Ufo e avvistamenti alieni, quale confine tra bufala e realtà?

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

Sul fenomeno degli avvistamenti Ufo si è detto tanto: sono stati scritti libri, girati film e serie Tv. Senza contare le numerose dichiarazioni di persone che affermano addirittura di essere state rapite dagli alieni. Ma quando personaggi di rilievo internazionale si pronunciano a favore dell’esistenza degli extraterrestri, la fantascienza inizia a confondersi con la scienza.

Tra i primi a parlare chiaramente di Ufo c’è l’ex ministro della difesa canadese Paul Hellyer che, intervistato in prima serata da una giornalista di RT, alla domanda ‘perché gli extraterrestri sarebbero reali quanto gli aerei che volano sopra le nostre teste’, ha risposto: «Perché so che esistono. È un dato di fatto che abbiano visitato il nostro pianeta per migliaia di anni. E uno dei casi che potrebbero interessare di più, è che durante la Guerra Fredda, nel 1961, c’erano circa 50 Ufo in formazione di volo a sud della Russia in direzione Europa, e il Comando Supremo delle Potenze Alleate [della Nato, ndr] era molto preoccupato. Era quasi pronto a premere il tasto ‘Panico’ quando [gli Ufo, ndr] si voltarono e tornarono sopra il Polo Nord».

Proseguendo, Hellyer ha poi affermato che – attraverso un’inchiesta durata tre anni – sono state confermate, «con assoluta certezza, almeno quattro specie» di alieni che sarebbero «state in visita nel nostro pianeta per migliaia di anni».

«Abbiamo una lunga storia di Ufo – ha continuato l’ex ministro canadese – e, naturalmente, c’è stata molta più attività negli ultimi decenni: da quando abbiamo inventato la bomba atomica. [gli Ufo, ndr] Sono molto preoccupati per questo e per il fatto che potremmo utilizzarla di nuovo. Perché il cosmo è un’unità e [la bomba atomica, ndr] non colpisce solo noi, ma anche altre persone nel cosmo. Hanno paura che potremmo essere abbastanza stupidi da usare di nuovo le armi atomiche, perché questo sarebbe molto negativo sia per noi che per loro». Poi – nella stessa intervista – Hellyer ha anche aggiunto di avere, lui stesso, visto un Ufo coi propri occhi.

Hellyer è anche famoso per la sua idea della ‘congiura del silenzio’, secondo la quale le istituzioni mentirebbero riguardo a ciò che sanno realmente sugli avvistamenti Ufo. La posizione ufficiale della Casa Bianca su questo tipo di dichiarazioni è che «non esistono prove del fatto che esistano forme di vita all’esterno del nostro pianeta, o che presenze extraterrestri siano entrate in contatto con qualche membro della razza umana. Oltretutto, non esistono informazioni credibili che possano suggerire che una qualche prova sia stata nascosta alla popolazione».

Altro importante sostenitore del ‘complotto’ sugli extraterrestri, è Edgar Mitchell, uno dei sei astronauti Nasa che hanno messo piede sulla Luna dopo il viaggio con l’Apollo 14. Nella sua carriera di alto livello, l’ex astronauta – oltre a essere un ufficiale della marina degli Stati Uniti in congedo col grado di capitano – ha conseguito una laurea in ingegneria aeronautica e un dottorato in aeronautica e astronautica, che gli hanno conferito nel tempo una certa autorevolezza.
Mentre, negli anni successivi alla missione sulla Luna, Mitchell ha sempre mantenuto sulla questione dei dischi volanti una certa neutralità, in una recente intervista per Kerrang! Radio ha sconvolto sia gli ascoltatori che l’interlocutore.

«Gli Ufo sono un fenomeno reale. È stato tenuto segreto dai nostri governi per circa 60 anni, ma lentamente le informazioni stanno sfuggendo al controllo e alcuni di noi sono stati abbastanza fortunati da essere stati informati su alcuni eventi. Ci sono alcuni contatti in corso, non sono a conoscenza di tutti i dettagli in quanto non è la mia reale occupazione, ma siamo stati visitati. Lo schianto di Roswell è vero e sono avvenuti anche altri contatti. So che alcuni di loro sono piccoli e strani, e questo l’ho saputo da alcuni contatti che hanno informazioni accurate».

Il capitano Mitchell non ha mai voluto rivelare le fonti delle informazioni su cui ha basato queste dichiarazioni-choc. La Nasa si è totalmente dissociata dalle dichiarazioni di Edgar Mitchell.

Tra gli accademici che hanno confermato la teoria Ufo, invece, figura James Harder, professore emerito di ingegneria presso l’università di Berkeley.

Qualche anno fa, Harder osservava che il Seti – un’organizzazione privata americana di ricerca sulla vita intelligente extraterrestre basata a Mountain View, in California – si occupa di un campo troppo ristretto di ricerca, poiché il programma è dedicato alla sola ricezione di segnali radio dal cosmo. Per il Seti, questo programma ha l’obiettivo di scoprire se siamo soli oppure no nell’universo.

Il professor Harder, in un articolo pubblicato sulla rivista del Berkeley Campus, sostiene che – a fronte di numerose testimonianze dirette raccolte nei suoi studi – «gli extraterrestri non usano la radio più di quanto noi usiamo i segnali di fumo». Ma usano invece «la telepatia, che viaggia istantaneamente». Inoltre, Harder sostiene che gli Ufo si trovino proprio ora sulla Terra, in mezzo a noi. Questi fenomeni hanno sempre interessato il professor Harder, fin dal lontano ’52: quando l’Air Force (l’Aeronautica degli Stati Uniti) ha iniziato il Progetto Bluebook, «un programma che ha investigato su più di 12 mila casi di avvistamenti Ufo e che parla chiaramente di velivoli extraterrestri, ma che è stato insabbiato dal Governo».

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