Arte divina, la genialità di Shen Yun Performing Arts – Orchestra orientale e occidentale

Quasi completamente perduta in Oriente, l’essenza di una cultura millenaria risorge in Occidente. Questo è il secondo articolo di una serie di nove approfondimenti che esplorano la cultura tradizionale cinese, per rivelare una più profonda comprensione della genialità della compagnia di danza classica cinese: la Shen Yun Performing Arts di New York.

LE ORCHESTRE DI SHEN YUN

I suoni eterogenei degli strumenti della tradizionale cinese e di quelli della musica classica occidentale hanno origini, caratteristiche e ritmica differenti, il che rende quasi impossibile la loro unione. Dal 2007, le innovative orchestre sinfoniche di Shen Yun Performing Arts sono riuscite con successo a metterle insieme.

Combinando armoniosamente un’orchestra classica occidentale con gli strumenti classici cinesi, le orchestre di Shen Yun hanno svelato un nuovo regno musicale, apprezzato dal pubblico in tutto il mondo che ha assistito agli spettacoli dal vivo. Sono tre le orchestre di Shen Yun e viaggiano insieme alle tre compagnie di danza di Shen Yun.

Le tradizioni musicali di Oriente e Occidente evocano una vasta gamma di emozioni e sensazioni. Mentre l’orchestra occidentale è in grado di accrescere l’energia e interpretare la grandezza, gli strumenti orientali trasmettono invece una melodia complessa che è caratteristica distintiva della tradizione musicale della Cina.

«Esprimere la quintessenza di ciascuna di queste due grandi tradizioni musicali e, allo stesso tempo, rappresentare un tema unitario è una delle caratteristiche distintive delle composizioni di Shen Yun», questo è quanto ha dichiarato Junyi Tan, compositore di Shen Yun Performing Arts, in un’intervista per il sito web Shen Yun Performing Arts.

Immagine: Xiaochun Qi, solista di Erhu e membro dell’Orchestra Shen Yun. Ha conquistato il pubblico di tutto il mondo grazie alla maestria nel suonare lo strumento dal suono malinconico, ma allo stesso tempo incredibilmente coinvolgente. (Per gentile concessione di Shen Yun Performing Arts).

ORIENTE E OCCIDENTE, IL VECCHIO E IL NUOVO

La tradizione musicale cinese risale a migliaia di anni fa, mentre la musica classica occidentale è relativamente recente in confronto. Le ricche tradizioni filosofiche e spirituali della Cina sono inevitabilmente al centro della sua musica. Questo vale non solo per la qualità del suono e della composizione, ma anche per l’importanza conferita alle virtù che è profondamente radicata anche nel processo di costruzione di ogni strumento.

«Si prenda la pipa, per esempio. È alta tre piedi e cinque pollici (98 centimetri, ndr): il ‘tre’ simboleggia il cielo, la terra e l’uomo; il ‘cinque’ simboleggia i cinque elementi della filosofia cinese: terra, metallo, legno, acqua e fuoco. Lo strumento ha inoltre quattro corde a simboleggiare le quattro stagioni», spiega Jing Xuan, compositrice e suonatrice di pipa per Shen Yun Performing Arts, in un’intervista per il sito web Shen Yun Performing Arts.

«Un altro esempio è abbinare il flauto e la pipa, spesso infatti vengono suonati insieme, alla base c’è l’idea del Drago di buon auspicio e una coppia di Fenici: il flauto simboleggia il drago e la pipa simboleggia la Fenice», spiega ancora.

Questo ricco simbolismo ha fatto parte della cultura cinese per millenni. Permea ogni ambito della vita, ma è particolarmente rilevante nelle arti, che sono state a lungo considerate un dono divino.

«La qualità tonale degli strumenti cinesi è anche strettamente legata alla filosofia cinese. La cultura tradizionale cinese sottolinea che tutte le cose hanno uno spirito. Per quanto riguarda la musica cinese, questo significa che ogni nota è viva», spiega Jing Xuan.

Questa vitalità è evidente nei brani musicali di Shen Yun, che utilizzano i punti di forza di entrambe le tradizioni musicali per creare un eccezionale livello di recitazione, espressività e profondità.

«Quando la storia della danza richiede un grande stile, noi daremo molta enfasi agli strumenti occidentali. Se c’è la necessità di rappresentare i sentimenti o le scene orientali, useremo gli strumenti cinesi come l’erhu, il flauto di bambù e la pipa, che meglio esprimono le emozioni più profonde», aggiunge Chia-Chi Lin, conduttrice di Shen Yun Performing Arts.

DANZA E MUSICA: SINCRONIZZAZIONE SENZA EGUALI

Mentre i ballerini di Shen Yun hanno stupito il mondo della danza con il loro magistrale grado di coordinamento e sincronizzazione, le tre orchestre di Shen Yun hanno ricevuto innumerevoli riconoscimenti. È il direttore d’orchestra di Shen Yun che fa da tramite tra la danza e la musica che la accompagna.

«Ho pensato che l’orchestra fosse straordinaria», ha detto Colin Clarke, un rinomato direttore di Ontario, in un’intervista dopo lo spettacolo dello scorso anno. «Ci sono i musicisti che stanno seguendo il direttore d’orchestra che a sua volta sta guardando l’esibizione sul palco. Quindi, avere un’orchestra di 30-40 componenti che suoni a tempo con i ballerini che si muovono in tempi diversi è un compito difficile».

OLTRE LA TECNICA E OLTRE L’ARTE

Il pubblico di tutto il mondo e l’elite del mondo musicale hanno elogiato le orchestre di Shen Yun per la loro capacità di trascendere il regno della musica e per soddisfare i sensi.

«Ho ripreso fiato. Non osavo nemmeno respirare. È stato molto, molto bello», racconta Touve Ratovondrahety, pianista del Ballet Opera House di Parigi dopo aver visto Shen Yun. «Ho scoperto questa sera che tutti i gesti, le note musicali e tutto ha un significato: siamo invitati a ritrovare la spiritualità».

Il raggiungimento di un tale effetto non è una semplice questione di tecnica. Anche se i musicisti nelle orchestre di Shen Yun provengono da orchestre e conservatori di fama mondiale, è una semplice convinzione che li guida a raggiungere questi risultati straordinari.

Come illustra bene un video sul sito ufficiale di Shen Yun, i cinesi hanno creduto a lungo che per creare una vera arte si deve prima avere un’io interiore bello e puro. Artisti, poeti e persone di ogni ceto sociale apprezzano la virtù, lo studio e la meditazione. Tutti gli artisti della Shen Yun Performing Arts tengono a questo principio.
Il risultato è uno spettacolo degno del suo titolo. Tradotto dal cinese, Shen Yun significa ‘Bellezza Divina’.


Epoch Times è media partner di Shen Yun Performing Arts.
Uniche date italiane dello spettacolo: 30 e 31 marzo 2016, ore 20 Teatro degli Arcimboldi, viale dell’Innovazione 20, Milano.

Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale di Shen Yun Performing Arts

Primo articolo della serie ‘Arte divina, la genialità di Shen Yun Performing Arts

Articolo in ingleseDivine Art — A Window into the Genius of Shen Yun Performing Arts: Part 2

 

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