non temere, sono con te. Composto a Lipsia nel 1726 con versi del Libro di Isaia e voci che cantano Fammi giungere là, riferendosi al Paradiso.

«I tre Mottetti bachiani costituiscono ancora oggi un esempio insuperabile di una religiosità evocata dalla musica, un rapporto con Dio di natura molto personale – spiega l’Accadema Nazionale di Santa Cecilia – Per Bahrami: “Bach è una delle prove dell’esistenza di Dio” e la sua musica perfetta, senza tempo, dove diversi elementi formali e stilistici si incontrano in una sintesi sublime, può essere simbolicamente il luogo in cui gli uomini di tutte le razze e religioni possono trovare il loro punto d’incontro».

La credenza orientale spiega che gli esseri umani devono coltivare autenticamente se stessi per poter intraprendere la via giusta verso il paradiso, in caso contrario si reincarneranno. Gesù a sua volta ha parlato del Giudizio finale prima di tornare al mondo celestiale, un mondo divino di pace e vita eterna. Bach si è inspirato a questo mondo.

Di Franz Joseph Haydn (1732-1809) il concerto include:

  • Abendlied zu Gott.- Canzone di sera a Dio. Canto a quattro voci e pianoforti. Composto nel 1796, con testo di Christian Fürchtegott Gellert
  • Non nobis, Domine Hob:XXIIIa:1, mottetto in re minore composto nel 1790

Del compositore e pianista tedesto Johannes Brahms (1833 – 1897):

  • Mondnacht WoO21, con testo di Josef Karl Benedikt von Eichendorff (1788 – 1857)

…E la mia anima spiegò
ampie le ali,
volò per le lande silenziose
come se volasse verso casa
(testo di Lieder.net)

  • Mottetti op.29

Il programma si conclude proprio In Paradisum, ma quello rappresentato dal compositore contemporaneo e organista francese Maurice Durufle (1902-1986):

  • In Parasisum, dal Requiem op.9

Il concerto sarà occasione per il secondo impegno discografico di Bahrami con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

 

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