Pochi giorni prima dell’arrivo a New York di Shen Yun Performing Arts, la compagnia di spettacolo ha reso noto che il suo sito internet è stato vittima di un attacco informatico originato in Cina. Il caso è stato reso riportato all’Fbi ed è solo l’ultimo di una serie di interferenze informatiche provenienti dalla Cina continentale a società straniere, Governi e organizzazioni per i diritti umani.
I sospetti ruotano attorno alle strutture governative del Partito comunista cinese, considerando che già in passato ha attaccato Shen Yun Performing Arts. La missione della compagnia è di riportare in vita il la cultura tradizionale cinese, che è stata quasi interamente annientata dal Pcc durante le sue campagne politiche, come la Rivoluzione Culturale iniziata a metà degli anni ’60.
Un comunicato della compagnia – un’associazione no profit considerata il gruppo di danza e musica classica cinese più importante del mondo – sottolinea che il Pcc teme Shen Yun «poiché le esibizioni espongono la persecuzione del Falun Gong». Alcuni atti sul palco raffigurano, tramite le danze, sia «la violenza perpetrata contro i praticanti delFalun Gong», sia «la loro resistenza pacifica». Il governo cinese ha iniziato la repressione del Falun Gong nel 1999 e, nonostante le forti critiche da parte di Governi stranieri e di realtà che operano a favore dei diritti umani, continua tutt’oggi.
Fondata nel 2006, Shen Yun Performing Arts viene vista come una vera e propria minaccia da Pechino. La compagnia ha più volte reso noto che nel corso degli anni si sono susseguite minacce da parte dei corpi diplomatici così come pressioni economiche sui teatri, fino a sabotaggi dei mezzi di trasporto. Shen Yun Performing Arts non può esibirsi in Cina continentale, e nel 2010 è stata obbligata dalle autorità a cancellare i suoi sette show ad Hong Kong che avevano registrato il tutto esaurito.
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