Free China, un film importante ma ancora poco conosciuto

C’è un recente film prodotto negli Stati Uniti da un regista americano che ha fatto arrabbiare all’ennesima potenza una Nazione comunista dall’altra parte del mondo.

Questo film sottolinea tutte le ragioni per esigere la libertà di parola e quella di stampa ed è l’essenza di tutte le discussioni che hai ascoltato sul web e sui social media.

È parte del motivo per cui negli Stati Uniti molti account di mail e molti computer sono stati oggetto di pirateria e del perché sono state fatte pressioni sulle grandi imprese al fine di prendere le distanze dalla questione.

La cosa interessante è che tu in realtà potresti non conoscere il titolo del film.

Free China: il coraggio di credere è un film che documenta le incarcerazioni e le torture subite dal sino-americano Charles Lee e dalla biochimica dell’Università di Pechino Jennifer Zeng per mano del regime comunista cinese.

Perché sono stati torturati e imprigionati?

Beh, sebbene possa sembrare sorprendente, questi due individui sono stati torturati, imprigionati e quasi uccisi semplicemente per il loro credo spirituale.

Questa è la situazione del Falun Gong. Tre semplici parole – verità, benevolenza e tolleranza – è ciò a cui loro si ispirano e quello a cui si sforzano di aderire. Ma all’interno della Cina la pratica di questa disciplina spirituale di meditazione è illegale.

Se si vagliano le ragioni possibili del perché succeda questo non si riscontra alcun senso logico, tuttavia il genocidio di per sé non ha mai alcun senso logico, né dovrebbe averlo.

Free China ha vinto più di una dozzina di premi internazionali ed è stato proiettato oltre mille volte in tutto il mondo. Adesso il film è disponibile per il noleggio e per l’acquisto del formato digitale sul sito Yekra (visita HelpFreeChina.com per noleggiare o acquistare il film).

Il regista Michael Perlman e il produttore Kean Wong, dopo essersi incontrati si sono messi insieme e hanno rapidamente lavorato per raccontare questa importante storia di coraggio. Entrambi credono fermamente che se il regime cinese si aprisse al Falun Gong, la cosa avrebbe un impatto fortemente positivo sulla società cinese.

«Credo che questo sia il motivo per cui la questione del Falun Gong sia così importante, perché se venisse autorizzata la diffusione di verità, benevolenza e tolleranza e di altre bellissime pratiche spirituali, allora la moralità di tutta la Nazione potrebbe rinvigorirsi», ha detto Wong.

«Agli individui e alle famiglie dovrebbe venir concessa la libertà di vivere una vita di coscienza affinché la società di cui sono parte possa abbracciare e custodire dei valori morali, questo è ciò di cui ha bisogno la Cina», ha aggiunto.

Perlman dice di aver diretto il film con la speranza che possa provocare un cambiamento in Cina e in effetti rafforzare la Nazione.

«La storia è dalla parte della libertà in tutto il mondo», ha detto Perlman.

«Ed è un qualcosa sulla quale tutti insieme, sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo, individualmente e collettivamente, possiamo lavorare per fare accadere».

Se vi siete mai chiesti cosa sia il Falun Gong, se vi siete mai chiesti perché dei pacifici e sorridenti cinesi con le magliette gialle espongono dei cartelli per attirare l’attenzione, se vi siete mai chiesti perché le persone sono disposte a rischiare la propria vita per la loro fede, allora guardate questo film.

I punti di vista espressi in questo articolo sono le opinioni dell’autore e non rispecchiano necessariamente il punto di vista di Epoch Times.

Articolo in inglese: ‘The Interview’ Film You Haven’t Heard Of, But Should
 
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