10 Mila persone alla conferenza annuale della Falun Dafa di New York

New York – Il fondatore del Falun Gong, Li Hongzhi, il 15 maggio ha parlato al Barclays Center di Brooklyn di fronte a circa 10 mila praticanti della sua disciplina spirituale.

Prima e dopo il suo intervento, diversi partecipanti hanno parlato di quello che hanno imparato dalla pratica del Falun Gong e di come hanno informato altre persone della persecuzione che i praticanti di questa via di coltivazione spirituale subiscono in Cina.

Il Falun Gong, anche noto come ‘Falun Dafa’, è una disciplina di coltivazione interiore; chi la pratica mira al miglioramento delle proprie condizioni fisiche, mentali e spirituali. I praticanti del Falun Gong vivono secondo i principi di verità, compassione e tolleranza, e praticano anche degli esercizi (quattro dei quali sono in piedi e consistono in movimenti lenti e dolci simili a quelli del Tai Chi, mentre il quinto è una meditazione in posizione seduta).

Dopo essere stata insegnata pubblicamente il 13 maggio 1992, la pratica si è diffusa in modo molto rapido in tutta la Cina, fino a raggiungere i 100 milioni di praticanti nel 1999. Ma nel luglio del 1999, il capo supremo del Partito Comunista Cinese – temendo che gli insegnamenti del Falun Gong si dimostrassero più popolari dell’ideologia di partito – ordinò l’inizio di una ferocissima campagna mirata ad annientare la pratica.

Da allora i praticanti del Falun Gong cercano di fermare la persecuzione informando le persone dentro e fuori la Cina di cosa sia il Falun Gong e del modo in cui viene perseguitato.

Per saperne di più:

Il signor Li è intervenuto nel primo pomeriggio, sottolineando l’importanza di denunciare la persecuzione e esortando i praticanti a fare meglio nella coltivazione di se stessi, per poi rispondere ad alcune domande poste dai partecipanti.

La conferenza di New York è stato il culmine di diversi giorni di numerosi eventi: una parata, una veglia con le candele in memoria dei morti a causa della persecuzione, musica, canzoni, danza e dimostrazioni di massa degli esercizi del Falun Gong.

I praticanti della Falun Dafa tengono conferenze simili nelle città di tutto il mondo durante tutto l’anno, ma la conferenza annuale di New York è la più grande in assoluto: i partecipanti, provenienti dalle più diverse estrazioni sociali, sono arrivati da 53 Paesi del mondo.

ALCUNE RIFLESSIONI

Graciela Moreno è argentina di Buenos Aires, quando viveva nel suo Paese era un’amministratrice locale del governo della Cordoba.

Per Graciela l’aver ascoltato le esperienze di vita degli altri coltivatori della Falun Dafa e l’intervento del fondatore Li Hongzhi è stato estremamente incoraggiante; pratica il Falun Gong da oltre dieci anni e impegna molto del suo tempo in attività volontarie di informazione sulla persecuzione: «Come praticante del Falun Gong, mi impegno con cuore particolarmente determinato a informare la gente sulla realtà della persecuzione».

Nel corso dell’ultimo anno, i maggiori mezzi di informazione hanno sempre di più riconosciuto come i numeri della strage (finalizzata al prelievo forzato degli organi) dei praticanti del Falun Gong siano enormi, e proprio questa è una delle informazioni fondamentali che i praticanti in tutto il mondo cercano di passare a governi, Ong, giornalisti e cittadini comuni. Numerose esperienze raccontate alla conferenza dai praticanti vertevano infatti sulle attività finalizzate a sensibilizzare le persone di tutto il mondo su questo tema. Un giovane americano della Georgia, ad esempio, ha raccontato di come all’inizio provasse imbarazzo ad avvicinare degli estranei chiedendo loro di fermarsi al banchetto per firmare la petizione contro il prelievo forzato di organi. Ma riflettendo sulla realtà di questo crimine, ha poi prevalso il suo senso di responsabilità: «Sapevo che senza dubbio stavo facendo una cosa giusta, e che quindi la dovevo fare in modo aperto e senza esitazioni». Il giovane ha poi proseguito descrivendo le reazioni di tante persone che sentono parlare della persecuzione per la prima volta, e della solidarietà incondizionata che esprimono per il Falun Gong, osservando che ha visto queste reazioni come riflesso del suo diverso stato mentale.

L’esperienza di questo giovane rappresenta in sostanza il principio fondamentale del Falun Gong quale via di coltivazione (spesso ricorrente nel corso anche di altri interventi): il principio del ‘guardarsi dentro’, come viene definito in questa disciplina.

Numerosi praticanti hanno raccontato di come (grazie alla guida e alla spinta degli insegnamenti del Falun Gong) siano riusciti a individuare e correggere molte proprie idee del passato, che capivano essere causa di problemi ma a cui rimanevano aggrappati come conseguenza di diversi attaccamenti di tipo emozionale, inerzia, o paura di passare attraverso un processo di auto-comprensione e trasformazione di se stessi. E del profondo senso di pace che hanno provato dopo aver affrontato e vinto quelle loro problematiche interiori.

IL PACIFICO WEST

Joe Knox è un insegnante e della zona sud San Diego, nei pressi del confine col Messico, e pratica il Falun Gong da una decina d’anni.

Per diversi anni leggeva i libri degli insegnamenti della disciplina e faceva gli esercizi in casa, da solo. Mano a mano che, nel tempo, si è reso conto della potenza della pratica e degli effetti che questa aveva su di lui, ha iniziato ad avvicinarsi agli altri praticanti della Falun Dafa nella sua zona, e ha capito cosa poteva fare per creare intorno a sé consapevolezza delle ingiustizie che la pratica subisce in Cina. E anche per condividerne le sue comprensioni e la fondamentale bontà con gli abitanti della sua comunità.

Con questo obiettivo, ha quindi iniziato a praticare vicino alla sua scuola, invitando i suoi studenti (molti dei quali sono giovani svantaggiati provenienti dalla città di Tijuana, al di là del confine) a unirsi per fare gli esercizi.

Inoltre, va regolarmente a fare gli esercizi nei pressi del museo della portaerei della marina Usa Midway, un sito molto frequentato dai turisti cinesi: «I praticanti cinesi mi prendevano in giro dicendo che ero il volto del Falun Gong della zona», ha raccontato ridendo. Ma l’effetto di vedere un occidentale fare perfettamente gli esercizi del Falun Gong «li fa riflettere e mette in discussione le loro rigidissime idee».
Il Falun Gong ha subito una grave diffamazione a opera del Partito Comunista Cinese, e ai cinesi è stato inculcato che praticarlo è in qualche modo pericoloso.
«I cinesi spesso si fermano a guardare: il solo fatto che non sei cinese li incuriosisce, perché credono che il Falun Gong sia strettamente cinese; ma ora vedono che ci sono persone in America che lo praticano, e capiscono che quello che hanno raccontato loro sono tutte falsità».

DUE VECCHI AMICI SI RINCONTRANO

Due praticanti del Falun Gong di lunga data, entrambi ex dipendenti del ministero di Pubblica Sicurezza cinese, si sono rincontrati per caso durante la pausa pranzo.

Ye Hao e Zhong Guichun, diversi anni prima che iniziasse la persecuzione, sono stati tra i primi volontari a organizzare la diffusione della pratica.

Come entrambi possono testimoniare, la pressione del regime sul Falun Gong è iniziata prima ancora dell’ufficializzazione della brutale persecuzione tuttora in atto e iniziata nel luglio 1999.

Ye Hao, che al tempo era un capoufficio al ministero di Ps, era stato per tre anni un baluardo contro la linea dura dei falchi, che già prima del 1999 agivano in modo persecutorio; Zhong Guichun era invece capo sezione, e conosceva il Falun Gong ancora prima che ne venisse iniziata la divulgazione nel 1992.

Insomma, tutti e due hanno visto prima gli albori della Falun Dafa in Cina, e poi l’umiliazione e la selvaggia persecuzione inflitte dal Partito Comunista Cinese. Ma si aspettano l’arrivo di una rinascita: «Non credo che durerà a lungo ormai» dice Zhong, «il Partito Comunista basa tutto sulla persecuzione della cultura tradizionale cinese, per sostituirla con la propria. È salito al potere con la menzogna e la violenza, ingannando e picchiando la gente. Perseguita quelli che sono dei valori universali».

Zhong crede che la persecuzione sia ormai insostenibile, e che in Cina sia inevitabile una qualche forma di cambiamento politico, a seguito del quale il Falun Gong ritroverà la sua giusta collocazione nella società cinese. Ma preferisce non commentare sulla sua speranza che sia l’attuale leader del Pcc Xi Jinping a dare inizio a questo cambiamento: «Noi non riponiamo la nostra speranza in nessuno: si può coltivare nel Falun Gong allo stesso modo in ogni genere di circostanza»; piuttosto, suggerisce, «I praticanti dovrebbero chiedersi se sono abbastanza diligenti rispetto agli insegnamenti della disciplina, se stanno correggendo se stessi: la cosa fondamentale per noi è trovare i nostri errori e correggerli».

«Non abbiamo fatto abbastanza per informare le persone sulla verità di quello che sta succedendo in Cina: c’è da lavorare molto di più», aggiunge Ye Hao; ma anche secondo lui «l’essenza della coltivazione è la stessa in ogni circostanza».

«Non abbiamo il minimo interesse per la politica», precisa poi, ma solo la volontà di coltivare il proprio cuore e di denunciare i crimini commessi contro gli altri praticanti.

LA PAURA SUPERATA

Joy Xue ha diciannove anni e ha iniziato a praticare il Falun Gong in Nuova Zelanda dopo essere emigrata con la famiglia dalla sua città natale Nanjing. Xue racconta di come cerchi di fare bene come studente e di come gli insegnamenti della Falun Dafa la aiutino a essere una brava persona in ogni situazione.

Spiega poi come la sua idea del Falun Gong fosse stata distorta dalla propaganda di regime in Cina, dove l’indottrinamento impone di stare alla larga da questa disciplina. La madre di Xue, infatti, aveva iniziato a praticare quando lei aveva dieci anni, ma non ne aveva parlato alla famiglia per paura della persecuzione.

La giovane ha quindi saputo tutto solo dopo il trasferimento in Nuova Zelanda e, dopo aver preso consapevolezza delle atrocità che subiscono i praticanti in Cina, ha iniziato a leggere i libri della pratica e parlare alle persone di cosa sia in realtà il Falun Gong.

E ha «imparato una lezione: pensare in modo razionale e indipendente» invece che evitare la realtà per paura.

UNA VITA ARMONIOSA

Son Nguyen è un ingegnere informatico di 30 anni arrivato alla conferenza di New York dalla Finlandia, insieme alla fidanzata Thao Than Nguyen, dopo dodici ore di volo. Ha conosciuto la Falun Dafa nel 2013 grazie a Thao, e da allora la sua intera prospettiva del mondo è cambiata.

Son ricorda come un tempo fosse spesso in conflitto con gli altri, mentre ora, quando si trova in una situazione conflittuale, guarda prima di tutto dentro a se stesso, cercando di armonizzare l’ambiente circostante.

Parla poi di un altro cambiamento: «Da quando pratico la Falun Dafa sento che il mio corpo è più puro».

L’esperienza della conferenza è stata per entrambi molto profonda: «È stata una cosa straordinaria, davvero molto toccante» dice Thao «che cos’altro posso aggiungere? È un qualcosa di molto incoraggiante, toccante e di grande ispirazione. Sono rimasta commossa nel profondo del cuore e sento che devo diventare una migliore coltivatrice».

Per saperne di più:

Articolo in inglese: Founder of Falun Gong Addresses Conference of Nearly 10,000 in New York

 

 
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