New York, 8 mila persone sostengono i 200 milioni di cinesi dimessi dal Pcc

NEW YORK – Circa ottomila persone si sono radunate nel Dag Hammarskjold Park, nei pressi dell’edificio delle Nazioni Unite, per sostenere il Tuidang: il movimento che negli ultimi anni si sta allargando a macchia d’olio e nato con l’obiettivo di porre fine al Partito Comunista Cinese.

La manifestazione è stata caratterizzata dagli interventi di un avvocato di Taiwan per i diritti umani, del direttore esecutivo dell’edizione di Epoch Times in lingua inglese, di un produttore cinematografico indipendente e del capo di una organizzazione tedesca dei diritti umani.
Il clou della manifestazione si è raggiunto quando due giovani uomini, recentemente emigrati dalla Cina, sono saliti sul palco e hanno annunciato che si erano dimessi dal Partito Comunista Cinese (Pcc). A proposito del suo arrivo in America, il 31enne Zhang Yu della provincia di Henan della Cina centrale, ha detto: «Sono arrivato a comprendere ciò che non comprendevo quando ero ancora in Cina e, a poco a poco, sono diventato parte di quel gruppo di persone che condivide la mia stessa idea [di quello che è il Partito Comunista]. Così, oggi, mio cugino e io dichiariamo solennemente la nostra rinuncia al Partito e alle sue organizzazioni affiliate».

Suo cugino, il 29enne  Liu Fei, ha detto di essere arrivato a comprendere l’importanza dei diritti umani e della libertà solo dopo il suo arrivo negli Stati Uniti: «Adesso, sono molto emozionato, perché sono molto felice di potermi liberare dal malvagio Pcc: è proprio perché l’ho sperimentato a lungo sulla mia pelle, che sono molto felice di potermi dimettere da questo malvagio Partito», ha aggiunto Liu. «Il Partito comunista è capace solo di opprimerci e perseguitarci».

Zhang Yu e Liu Fei hanno partecipato al raduno assieme al loro datore di lavoro Bian Hexiang, presidente di un gruppo di attivisti pro-democrazia chiamato La Coalizione delle Guardie. Bian vive negli Stati Uniti da 15 anni e ha sostenuto il movimento Tuidang sin dal suo inizio. «Assumo solo persone che sono contro il Partito Comunista», ha detto Bian. «Loro [i cinesi] vengono in America, perché vedono come i prezzi [in Cina] stanno continuando ad aumentare e come il tenore di vita nel Paese sta rapidamente diminuendo».
«Dopo essere arrivati qui, hanno la possibilità di apprendere una grande quantità di notizie e di informazioni alle quali in Cina non potrebbero altrimenti attingere. Questa è la cosa più importante», ha proseguito Bian. In particolare, ha esortato Liu e Zhang a leggere il giornale di Epoch Times e a guardare New Tang Dynasty TV.

Il movimento Tuidang ha avuto inizio nel dicembre 2004, poco dopo che l’edizione in lingua cinese di Epoch Times aveva pubblicato i Nove Commentari sul Partito Comunista Cinese, una collana editoriale che fornisce la storia senza censure del Partito Comunista Cinese, descrivendo la violenza e le menzogne di cui si è servito per governare: i cinesi hanno iniziato a contattare individualmente il giornale dicendo che volevano lasciare il Pcc. Da allora, oltre duecento milioni di cinesi si sono dimessi dal Partito comunista e dalle sue organizzazioni affiliate.

Sebbene il Partito comunista cinese conti solamente circa ottanta milioni di iscritti, centinaia di milioni di persone hanno aderito alle organizzazioni giovanili del Partito presenti nella scuola primaria e secondaria, come i Giovani Pionieri e la Lega della Gioventù Comunista. Chiunque abbia aderito a queste tre organizzazioni si è impegnato in un giuramento di fede al Partito. Rinunciando alla loro appartenenza a queste organizzazioni, annullano anche questa promessa.

Tra quelli che hanno partecipato alla manifestazione del 15 maggio c’era anche  Ben Zhao, un giovane proveniente dal nord-est della Cina che adesso studia contabilità all’università in Ontario nel Canada, anche lui ex membro delle organizzazioni giovanili del Partito: «Ho lasciato il Partito quando avevo 16 anni, ai tempi delle scuole superiori», ha spiegato Zhao.
«Sia con la Rivoluzione Culturale che con altri movimenti, il Partito comunista ha ucciso molte persone», ha dichiarato Zhao a Epoch Times. «Da una prospettiva storica, proprio come per i nazisti, i responsabili di un omicidio di massa riceveranno una punizione. Ho avvertito il dovere di dimettermi dal Partito, in modo da non essere parte di tutto questo».

Zhao pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale cinese che il regime perseguita dal 1999. In Cina, il movimento che promuove le dimissioni dal Partito Comunista è guidato dagli sforzi congiunti di decine di milioni di praticanti del Falun Gong. Rischiando l’arresto e la tortura, queste persone diffondono informazioni sul Tuidang e assistono chi desideri recidere il proprio legame con il Partito.

Il raduno è stato uno dei numerosi eventi organizzati la scorsa settimana a New York, in occasione della Giornata Mondiale della Falun Dafa, l’anniversario della data in cui il Falun Gong è stato insegnato pubblicamente in Cina nel 1992.

Sebbene il movimento Tuidang sia stato vigoroso sin dal suo inizio, lo scorso anno ha registrato una notevole impennata: all’inizio del 2014 venivano registrati ogni mese poco meno di due milioni di dimissionari, attualmente si è arrivati a oltre 3,5 milioni di dimissionari al mese.

«I praticanti del Falun Gong seguono i principi di verità, compassione e tolleranza; sono un gruppo di brave persone. Non si lasciano coinvolgere nella politica e non fanno nulla di male. Tuttavia il Partito Comunista perseguita queste persone, e molti di loro sono stati uccisi», ha detto Zhao.

«Siamo un gruppo di persone che s’impegnano a essere sinceri, a fare le cose in modo retto e a essere gentili con tutti. Ciononostante, attualmente stiamo subendo molte ingiustizie. Siamo un gruppo molto positivo, e voglio dire [agli occidentali] che in Cina si stanno verificando dei fatti davvero orribili», ha concluso Zhao.

Il movimento Tuidang invita il popolo cinese ad avanzare verso la libertà: Frank Wu, che vive nei Paesi Bassi e pratica il Falun Gong dal 1996, racconta di aver percepito, all’inizio del movimento Tuidang nel 2004, un «barlume di speranza» per il popolo cinese.

«Il movimento Tuidang è pacifico, razionale e non violento, ed è in grado di dare speranza al popolo cinese. Non faremo ‘sconti’ al Partito malvagio, e nemmeno gli lasceremo realizzare i suoi intenti», ha detto Wu. «New York è una metropoli internazionale e le persone, che vivono qui – cinesi inclusi – possono percepire grazie a questa manifestazione come il popolo cinese si stia risvegliando».

Articolo in inglese: 8,000 in New York Rally to Support 200 Million Chinese Who Have Quit Communism

 
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