Adolescente tenuta in ostaggio per 29 giorni fugge e si imbatte nel suo eroe

A volte tutto ciò che serve per diventare un eroe è essere nel posto giusto al momento giusto. Tuttavia, ci sono probabilmente alcune qualità che una persona dovrebbe avere, per scegliere di fare la cosa giusta proprio in un determinato momento. Earl Melchert è una persona con queste caratteristiche, e molto altro ancora.

(Getty Images/Frederick J. Brown)

Earl Melchert la notte del 5 settembre era in procinto di caricare in macchina  una tanica di benzina per il suo tosaerba. Voleva tagliare il suo prato, ma ha dimenticato di raccoglierla mentre tornava a casa dall’impianto di fertilizzanti dove lavora, nel Minnesota occidentale.

Mentre entrava nella sua auto per tornare all’impianto ha visto qualcosa di strano che attraversava il suo campo a Elbow Lake, Minnesota. «In un primo momento – ha riferito il 65enne Melchert secondo il New York Times – pensavo fosse un cervo».

(YouTube/Fermo immagine)

Avvicinandosi si è reso conto che si trattava di un’adolescente spaventata. «Mi pareva di riconoscere il suo volto – ha dichiarato Melchert secondo il New York Times – perbacco questa era la ragazza di Alexandria che era scomparsa da 29 giorni». Era il volto della 15enne Jasmine Block, scomparsa l’8 agosto. Jasmine era scappata dalle grinfie di tre uomini che l’avevano tenuta prigioniera in una casa abbandonata nelle vicinanze.

Dopo la sua audace fuga si è precipitata a cercare aiuto nelle case vicine senza  ricevere alcuna risposta a nessuna delle porte a cui ha bussato. Quindi per chiedere aiuto è stata costretta ad attraversare a nuoto il lago fino alla proprietà di Melchert.

(Getty Images/Mark Wilson)

Melchert ha fermato la sua auto e si è avvicinato alla ragazza che gli ha chiesto aiuto e che era stata rapita. Uno degli uomini, secondo il New York Times, l’aveva ingannata chiedendole di aiutarlo con un’emergenza familiare. L’uomo, il 32enne Thomas Barker, era un socio di famiglia, perciò la giovane ha accettato di andare in auto con lui. Ma, arrivati a destinazione, c’erano altri due uomini che Jasmine non conosceva. L’hanno immediatamente trattenuta e nei 29 giorni seguenti l’hanno violentata.

L’hanno spostata in due luoghi diversi prima di lasciarla in una casa abbandonata vicino a quella di Melchert per cercare del cibo. E’ stato in questo momento che l’adolescente traumatizzata è riuscita a scappare dalla sua prigionia e a cercare aiuto. Ore dopo ha fortunatamente incontrato Melchert.

Melchert ha confortato la ragazza traumatizzata dopo aver chiamato la polizia. I tre uomini sono stati immediatamente identificati grazie alla descrizione di Jasmine e arrestati. Il capo della polizia ha elogiato il coraggio della ragazza e ha definito Melchert eroe.

Ma c’è di più, per aver trovato Jasmine, Melchert è stato ricompensato con un premio di 7 mila dollari: di cui 2 mila dollari sono stati forniti dalla famiglia di Jasmine e 5 mila dollari da un donatore privato. Anche se era una notevole quantità di denaro Melchert sapeva esattamente cosa farne, consegnarlo alla persona che ne aveva più bisogno: Jasmine. «È la cosa migliore che abbia mai fatto».

Ha riferito che donare i 7 mila dollari a Jasmine e alla sua famiglia gli è sembrata la cosa più giusta da fare. «La famiglia ha bisogno dei soldi. Per me sono un sacco di soldi, ma loro ne hanno bisogno più di me». Per Melchert, che è andato in pensione il mese scorso, è stata la migliore festa di addio che avrebbe mai potuto chiedere. «Che regalo per la pensione: consegnare un po’ di soldi a persone che ne hanno veramente bisogno».

 

Articolo in inglese: After being hostage for 29 days, teen escapes and bumps into man. But what he does—it’s unheard of

Traduzione di Francesca Testa
 
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