Avvocato cinese dei diritti umani prelevata a casa dalla polizia

Wang Yu, noto avvocato per i diritti umani, ha difeso molti clienti in casi politicamente sensibili, tra cui attivisti per i diritti umani e praticanti religiosi. Il 9 luglio 2015 è stata prelevata con la forza da casa sua da parte di funzionari di polizia. 

Wang Yu, avvocato per i diritti umani, è stata trascinata via dalla sua casa a Pechino da oltre una dozzina di agenti della polizia nella mattinata del 9 giugno 2015. Lo hanno dichiarato i recenti servizi provenienti dalla Cina. 

L’ong Chinese Human Rights Defenders, che si occupa di diritti umani, ha riferito che Wang Yu aveva inviato un messaggio urgente dicendo: «Subito dopo aver salutato mio figlio e mio marito all’aeroporto, la corrente è saltata all’improvviso… Poi ho sentito qualcuno bussare alla porta. Attraverso lo spioncino non sono riuscita a vedere nessuno, solo buio. Di tanto in tanto ho sentito delle voci basse, soffocate. Non sono riuscita a contattare telefonicamente né mio marito, né mio figlio. Cosa gli è successo?» Chinese Human Rights Defenders non ha detto come abbia inviato il messaggio. 

Li Fangping, suo collega, ha raccontato alla BBC che alle tre o alle quattro di mattina venti o trenta poliziotti hanno arrestato Wang Yu, apparentemente per questioni connesse alla droga. Anche il figlio e il marito non possono essere raggiunti. 

Wang Yu è un noto avvocato per i diritti umani in Cina e ha lavorato su numerosi casi di diritti civili. Una settimana fa, mentre stava rappresentando il suo cliente, Wang Yu è stata ‘buttata fuori come un sacchetto sulla strada’ dagli ufficiali giudiziari per aver insistito nell’essere presente all’esame incrociato, secondo quanto riferito da un testimone. 

Insieme ad altri due avvocati ha difeso quattro praticanti del Falun Gong, una disciplina spirituale cinese che viene perseguitata in Cina dal 1999. Si ritiene che centinaia di migliaia di aderenti del Falun Gong siano detenuti arbitrariamente in prigione, dove subiscono la tortura e il lavaggio di cervello. 

Gi avvocati che li rappresentano non se la cavano molto meglio, in quanto spesso le autorità li attaccano o li molestano e sabotano i loro casi in tribunale. Infatti, in un altro caso recente riguardante i praticanti del Falun Gong, l’avvocato Wang Quanzhang è stato duramente malmenato dagli ufficiali giudiziari per ordine del presidente del tribunale. Il governo cinese usa regolarmente metodi subdoli per intimidire gli avvocati che si occupano di abusi dei diritti umani o delle persecuzioni religiose. 

Wang Yu, 44 anni, ha iniziato a lavorare a Pechino nel maggio 2004 ed è nota per la sua partecipazione in casi politicamente sensibili, come quelli dell’attivista Cao Shunli. 

Nel giugno di quest’anno, l’agenzia di stampa Xinhua e alcuni media statali hanno iniziato a bersagliarla sostenendo che nel 2008 avrebbe compiuto un’aggressione e si sarebbe rifiutata di scontare la pena. Wan Yu ha respinto le accuse dei media, dicendo di essere stata accusata ingiustamente e di aver già scontato due anni e mezzo di prigione. Da allora ha continuato a difendere questi genere di clienti. 

In risposta al suo arresto Feng Yanqiang, avvocato della provincia del Shandong e anch’egli coinvolto nel caso del Falun Gong, ha dichiarato che «senza democrazia non c’è Stato di diritto. Senza Stato di diritto non ci sono diritti umani». Ha aggiunto: «Spero che più cittadini in Cina possano accorgersi della verità. Solo facendo un passo alla volta per i propri diritti la Cina può cambiare veramente».

Articolo in inglese: ‘Chinese Rights Lawyer Taken From Home By Police

 
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