Approvato il Rosatellum, 5 Stelle: «Abominio incostituzionale»

Il Rosatellum è stato, pur con molte polemiche, approvato al Senato con 214 sì. Anche se la legge è stata spinta a colpi di due fiducie, la maggioranza è risultata piuttosto solida.

Forza Italia e Lega hanno votato a favore della legge insieme al Governo. Secondo gli analisti, la legge sarà vantaggiosa soprattutto per la destra e in parte per il Pd. Il M5S invece ha votato contro, insieme a Sinistra Italiana-Possibile.

COSA COMPORTA LA LEGGE

Il Rosatellum è un sistema misto per il 36 per cento maggioritario e uninominale e per il 64 per cento proporzionale e plurinominale. Sulla scheda elettorale, per ogni lista sarà elencato un candidato uninominale e alcuni candidati plurinominali. Circa il 36 per cento dei seggi di ogni Camera (231 seggi alla Camera e 109 al Senato), quindi, sarà occupato dai candidati uninominali che avranno ottenuto più voti nel loro rispettivo collegio, mentre il 64 per cento degli altri seggi sarà assegnato in maniera proporzionale. I candidati plurinominali potranno candidarsi al massimo in 5 collegi. Non sarà permesso però il voto disgiunto: quando si voterà la lista, si voteranno in automatico i suoi candidati.

La soglia di sbarramento è posta al 3 per cento per i partiti e al 10 per cento per le coalizioni. Inoltre, non sarà permesso che uno dei due generi sia rappresentato in misura superiore al 60 per cento.

I COMMENTI

Per Danilo Toninelli, parlamentare 5 Stelle specializzato in leggi elettorali, il Rosatellum spingerà i partiti a unirsi in coalizioni che poi si scinderanno una volta entrate in Parlamento, generando forte instabilità. Il deputato definisce la legge un «abominio incostituzionale».

Matteo Salvini ha invece più volte affermato come il tema della legge elettorale non lo appassionasse e che l’importante fosse arrivare al voto. Si è quindi unito al resto della sua alleanza (Forza Italia e Fratelli d’Italia) per votare una legge che, secondo molti, favorirà soprattutto la destra.

Sono soddisfatti, non a caso, in Forza Italia, con Brunetta che scrive su Facebook: «Abbiamo fatto una cosa positiva per il nostro Paese in un momento nel quale lo scontro politico – soprattutto a causa di forze come il Movimento 5 Stelle, in grado solo di protestare e mai di proporre – non accenna a sopirsi. È stato un percorso complesso, irto di pericoli, ma siamo felici di averlo intrapreso».

«Il via libera al Rosatellum è un bel passo avanti – afferma invece Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione citata dal sito del Partito democratico – Era necessaria la fiducia? Rispondo dicendo che era necessario avere una stessa legge elettorale per i due rami del Parlamento; partivamo da una situazione che rischiava di darci ingovernabilità e maggioranze diverse. Era necessaria, dunque, una legge che garantisse innanzitutto un’armonia fra le due camere».

 
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